prima pagina lente pagina precedente



Una panchina rossa
Rosella Stucchi


Una panchina rossa in una fila di panchine marroni; una panchina rossa contro l'indifferenza: i passanti si fermano incuriositi e leggono la piccola targa “25 novembre 2016. Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Associazione Arco donna – Comune di Monza”. I bambini si siedono e chiedono una spiegazione: e bisogna trovare parole alla loro portata.

E' stata inaugurata venerdì 25 novembre in via Gerardo dei Tintori, vicino al ponte dei Leoni, alla presenza di una quarantina di persone. Lo scopo è quello di stimolare una riflessione sulla violenza e sui cambiamenti culturali necessari per sconfiggerla perché, dice Laura Morasso, presidente di Arco donna, “i cambiamenti culturali sono possibili solo con l'impegno di tutti.” Quindi, secondo la vicesindaco Cherubina Bertola, saranno gli uomini a dipingere la prossima panchina.

Ricordiamo che, a parte le violenze psicologiche, sessuali e di tutti i generi, dal 2012 sono state 599 le donne uccise da mariti, fidanzati, spasimanti.

Una donna uccisa lascia un vuoto che non si può dimenticare, e la panchina rossa vuole appunto ricordare il suo posto che non è più occupato, un simbolo che si sta diffondendo in Italia, dopo la prima installata a Lomello nel settembre dello scorso anno.

Rosella Stucchi

una "panchina rossa" distrutta dai vandali a Torino

Condividi su Facebook

Segnala su Twitter

EVENTUALI COMMENTI
lettere@arengario.net

Commenti anonimi non saranno pubblicati


in su pagina precedente

  27 novembre 2016