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Retrospettiva da parete di Raffaele Cioffi
Anna Marini


Arriva a Monza Raffaele Cioffi, il pittore della luce. Proprio un anno fa la sua esposizione “Soglie” al MAC di Lissone veniva accolta con grande entusiasmo dal pubblico. In merito a tali opere, scrive Claudio Cerritelli: “Si tratta di immagini pensate come porte dell'immaginazione, soglie dello spazio infinito che la vertigine del pensiero afferra lentamente, seguendo quel perimetro di luce che definisce e , nello stesso tempo, le lascia svanire fermando la visione su se stessa”.
Al Museo d'Arte Contemporanea di Lissone ammira i suoi capolavori anche Antonella Giovenzana, founder della ARCgallery di Monza. Antonella si innamora del suo stile, così astratto e controcorrente, che la convince a organizzare in Galleria un'antologica del pittore. Nasce così l'idea di allestire la bellissima mostra in via Spalto Piodo, visitabile fino al 18 giugno.

La Galleria offre due spazi osservativi: oltre alla serie Soglie, l'esposizione propone infatti una retrospettiva da parete, come la definisce l'attenta critica di Roberto Borghi. Un'intera parete parla del percorso formativo del pittore, dagli esordi contraddistinti dal segno, fino alle ultime opere; dai monocromi, al tema del colore, fino ai recenti oli. Da sinistra verso destra si “leggono” i più significativi episodi artistici di Cioffi: ciascuno di essi racchiude il fascino del suo stile, così caratteristico e, a tratti, enigmatico. Sono trent'anni intensi di attività e di continua ricerca espressiva, osserva l'autore.

La formazione di Cioffi è da sempre all'insegna dell'arte. Dopo il diploma al Liceo Artistico Papa Ratti di Desio, Raffaele prosegue gli studi presso l'Accademia di Belle Arti di Brera. Determinante sarà l'incontro con Claudio Olivieri e Mario Raciti, che influenzeranno sensibilmente la sua formazione e con i quali condividerà in seguito esperienze lavorative.

In merito alla retrospettiva da parete, l'analisi di Roberto Borghi individua nel percorso di Cioffi due fasi distinte, che si configurano come “polarità energetiche”. La prima, contraddistinta dalla trasformazione del segno in filamento e da una tensione espressiva, che raggiunge toni drammatici. La seconda, animata dalla dissoluzione del segno, sul quale prevale il colore.”Se poi ci si addentra in dettaglio in questo itinerario è possibile notare come gli stati di tensione si verifichino soprattutto quando il segno si fa irregolare , ondulato e… diviene un filamento che a volte si torce su se stesso fino ad aggrovigliarsi, altre volte si assesta in modo obliquo accanto a strisce all'incirca perpendicolari”. Vi sono inoltre opere di Cioffi, osserva Borghi, nelle quali convivono entrambe le polarità: in queste, le fasce di colore si dispongono orizzontalmente o verticalmente ed è la frequenza delle bande cromatiche, o la tonalità più o meno squillante, a determinare il grado di inquietudine.


Gioca con lo spazio, Cioffi, dialoga con luce e ombra per introdurci nella sua dimensione pittorica astratta e metafisica. L'atemporalità suggerita da un'apparente assenza del tratto pittorico rende le sue opere sospese ed assolute. Ogni lavoro esposto catalizza l'attenzione e la curiosità di chi guarda, permettendogli di compiere un'esperienza di grande profondità e di notevole intensità. Ne è ben consapevole Cioffi, la cui pittura è assolutamente controcorrente e si discosta dal concetto di arte veloce, oggi molto diffuso. Le sue opere necessitano di silenzio e di ascolto, perché, attraverso la riflessione, possano condurre l'osservatore in una terza dimensione, che l'autore ha “sviluppato secondo modalità ben studiate, attraverso un'evoluzione dello stile che passa per cicli pittorici”.


Impossibile, quindi, non farsi pervadere dalla luce, che da queste bellissime composizioni traspare, per condurre l'osservatore nella dimensione pulsante delle stelle. Non a caso, difatti, all'esposizione stato assegnato un titolo emblematico ed estremamente calzante: Costellazione. Osserva a proposito Borghi, “Il rimando è a una modalità di posizionamento dei lavori nello spazio espositivo che allude alla volta stellata, ma anche allo sfondo cosmico su cui si staglia l'itinerario pittorico”. Brillano gli astri di questa vasta regione di cielo artistico; ciascuno narra la propria creazione, che trova posto nella costellazione produttiva trentennale di Raffaele Cioffi.

Anna Marini

ARCgallery via Spalto Piodo, 10 – Monza.
INFO: 335.6474162 – info@arcgallery.it

Orari
Mercoledì e venerdì 15:30-19:30;
giovedì e sabato 11:00-13:00 ; 15:30-20:00


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  20 maggio 2022