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Via Italia 1906
Il Tram Colorato



Via Italia - 1906

La cartolina, chiamata pomposamente "Fotocromo", è titolata Monza - via Italia  e la foto è presa dall'inizio dell'attuale corso Milano e largo Mazzini.
Fotocromo perchè il tram a due piani che si vede di fianco alla Frette è colorato. La cartolina viaggiò il 19 maggio 1906 e fu spedita ad una signora che abitava al Verziere di Milano. Non porta però la firma del mittente.
Profondamente modificato il fronte a sinistra su via Italia. La casa a destra con l'insegna d'angolo "Vapors" oggi è sostituita da un edificio Liberty. Quelli che erano il magazzeno Vittoria, di qualche decennio fa, con la realizzazione anche della intera cortina su strada, hanno sostituito il giardino con i filari di pini. Immutato il palazzo della "E. Frette & C".
Al tram colorato a due piani fa da contrappunto il parcheggio con due carrozze da piazza in attesa di clienti (in basso a destra). In mezzo alla strada delle persone trainano a mano due carrettini carichi.

Qui c'era la Porta Nova o di Milano poi distrutta, come distrutto di fianco il Castello dove sorsero le Frette con forma planivolumetrica che ricorda il sedime del Castello originario, di cui rimangono vestigia sia lungo via Italia (una parte di muro con bifore), sia lungo il Lambro con una Torre.

Largo Mazzini, via Italia - anni '50

Allego per confronto una cartolina più recente, “viaggiata” nel 1952. Largo Mazzini: impettito un vigile sorveglia. Diverso il lampione ma sempre bello e simpatico (già però era nata l'abitudine di appiccicare cartelli, insegne e vari). I soliti fili ovunque. Poche macchine. Si riconoscono ancora le rotaie del tram di fianco al vigile. Si intuisce l'edicola a destra davanti al giardino della Frette, ancora recintato (la recinzione sparirà poi alla fine degli anni '60, primi '70. La cartolina è spedita alle suore Laudiane a Genova. Un lungo scritto che parla anche del freddo siberiano di quell'anno,
nel mese di febbraio. La firma in questo caso non è di facile lettura.

l'invasione delle auto

Mi diverte aggiungere anche un mio disegno,pubblicato dalla rivista di Monza nei primi anni '60, che rappresenta Largo Mazzini  in un futuribile caos di macchine, "animali" che avrebbero poi invaso la Città. Il povero vigile ha tante braccia quanto la dea Kaly. Il tram è chiuso nel mare di auto (dove si va anche in barca) ed i pedoni fanno una specie di salto triplo per superare l'ostacolo del traffico. Un vigile si impicca dalla disperazione ed un altro fa saltare con la dinamite un auto in sosta non consentita.

la Porta di Milano e il Castello

Aggiungo anche una stampa della Porta di Milano  e del Castello oltre al solito estratto della mappa del '700. Nella stampa la distruzione del Castello e di una parte delle mura della Città è già purtroppo in corso (furono demoliti per recuperare il materiale edile). Nella mappa si nota la
pianta del Castello, la Porta Nova (o porta di Milano), le mura che corrono anche lungo l'arco della attuale via Manzoni, poco sopra il Castello la chiesetta di Santa Maddalena. Confuso ma da rilevare l'incontro tra il Lambro e il Lambretto, dove ancora si vedono (sono visitabili e Lega
Abiente lavora per il recupero ambientale del luogo) le chiuse viscontee per il controllo dell'acqua lungo le mura della Città.

la Porta di Milano e il Castello - mappa

Per il Piano regolatore si è fatto lo studio delle zone a rischio archeologico della Città perchè si possa recuperare  parte delle memorie scomparse (almeno quando si scava) Il Piano del traffico prevede la modifica della circolazione in questa difficile zona e altri interventi sono programmati per la pedonalità e la ciclabilità.
C'è poi la storia del tram, della linea ferrata e la bella stazione demolita. Sarà per un'altra cartolina.

Alfredo Viganò


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  30 novembre 2004