prima pagina lente pagina precedente



A casa di Alberto Casiraghy
Tania Marinoni


Si è svolto con una grande partecipazione di pubblico, domenica pomeriggio, il vernissage della mostra dedicata alla figura di Alberto Casiraghy, l'artista eclettico, che il regista Silvio Soldini ha di recente presentato nel suo film documentario “Il fiume ha sempre ragione”. Per un mese la Leo Galleries di Monza ospita la dimensione domestica del grande aforista e illustratore: uno spazio accogliente e aperto a chiunque voglia vivere l'incontro, quel momento magico carico di emozioni, che il maestro conserva per sempre, dopo averlo tradotto nelle rime e nei cromatismi tipici della sua arte. La sala espositiva trabocca di spartiti musicali e di singolari oggetti collezionati dall'editore: sul letto è adagiato, accanto a romanzi, il cliché in legno di Adriano Porazzi; e in questo suggestivo fotogramma della vita di Casiraghy non possono mancare i suoi Pulcini, i libri d'artista che hanno reso celebre il loro autore.


Ad introdurre l'evento sono le parole di Giovanna Canzi, curatrice assieme ad Alberto Casiraghy stesso della mostra. “Ho conosciuto Alberto un anno fa, ho visitato la sua casa e ho voluto raccontarla”. Così la giornalista commenta l'ultima iniziativa della Leo Galleries, che nel 2017 ha visto come protagonista di ogni evento la poesia. Ad accompagnare l'inaugurazione è la melodia che Michele Sangineto regala al pubblico, accarezzando il suo salterio ad arco: lo strumento degli angeli, come ama ricordare il musicista.
La casa di Alberto Casiraghy è uno spazio a metà tra l'onirico e il dadaista, che non può venire semplicemente descritto, ma deve essere necessariamente narrato: il visitatore percorre così l'universo parallelo che ospita la personalità gentile del maestro. L'arte è sempre l'incontro con l'emozione, la poesia, l'intelligenza e la libertà, suggerisce Giovanna Canzi: queste quattro dimensioni sembrano governare il ricco mondo interiore dell'artista.
La bottega dove Alberto Casiraghy stampa quasi un libro al giorno, motivo per cui Vanni Scheiwiller lo definì “panettiere degli editori”, si articola sui due piani della villa in cui vive l'illustratore. E' un laboratorio, un museo permanente, perché ovunque si trovano libri, matite, oggetti singolari: è il tesoro del fondatore della Pulcinoelefante, la casa editrice che opera utilizzando la stampa a mano con caratteri mobili.
La casa-laboratorio di Casiraghy ad Osnago, che l'amica Alda Merini definì “il suo manicomio privato”, è una sorta di camera delle meraviglie, un ambiente incantevole e denso di energie. Vi entrarono grandi artisti, come la poetessa dei Navigli, con cui l'editore intrecciò una relazione molto importante, che Alberto definisce più profonda di una storia d'amore; ma la sua casa è aperta a tutti, a chiunque voglia incontrare l'artista e intenda avvicinarsi alla sua dimensione, per poi diventarne inevitabilmente amico. E la magia che sempre si rinnova ha ispirato 10 mila testi in trentacinque anni di attività, di arte e di vita.
Gli “aforismi disegnati” di Alberto Casiraghy rivelano la continua ricerca compiuta dall'autore per capire se stesso in un delicata e profonda analisi introspettiva. La scoperta dell'altro, che avviene sempre ad ogni incontro, è per l'autore un cammino da intraprendere e da contemplare alla luce dell'attimo creatore. Un momento magico, un happening che vive subito in un libricino di poche pagine e impreziosito dai colori degli acquerelli e dalle incisioni: questi sono i meravigliosi Pulcini.

Chi accede nella casa dell'artista, entra anche nella sua vita, e nella grande opera dell'editore canta un verso, che viene immortalato nelle rime e nelle incantevoli sfumature cromatiche. Il percorso che conduce alla realizzazione dei gioielli di Alberto Casiraghy è ricco di passione e di spirito; ad ispirare i suoi capolavori sono esperienze molto forti, condivise nella magia dell'incontro e dello scambio con l'altro. Tutto è nato dall'amore smisurato per la poesia, come testimonia il maestro: iniziò a stampare le proprie rime, poi quelle di amici e finalmente le liriche di Alda Merini.
Nell'arte di Alberto Casiraghy la sinergia tra poesia e raffigurazione nasce dall'intuizione, e chiunque può contribuire con uno scatto o con un acquerello evocativo: non è necessario la firma del grande artista.
Prendono forma così, queste splendide opere, che rivelano l'amore per i contenuti, ma anche per l'aspetto estetico dell'oggetto-libro, che è di per sé arte.

Tania Marinoni

pulcini

LEO GALLERIES
Via Raffaele De Gradi 10 (20900) Monza
Dal 3 dicembre 2017 al 13 gennaio 2018
da martedì a venerdì 15:00-19:00
sabato 10:00-13:00 e 15:00-19:00
(possono variare, verificare sempre via telefono)
Contatti: 0395960835 , 0395962431

IL FIUME HA SEMPRE RAGIONE
1.
Aforismi
2. Il fiume
3. Piume d'oca
4. Felicità
5. Il libro
6. Josef Weiss e i libri


Condividi su Facebook
Segnala su Twitter


EVENTUALI COMMENTI
lettere@arengario.net
Commenti anonimi non saranno pubblicati


in su pagina precedente

  9 dicembre 2017