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Splende la Luna all'ArcGallery di Monza
Anna Marini - foto dell'autrice

                          

A cinquant'anni dal primo sbarco sulla Luna, il satellite, interrogato nel tempo da scienziati e poeti, continua ad affascinare e ad ispirare gli artisti. Anche la ArcGallery di Monza gli dedica una mostra realizzata con le produzioni di sei giovani autori e di un pittore che vanta una maggior maturità. Antonella Giovenzana, fondatrice della galleria, ha selezionato con cura le opere proposte al pubblico: alcune di esse sono state realizzate appositamente per l'evento, altre, invece, sono precedenti all'iniziativa. L'esposizione è stata inaugurata sabato 8 novembre alla presenza di alcuni autori e di Daniele Astrologo, curatore scientifico della Biennale delle Accademie, in mostra all'Orangerie della Villa Reale fino al prossimo 6 gennaio. E proprio la Biennale, giunta quest'anno all'ottava edizione, è la cornice entro la quale si inserisce l'iniziativa ospitata all' ArcGallery, che accoglierà i visitatori fino al 30 novembre.

Sette sono gli autori che hanno dato il loro contributo alla rappresentazione della Luna: ciascuno di essi si è espresso nel proprio linguaggio, originale e riconoscibile agli occhi del pubblico. Diverse sono le tecniche sperimentate che, con l'impiego di materiali insoliti, hanno restituito un volto inedito del satellite, trasportandolo in una dimensione metafisica.
La mostra si articola lungo due spazi espositivi. Nella prima sala, in cui vengono proposte le opere dei “giovani”, spiccano nomi noti del panorama compositivo locale. Il secondo ambiente è dedicato a Mauro Capelli e alla sue lune di garza colorata, increspata dall'intonaco. Una tecnica, questa, largamente impiegata dall'artista bergamasco, e che rappresenta il suo codice stilistico.
Valentina Kovalishina, in arte Valentinaki, ci parla del mare anche sulla Luna: lo intravede in un paesaggio che rievoca i crateri e la superficie rocciosa del corpo celeste. Gli acrilici e le conchiglie, che oltrepassano la tela, conferiscono matericità all'opera, non facilmente catalogabile, ma a cavallo tra la pittura, la scultura e il bassorilievo.
La produzione di Alessio Ceruti nasce dai materiali e dalle terre naturali; è alimentata dalla passione per le trasformazioni alchemiche e la genetica. L'arte nelle sue opere interroga la natura, facendosi portavoce di temi a sfondo ecologico di grande attualità. Alla terra e alla magica atmosfera, creata in un raffinato gioco di luci e di ombre, appartiene una delle sue interpretazioni della Luna. La seconda opera riflette invece il periodo artistico che ispira attualmente l'autore, il monocromatismo. La superficie uniforme sembra inghiottire, così, la Luna, in un fitto e lucido nero, prima che il tatto dell'osservatore riscontri la presenza di un accennato bassorilievo.
Le lune piene di Michela Roffarè rispecchiano la ricerca dell'essenzialità e l'eleganza stilistica, entrambe tratti distintivi dell'autrice. I dischi si stagliano tra i rami degli alberi, in una contrapposizione romantica di bianchi e di neri. E' calata la notte nei suoi capolavori, racchiusi nella cornice di due graziosi quadretti. Regna il silenzio nell'atmosfera distesa della sera. Solo la luce della Luna si posa sui rami che la cingono, oppure si leva ad illuminare il cielo.
Le mezze lune di Sonia Scaccabarozzi sono forgiate nei materiali poveri, tanto cari all'artista. Il legno e i tondini di ferro della carpenteria acquisiscono nelle sue mani leggerezza ed armonia. È così che l'autrice ci presenta il satellite, esposto nell'eleganza del suo snello profilo, o epifanico dopo un'ascesa dal buio dell'assenza. Il terzo capolavoro inserisce la Luna in un gioco di successioni geometriche, in una raffinata alternanza di figure dai toni caldi e avvolgenti.
Le lune di Ilaria Franza sono visioni oniriche di paesaggi interiori. Globi di denso colore baricentrico fluttuano nel linguaggio dell'acqua che, con il suo lento fluire, modella e trasforma i soggetti. Osservati in successione, i globi narrano le fasi lunari: dal giallo intenso si passa ad un timido grigio, per immergersi infine nel profondo silenzio del nero.

Anna Marini



Alcune delle opere esposte:

FILA 1
a1- Alessio Ceruti
a2- Valentinaki (Valentina Kovalishina)
a3- Michela Roffarè
a4- Sonia Scaccabarozzi, Michela Roffarè e Alessio Ceruti

FILA 2
b1- Ilaria Franza
b2- Mauro Capelli
b3- Sonia Scaccabarozzi
b4- Ilaria Franza

The ART side of the moon
ArcGallery -
Via Spalto Piodo, 10 Monza
Visitabile fino al 29/11/2019
Orari di apertura
Mercoledì e venerdì 15:30-19:30;
giovedì e sabato 10:30-13:00 ; 15:00-19:30
domenica, lunedì e martedì chiuso

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  17 settembre 2018