prima pagina lente pagina precedente



Bill Viola alla Cripta di San Sepolcro
Anna Marini


Nel cuore di Milano c'è un luogo di silenzio dove il tempo e i suoi affanni sembrano trovare finalmente pace: la Cripta di San Sepolcro, custodita sotto l'omonima chiesa, accanto ai resti del Foro eretto in epoca romana. Nel 2016, dopo oltre cinquant'anni, il livello inferiore della più antica chiesa del capoluogo lombardo torna ad accogliere finalmente il pubblico, con le sue meraviglie riportate in parte al loro originario splendore. Luci calde e soffuse illuminano lo spazio adibito a museo, l'unico notturno della metropoli, che con i suoi numerosi visitatori ha già riscontrato nei mesi scorsi un grande successo.

Dal 18 ottobre fino al 28 gennaio la Cripta, eletta da San Carlo Borromeo a luogo di preghiera e definita da Leonardo da Vinci nel Codice Atlantico come centro di Milano, ospita un evento che celebra la dimensione umana nelle forme espressive della videoarte. Le nicchie ipogee disvelano tre opere firmate da Bill Viola, l'artista statunitense tra i maggiormente apprezzati del linguaggio artistico che veicola contenuti con immagini in movimento.

Dove per lungo tempo si è contemplato il mistero della morte e il dono della Resurrezione, i temi esplorati dalle opere di Viola esaltano la dimensione spirituale evocata dalla sacralità degli ambienti sotterranei. In completa continuità con l'esperienza introspettiva a cui la cripta induce, le tre “stazioni” artistiche intrise di profondo pathos cantano l'assoluto, il limite e le emozioni vissute nella fisicità dell'esistenza terrena. Il visitatore intraprende un percorso che si inserisce nel contesto di profonda interiorità e diventa parte integrante del perimetro sacro-artistico in esso contenuto. Dialogano magistralmente l'arte millenaria, la storia e la spiritualità con le opere prodotte dalle sofisticate tecnologie che rapiscono l'attenzione dello spettatore, improvvisamente proiettato in una realtà priva di rumor e modellata nella grande carica emotiva dei sentimenti. Davanti alle creature di Viola ci si sente subito attratti, per poi lasciarsi rapire dalla maestosità del momento, reso assoluto dalla luce caravaggesca che entra nelle sue opere, plasmando le emozioni sul viso e sul corpo dei soggetti.

  Earth Martyr

Il percorso si apre con Earth Martyr, un'episodio artistico di straordinaria rilevanzache contempla la rinascita dell'essere umano. E' un inno alla meraviglia della creazione e della liberazione dal fardello terreno, che vincola l'uomo al suolo, sotto una duna di polvere di terra. Dapprima lentamente, poi sempre più energicamente, la polvere viene calamitata in ogni granello verso l'alto, regalando uno spettacolare fluire di tinte dorate. Finalmente libero, l'uomo può elevarsi verso la luce e ad essa rivolgere il suo volto.

  The Return

Il secondo appuntamento è con The Return, chepropone il tema della trasformazione, del passaggio oltre il limite della morte. Protagonista della metamorfosi è una donna che lentamente e con riluttanza avanza da una dimensione eterea e granulosa verso la luce, infrangendo un invisibile velo d'acqua. Oltre il confine la sua figura acquisisce una dimensione reale: il corpo e il volto rivolti verso lo spettatore narrano con una grande espressività questa esperienza, che fa del soggetto il suo respiro, le sue forte emozioni condivise con il visitatore. L'episodio immortala nel colore e in un crescente pathos quella sottile linea tra la vita e la morte, indagata spesso nelle opere dell'autore.


  Quintet of the Silent

The Quintet of the Silent ritrae in un gruppo di cinque uomini le emozioni umane, contrastanti e vissute nell'estrema lentezza dei movimenti teatrali. La drammaticità nelle espressioni del volto e l'incisività del gesto, nella solennità del movimento, evocano i tratti espressivi dell'arte seicentesca.

Anna Marini

INFORMAZIONI
Mostra visitabile dal 17 ottobre al 28 gennaio 2018
tutti i giorni dalle 17.00 alle 22.00.  Venerdì e sabato visite notturne alle 22.00 e alle 23.00
Ingresso ogni ora,  si consiglia la prenotazione il pagamento avverrà in biglietteria al momento della visita
L'architettura della Cripta non consente l'accesso a visitatori con gravi disabilità motorie

Condividi su Facebook
Condividi su Facebook
Segnala su Twitter


EVENTUALI COMMENTI
lettere@arengario.net

Commenti anonimi non saranno pubblicati


in su pagina precedente

  6 novembre 2017