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Sony World Photography Awards
Tania Marinoni


È il Belvedere della Villa Reale di Monza la location che ospita la mostra dedicata al concorso organizzato dalla World Photography Organisation e sponsorizzato dalla Sony. Al terzo piano della Reggia, nella calda atmosfera degli ambienti che regalano una vista mozzafiato sul Parco, sono esposte al pubblico duecento opere selezionate.
Giunta alla dodicesima edizione, con il record di candidature, la manifestazione ha raccolto contributi provenienti da 195 paesi: rivolta ai fotografi di tutto il mondo, essa rivela, come afferma Takayuki Suzuki, Country Head di Sony in Italia, la sua natura internazionale. Quattro le categorie presentate a Monza: quella riservata ai professionisti, la sezione dedicata ai giovani, quella per gli studenti ed un' ultima aperta a tutti. Grazie al talento di affermati professionisti, o al travolgente entusiasmo di fotografi esordienti, la mostra narra realtà non sempre note al pubblico. Problematiche sociali, politiche o ambientali, sorte e tuttora in corso in diversi territori sono state indagate e documentate con la potenza comunicativa degli scatti fotografici.

Quattro gli autori italiani premiati durante la cerimonia tenutasi a Londra lo scorso aprile.

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Alessandro Grassani, che ha testimoniato la rilevanza della boxe quale mezzo di difesa contro lo stupro per le donne nella città di Goma, in Congo. La sua serie di ritratti intitolati “Boxing Against Violence: the Female Boxers of Goma” si è aggiudicata il primo posto nella categoria “Sport”.

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Jean-Marc Caimi e Valentina Piccinini hanno trionfato nella categoria “Scoperta” con la serie “Güle Güle”, che in turco significa “addio”. Il loro progetto è un'esplorazione creativa della città di Instambul, condotta in un momento di forti cambiamenti sociali e politici. Sono stati indagati fenomeni quali l'emarginazione dei ceti più fragili, la discriminazione, in vertiginoso aumento, dell'omosessualità, le migrazioni di rifugiati siriani e la questione curda.

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Massimo Giovannini si è aggiudicato il secondo posto nella categoria “Ritratto” con “Henkô/luce variabile”, la serie nominata con un termine tratto dalla lingua giapponese e che testimonia la grande valenza della luce nella percezione degli oggetti reali. Il percorso, iniziato nel 2016 e tuttora work in progress, pone l'osservatore in posizione dubitativa e interrogativa di fronte ai caratteristici doppi ritratti.


Nicola Vincenzo Rinaldi ha conquistato il National Award grazie al suo abbraccio avvolgente e totalizzante, dal quale sfuggono solo i piedi: “The Hug” è il capolavoro dell'artista che scorge nella street photography una profonda valenza terapeutica.

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Federico Borella, freelance trentacinquenne di Bologna, si aggiudica il titolo di Fotografo dell'anno, dopo aver vinto nella categoria “Documentario” grazie alla serie “Five Degrees”. Il reportage, che esamina il fenomeno dei suicidi maschili nel sud dell'India in relazione ai cambiamenti climatici, colpisce per la sensibilità della narrazione e per la potenza dell'immagine. Il ritratto e la natura morta, le vedute aeree e paesaggistiche: diverse le tecniche impiegate per testimoniare una realtà drammatica e destinata a diventare una vera e propria piaga. Il progetto è ispirato ad uno studio della Berkeley University, che analizza l'aumento dei suicidi tra i contadini indiani alla luce dell'innalzamento delle temperature. Per realizzarlo l'autore ha intrapreso un viaggio di venti giorni in Tamil Nadu, l'estremo meridionale della penisola indiana, dove ha incontrato quattro famiglie e dialogato con quattro vedove. Il documentario di Borella, dalle immagini toccanti, si concentra su una regione colpita dalla più grave siccità degli ultimi 140 anni. Il fenomeno, che si impone in India come una minaccia per il futuro, invita a riflettere sulle conseguenze del surriscaldamento globale: un serio pericolo per l'intera umanità.

Fino al 3 novembre la prestigiosa cornice della Villa Reale offrirà, per il terzo anno consecutivo, una ricca panoramica della manifestazione tanto attesa dagli appassionati di fotografia. E a loro è bene ricordare che sono già aperte le iscrizioni per la nuova edizione del Sony World Photography Awards. Dal 4 giugno scorso è infatti possibile partecipare al concorso del 2020, che vanterà due aspetti innovativi: l'aggiunta della categoria “Ambiente” e un nuovo format per la sezione “Youth” dedicata ai giovani.

Tania Marinoni

Sony World Photography Awards
Villa Reale di Monza, viale Brianza 1 – Monza
Orari
Da martedì a domenica: 10.00 – 19.00 - La biglietteria chiude un'ora prima.
Lunedì Chiuso
Prezzi Biglietto
Intero: € 10
Ridotto: € 8 (insegnanti, under 25, tesserati FAI, ARCI, ACI, Touring Club, BNL dipendenti, Associati Confindustria Monza e Brianza).
Ridotto speciale: € 4 (bambini dai 6 ai 17 anni).
Cumulativo (Appartamenti Privati + Belvedere con mostra Sony Word Photography Awards)
Intero: € 18
Ridotto: € 15 (insegnanti, under 25, tesserati FAI, ARCI, ACI, Touring Club, BNL dipendenti, Associati Confindustria Monza e Brianza).
Ridotto Speciale: € 6 (bambini dai 6 ai 17 anni).
Promozione famiglia: applicabile a famiglie (2 adulti + 2 o più bambini dai 6 ai 17 anni, il secondo adulto paga la tariffa bambino ridotto speciale.
 


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