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COMUNALI 2017
Danilo Sindoni
Franco Isman e Tania Marinoni


Il Collegio architetti e ingegneri di Monza di intesa con l'ANCE locale ha organizzato una serie di incontri con i candidati sindaco alle prossime elezioni comunali, coordinate dall'architetto Sandro Gnetti.
E' stato predisposto uno schema di domande da rivolgere a ciascun candidato che, oltre agli argomenti attinenti alle materie di competenza (urbanistica, PRG, progettazione, appalti, caratteristiche tecniche, impianti, viabilità, trasporti) spazia su argomenti di più vasto respiro quali il futuro della Città, le sue linee di sviluppo, i finanziamenti ed altri ancora.
Arengario a queste domande ne aggiunge, alla fine della serata, una prettamente politica relativa a come pensa di comportarsi il candidato sindaco, qualora eletto, nei confronti delle sempre più frequenti manifestazioni di netto stampo fascista.


Il secondo candidato è Danilo Sindoni del Movimento 5 stelle. Il consigliere comunale uscente Nicola Fuggetta non si ripresenta ed è un peccato perché in Consiglio era stato “presente” e si era fatto una certa esperienza che non guasta anche per chi vuole il nuovo.

Sindoni affronta l'esame dei possibili punti di forza e di fragilità del territorio monzese, analizzando le trasformazioni in atto nel sistema insediativo. In merito alle nuove realizzazioni, la lettura del tessuto urbano mostra la rilevante discrasia nella preponderante destinazione residenziale e nell'assenza di nuove centralità che, se fossero invece presenti, renderebbero Monza un riferimento per l'intera Brianza. La costante tendenza a realizzare nuovi volumi risponde solo all'urgenza dell'amministrazione di reperire risorse economiche e non alle esigenze espresse dall'utenza. La popolazione monzese sta cambiando nella composizione dei nuclei familiari e con essa mutano anche le sue necessità: sono sempre di più i giovani single, gli anziani soli, i city user alla ricerca di un alloggio di carattere temporaneo e dalla metratura contenuta. Emergono quindi nuovi bisogni che devono essere soddisfatti da adeguati standard edilizi, ma non si registra a Monza un aumento demografico che giustifichi, in ambito residenziale, nuove realizzazioni.

Gli interventi di ristrutturazione dello stock abitativo esistente sarebbero una valida alternativa all'ormai superata espansione urbana e al conseguente consumo di suolo. Ed al contenimento dei costi pensa Sindoni, quando per le tecnologie costruttive da adottare, guarda al modello americano, alle sue “case mobili”, che offrono una durata della vita pari a quella stimata per l'utenza che lo abita. Ma nel programma del candidato 5 stelle il settore delle costruzioni è interessato anche da un'altra importante novità, da un modus operandi che consentirà una gestione più snella delle pratiche autorizzative: la procedura on line.

Sindoni incoraggia l'elaborazione di nuove soluzioni, la presentazione di proposte appropriate e coerenti, sia con il contesto urbano, sia con il necessario contenimento del consumo di risorse: sistemi che, come ad esempio il fotovoltaico, consentano un considerevole risparmio energetico. E proprio all'innovazione Sindoni affida la guida del governo del territorio: nuove idee, da proporre non solo in campo artistico, ma soprattutto nell'informatica. Occorre quindi prevedere con urgenza a Monza un polo di talenti, che contribuisca allo sviluppo locale e offra possibilità di lavoro: un campus, da realizzare anche attraverso finanziamenti europei.

Per la gestione delle aree verdi, il candidato 5 stelle si ispira alle pratiche anglosassoni, che prevedono oltre alla chiusura degli spazi nelle ore serali e notturne, anche la designazione di un responsabile: un cittadino reperibile anche telefonicamente.

In merito alla mobilità, Sindoni guarda al futuro e invita a considerare il tempo presente come un momento estremamente delicato, perché di passaggio tra due modalità profondamente diverse di concepire gli spostamenti. Le nostre automobili saranno sostituite, nei prossimi vent'anni, dai droni: uno scenario fantascientifico, questo, ma solo in apparenza, sostiene Sindoni, e con il quale avremo a che fare molto prima di quanto si possa credere. Le scelte vanno quindi intraprese con una visione a lungo termine, per evitare di proporre soluzioni che tra pochi anni risulteranno ampiamente superate. Ed è con questa consapevolezza che occorre interpretare efficacemente le necessità di una città in veloce trasformazione e prossimamente interessata da grandi cambiamenti.


Per quanto riguarda la domanda finale sulla sua posizione in merito alla recrudescenza delle manifestazioni fasciste, Danilo Sindoni è stato molto chiaro.
Premesso che parlava a titolo personale non essendo autorizzato a parlare “per tutti”, e premesso anche che è passato molto tempo e che lui, al posto dei fascisti, ci metterebbe una pietra sopra, Sindoni ha fatto delle precise affermazioni.
Lui crede molto alla libertà e cioè che “tu puoi fare quello che vuoi se non fai del male a nessuno”. Sinceramente pensa che alla maggioranza dei monzesi questi argomenti non interessino per nulla, ai giovani poi zero: “siamo in un momento post ideologico”.
Fattogli osservare che esistono le leggi Scelba e Mancino che vietano la ricostituzione del partito fascista e l'uso dei suoi rituali e che il fascismo è stato complice dei nazisti nell'attuazione dello sterminio di sei milioni di ebrei e di altre sei milioni di persone, Sindoni ha replicato che “nel passato abbiamo fatto delle nefandezze sia da una parte che dall'altra”. “Io non c'ero, mia mamma non c'era, forse mio nonno e non penso che quello che leggiamo di 50 o 100 anni fa sia proprio vero…”

Franco Isman e Tania Marinoni


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  18 maggio 2017