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Ex-Gil o Urban Center ?



GIL
la sede della G.I.L. negli anni Trenta

La cartolina è del 1941 e ritrae l'edificio “razionalista” della Gioventù Italiana del Littorio. L'edifico appare isolato, come nel nulla e di buona architettura d'epoca. Una persona piccola e lontana vicino all'ingresso della scala. Forse un ragazzo in divisa e camicia nera.
Nel dopoguerra il cinema, dentro parte dell'edificio, si chiamava "Smeraldo", ma non era un gioiello splendente. Si pagava poco, ed era un po' sporco, in un certo periodo solo lì si potevano vedere due film in continuazione con un solo biglietto.
Ci andai due o tre volte da ragazzino, con amici. Mi ricordo che era, in quel periodo, pieno di militari in divisa e si sentivano i dialetti di tutta Italia.
Capii il perché vedendo le poche ragazze presenti accerchiate e che allora intuii essere compiacenti e di mestiere. Il cinema era appunto quello della ex G.I.L (avete notato che a Monza c'è una miniera di luoghi “ex “ da mettere a posto?).

Nel documentato libro di Diligenti e Pozzi (La Brianza in un secolo di storia d'Italia 1848-1945) troviamo, a pag. 325, "...Ma il capoluogo brianzolo era anche un presidio importante per tedeschi e repubblichini. In città abbondavano truppe naziste, i militi della Gnr (Guardia Nazionale Repubblicana), brigate nere, squadre di polizia politica e persino SS al seguito del generale Willy Tensfeld.


lapide
 
Giuseppe Vago, in una rievocazione di quel periodo, ha descritto così questa situazione monzese: La proclamazione repubblichina portò un notevole rincrudimento nell'atteggiamento vessatorio e repressivo di gerarchi e gerarchetti, protetti dalle autorità militari tedesche... mentre nella Villa Reale, imperava il colonnello Agosteo, alla Villa Blanc si era insediato nientemeno che il comando generale delle SS, in Comune agiva dispoticamente il Podestà Angelantonio Bianchi (G.Vago Resistenza e Liberazione). Il comando delle Gnr si era sistemato in via Regina Teodolinda, Aldo Buzzelli ricorda, oltre al famigerato Gatti che operava alla Villa Reale, “il sergente Wernich, un altro sgherro... molti hanno conosciuto la ferocia di questo sergente di ferro; non pochi lo hanno subito in veste di iena nei locali della ex Gil e negli altri di via Tommaso Grossi, dove si avvaleva anche di grossi cani lupo, addestrati ad azzannare i partigiani." (A.Buzzelli, Monza nella Resistenza). Di qui è passata anche Nori Brambilla, giovane staffetta partigiana che diventerà moglie del gappista medaglia d'oro Giovanni Pesce. Qui a fianco nel dicembre 1944 è stata fucilata Salvatrice Benincasa.

Urban Center
l'"Urban Center" il giorno dell'inaugurazione (foto Fr.I. - l'Arengario)

Sono stati terminati i lavori del primo lotto di risanamento e ristrutturazione dell'edificio “razionalista” degli anni trenta che è destinato ad attività informative, culturali e di comunicazione (Urban Center) che è stato inaugurato ieri 14 maggio 2005. Stanno finendo anche i lavori del nuovo ingresso alla stazione e del parcheggio. Il Piano regolatore licenziato a dicembre dalla giunta che, secondo la nuova normativa regionale, è in fase di trasformazione in PGT (Piano di governo del territorio) prevede la riorganizzazione della piazza Castello.

San Gregorio
 
La piazza trova continuità con il retrostante parco di San Gregorio (che può estendersi sino al canale Villoresi ed al “Punt del Negher” e, dalla parte del Lambro, con le chiuse Viscontee e con la riorganizzazione di zone di “archeologia Industriale”.
Dietro la Gil, nel '500 e '600, vi erano delle capanne e poi il cimitero e l'ospedale degli appestati (si veda il bel libro del 1976 di Amedeo Bellini sul restauro di San Gregorio). Dell'oratorio è rimasto solo l'edificio principale, del '700, sembra su disegno del Richino, adesso dedicato al rito ortodosso. L'oratorio fu poi circondato dal Regio Vivaio che venne realizzato anche ai fini della costruzione del Parco reale. Poi, dopo l'unità di Italia fu realizzato il cimitero urbano. Gli interventi per la ferrovia modificarono profondamente i luoghi. Nel 1930 viene soppresso il cimitero con l'abbattimento dell'interessante portico nel '33, '34, anche per realizzare il complesso della Gil e del connesso campo sportivo.

catasto teresiano  mappa 1857

Qui allegate anche le mappe, per maggiore informazione.
Nella mappa del catasto teresiano del '700 l'oratorio di San Gregorio insiste su un 'area denominata il “Foppone dei morti”. Si trattava in effetti di uno dei luoghi dove furono portati gli appestati del '500 e del '600 per essere accuditi e sepolti. Nella mappa, a nord, si intravede l'ampliamento del Lambro dove vi sono le chiuse viscontee, la roggia col Mulino (poco sopra il Castello in altra mappa). Al “Foppone” si arrivava dalla strada per Milano partendo dalla chiesa di San Pietro.
Nella mappa del 1857 è intervenuta la ferrovia con la linea per Como e la prima stazione, poi spostata su via Arosio e la viabilità è riorganizzata, in particolare con la creazione della “Strada Militare di Lecco”, l'attuale corso Milano.
Nella mappa del 1901 compare il Canale Villoresi e la ferrovia per Lecco, il Cimitero assume la sua dimensione definitiva che durerà sino agli anni '30. Compaiono già i sedimi della nuova stazione e i tracciati della sistemazione di via Castello verso largo Mazzini.

Alfredo Viganò


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  15 maggio 2005