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RebOrn: in viaggio, attraverso l'arte, per raggiungere se stessi
Tania Marinoni


Il nostro tempo, sempre più frenetico, segmentato in una stringa di frammenti, può interrompersi e lasciare spazio alla dimensione di un lungo, profondo e terapeutico respiro. Le mille maschere che ci coprono il volto per renderlo solo viso, possono cadere dove la contemplazione interiore raggiunge la voce calda dell'arte. Venerdì 15 e sabato 16 aprile “rebOrn” inscena alla VillaContemporanea di Monza, in via Bergamo, l'evento nato da un'esperienza multidisciplinare e si dipana alla scala dell'individualità, chiamata in ascolto e invitata al viaggio nella rinascita di se stessa.

Pittura, fotografia, sonorità e performance si uniscono in sinergia per creare un'armonica fonte di vitale energia, nel progetto che prende vita grazie anche alla collaborazione dell'associazione culturale fuoriSerrone. Nello spazio che dal 2012 Monza e la dedizione di Monica Villa dedicano all'esposizione d'arte contemporanea, un percorso coinvolge lo spettatore, reso attore nel cammino di trasmutazione interiore: un atto d'Amore, che governa l'intero processo di rigenerazione e scaturisce dall'exhibition.


Le opere di Sarah Arensi vengono interpretate dagli scatti di Ludovico Maria Gilberti, diventando così pittura creativa: un connubio d'amore avvicina i due linguaggi artistici per trasmettere al fruitore una sensazione di pace. Il fotografo interroga una delle dodici opere che compongono la serie LOVE, in cui lo stesso soggetto prende forma attraverso differenti colori. Lo spazio della VillaContemporanea espone uno dei canti che l'amore ispira a Sarah Arensi e accanto lo scatto poetico ed altissimo di Gilberti. Le altre forme cromatiche della serie, interpretate da una fotografia rivoluzionaria, sono proposte in un book all'ingresso.


La spirale cromatica, avvolgente, che sembra sporgersi dalla parete, è introdotta nella terza dimensione da un'aggiunta di dinamismo. Così, negli scatti di Gilberti, il blu di intensa purezza, e impreziosito dalle corpose scaglie d'oro, si confonde in certi tratti in un bianco spumeggiante. I colori della lucentezza assumono sfumature prossime a quelle apprezzabili in natura: il blu viene declinato dalla tinta cobalto a quella che ricorda gli abissi del mare e l'oro assume le sfumature ramate della terra rossa. La terza dimensione viene insufflata sulle pareti della spirale dal tocco di un vortice accennato: i codici della pittura e della fotografia introducono nel cammino di rinuncia a tutto ciò che non ci appartiene e che provoca sofferenza, per donare allo spirito un viaggio di rinascita.


Come sottolinea Fanny Abbà, Visual Director, l'abbraccio è ritenuto dalla società contemporanea espressione di grande intimità e viene quindi frenato in diverse occasioni, perché non contemplato dai codici del formalismo, se non in modalità piuttosto limitanti. Sarah Arensi, invece, lo condivide in un altissimo momento di incontro con il fruitore e, da pittrice, diviene performer, avvolgendo lo spettatore-attore con il calore del contatto e attraverso il ritmo del respiro. Prosegue, così, l'atto di Amore dell'artista, dalla pittura alla performance attraverso una modalità espressiva inedita e arricchita dalle sfumature sonore di “Flat Circle”, il brano che i Cumino hanno realizzato per l'happening.
Lasciarsi avvolgere dalla potenza comunicativa di un gesto tanto semplice quanto audace, superando ogni costrizione imposta dai canoni comportamentali, significa connettersi con il proprio essere e ritornare alla propria essenza attraverso le vibrazioni del cuore.

Tania Marinoni

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  20 aprile 2016