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La Stazione ferroviaria,
la zia sciocca e i bombardamenti


Ci ritorniamo ancora. Arriviamo, partiamo, la fontana dei giardinetti della Stazione è già realizzata. Prima c'era un prato e aiuole. Bambini e passanti, qualcuno sulle panchine si gode il fresco e lo scrosciare dell'acqua, col lontano rumore degli arrivi e partenze che fanno sognare spazi e amici lontani. Una carrozzella aspetta i clienti. Una fontana elaborata, ambientata, ampia, non una fontanella da poco. Avevano fatto le cose in grande.

Stazione
Il fresco ai giardinetti. Viaggiata anno 1942. Edizione agenzia Alterocca, Milano e Addis Abeba. Cliccare per ingrandire

La cartolina è viaggiata nel 1942. La zia Irene scrive al nipote, Soldato Natalino Piazza ad Acqui, al 22° Reggimento Il tuo papà mi ha descritto la tua vita militare ed io spero che l'accetti con impegno di farti onore. Qui nulla di nuovo. La zia non aveva il senso dell'amore e dell'ironia, sciocca e col cuore di pietra, eravamo in guerra, non mancavano neppure i bombardamenti. Spero che dopo questo retorico augurio di un errato affetto della zia, Natalino, fatti i debiti scongiuri toccandosi gli zibidei, sia tornato vivo e mi immagino abbia fatto un gestaccio alla zia, tiè. Molti non si rendevano conto del dramma in corso e che il peggio doveva ancora venire. Natalino si giocava la vita.

Stazione

La Stazione di Monza meriterebbe, come solo in parte abbiamo fatto per altre cartoline, il racconto completo della sua storia, come parte della Città e del territorio. Ci penserò. Questa è una cartolina di avvio, di transito e trasporto. Dato il periodo imperiale due francobolli, uno di 10 centesimi con Augusto e uno di 20, ma capovolto, con Giulio Cesare, come fosse dopo le Idi di marzo. L'anno, come si vede dal timbro postale, è il XX° de regime fascista.

Stazione
La bella fontana. Viaggiata anno 1943. Edizione Agenzia Alterocca –Garami, Milano-Addis Abeba. Cliccare per ingrandire

E questa è dell'anno dopo, siamo nei terribili anni della Guerra. Davanti alla Stazione, cascate e specchi a diversi livelli, massi in ceppo ai bordi e in acqua, quasi a costituire l'illusione di un fiume, di un torrente montano.
Non manca lo spruzzo, mostra che proprio di fontana si tratta. Non mancano neppure l'Agave venuta dalle Americhe né il cigno nostrano.
In Italia la realizzazione della rete ferroviaria fu un evento straordinario. Non sempre cogliamo la qualità degli interventi comprese le piazzette quasi sempre di attento disegno di fronte alle Stazioni. Un insieme omogeneo e riconoscibile nel Paese tutto, dalla Sicilia all'Alto Adige. Luoghi studiati e progettati in ragione di dove è e cosa ci sta attorno.

L'incursione e i bombardamenti

La cartolina è viaggiata nel 1943 , anno XXI della dittatura. Ci rivela la guerra in tutta la sua drammaticità, carissimi sono molto preoccupato per l'incursione di ieri l'altro. Ieri sera vi ho fatto un telegramma dandovi l'indirizzo della custode della scuola dove siamo alloggiati…bacioni. Dino scrive al signor Loreto Masella a Napoli. L'indirizzo della custode è la scuola di via Enrico da Monza. Bombardamenti e sfollati nelle scuole, pure il linguaggio non è disperato. Guardo quella del '38 e rilevo che in pochi anni tutto era precipitato da tragedia in tragedia nella follia del Regime. Oggi fortunatamente votiamo. Votiamo perché siamo in una repubblica democratica. E quando votiamo, prima di avere sfiducia nel sistema democratico fondato sulla presenza libera di partiti, sulla solidarietà, su una coscienza civile, pensiamoci per non finire nel peggio.

Alfredo Viganò


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  1 giugno 2017