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COMUNALI 2017
Roberto Scanagatti
Tania Marinoni


Il Collegio architetti e ingegneri di Monza di intesa con l'ANCE locale ha organizzato una serie di incontri con i candidati sindaco alle prossime elezioni comunali, coordinate dall'architetto Sandro Gnetti.
E' stato predisposto uno schema di domande da rivolgere a ciascun candidato che, oltre agli argomenti attinenti alle materie di competenza (urbanistica, PRG, progettazione, appalti, caratteristiche tecniche, impianti, viabilità, trasporti) spazia su argomenti di più vasto respiro quali il futuro della Città, le sue linee di sviluppo, i finanziamenti ed altri ancora.
Arengario a queste domande ne aggiunge, alla fine della serata, una prettamente politica relativa a come pensa di comportarsi il candidato sindaco, qualora eletto, nei confronti delle sempre più frequenti manifestazioni di netto stampo fascista.


Si è chiuso, lunedì 5 giugno, al Collegio architetti e ingegneri di Monza, il ciclo di appuntamenti dedicati ai candidati sindaco alle prossime elezioni comunali. Roberto Scanagatti, alla guida dell'amministrazione uscente, ripercorre ciò che è stato compiuto nei cinque anni appena trascorsi e risponde su come intende agire in materia di urbanistica e di gestione del territorio, se fosse riconfermato sindaco.

Tra i maggiori elementi di forza del capoluogo brianzolo, il candidato ricorda la straordinaria potenzialità di Monza sul piano dell'attrattività: un'intuizione, questa, non sempre condivisa, ma in cui Scanagatti aveva colto, ancora cinque anni fa, “una vetrina interessante” per la realtà locale. La riscoperta di tutto ciò che il territorio poteva offrire si è concretizzata certamente nella Villa Reale, ma si è estesa anche ai valori storici, ambientali e culturali di cui la città dispone.
“E' stato finalmente aperto un museo”, rammenta il sindaco uscente, e la Cappella di Teodolinda, affrescata dagli Zavattari, (http://arengario.net/citt/citt472.html) è tornata al suo antico splendore. Numerosi interventi come questi hanno contribuito a rendere Monza un interessante polo attrattore, permettendo un notevole incremento di presenze turistico-alberghiere: una crescita, che ha raggiunto il picco durante il periodo di Expo, quando ha registrato un +58% di visitatori, e che resta tuttora apprezzabile, come confermano i dati relativi al 2016.

Un valido supporto in ambito culturale è arrivato anche dalle mostre allestite alla Villa Reale, che con i 400.000 biglietti staccati negli ultimi due anni, rappresentano un successo importante e un chiaro esempio di cooperazione tra istituzioni e soggetti privati. A breve, prosegue il sindaco, sarà predisposto un masterplan che metterà a sistema l'edificio con il suo contesto e il Parco. Si prevede quindi un intervento sistemico, che include anche il recupero dell'ala nord del fabbricato e per il quale saranno investiti 55 milioni di euro: cifra, questa, da destinare in parte anche alle urgenze legate al mantenimento del patrimonio del Parco, perché giustamente riconosciuto come elemento di valore assoluto.

In tempi di globalizzazione è dunque l'attrattività del territorio a diventare fattore di competitività e proprio su tale potenziale l'amministrazione intende concentrarsi, perché questa vocazione costituisca non solo un elemento di ricchezza turistico-culturale, ma anche un'opportunità per chi intende investire. Si prospetta una sfida per Monza, nel momento in cui la vicinissima Milano è diventata una capitale, se non addirittura La capitale d'Europa: un centro in repentina evoluzione, con il quale è opportuno instaurare una rete di solide relazioni e non più limitate al solo assetto istituzionale.

A far diventare Monza snodo centrale tra Milano e la Brianza concorrerà la nuova linea della metropolitana, che rappresenterà non solo un sistema di trasporto utile anche a migliorare la qualità dell'aria, ma soprattutto uno strumento con cui fare rete. E a proposito di questo tema, percepito come massima urgenza da parte dei cittadini, il sindaco uscente fornisce dati concreti sui tempi di realizzazione e sui mezzi a disposizione del comune. I lavori alla M1 sono stati ripresi e termineranno nel 2019; Per vedere conclusa l'M5 occorrerà invece attendere dieci anni. Il relativo progetto preliminare, per il quale Monza ha già ottenuto un finanziamento di 16 milioni di euro da parte del Cipe, sarà predisposto nel giro di un anno. Nel 2019 si procederà alle verifiche, e a queste seguiranno gli scavi. I prossimi quattro anni saranno dedicati a completare le opere infrastrutturali più importanti e nel decimo anno verrà infine perfezionata l'ultima tratta.
Tempi certi, quindi, e che l'operatore ha tutto l'interesse a contenere, dal momento che la linea metropolitana sarà realizzata secondo la formula del project financing. Un elemento di forza, la M5, in tema di infrastrutture, che celebra l'innovazione tecnologica nella guida senza conducente; un progetto che la valutazione costi-benefici ritiene efficiente nel tracciato individuato. “Adesso dobbiamo montare l'operazione dal punto di vista finanziario” constata il candidato, e anche proprio della metropolitana si parlerà mercoledì prossimo, nell' incontro previsto con il sindaco di Milano. Sempre con Giuseppe Sala si sta, inoltre, avviando una sorta di protocollo, sia per gli aspetti legati alle iniziative culturali, sia per quelli inerenti all'attrattività nell'ambito del Progetto Milano.

Ad alleggerire il traffico e ad offrire un'alternativa al trasporto individuale concorrerà anche la ferrovia, con la fermata “Monza Est Parco”, possibile grazie all'accordo, da poco sbloccato, con RFI. A breve, quindi, si attende la realizzazione delle opere propedeutiche che congiungeranno via Einstein e via De Marchi: un'occasione, questa, precisa il sindaco, anche per creare un altro collegamento per l'ingresso al Parco.

In merito alle infrastrutture e ai trasporti, Scanagatti risponde ad un altro quesito fondamentale: il Gottardo, che suscita molta apprensione tra i cittadini, proprio per le scarse conoscenze coltivate a riguardo. Le merci che transitano, ribadisce il candidato, non subiranno modificazioni nelle loro caratteristiche, e non sarà aumentata la frequenza dei treni, che avranno invece una maggiore capacità: proprio per questo motivo è stata risagomata la galleria.

Quanto al recupero dell'esistente, Scanagatti guarda al PAES (Piano di Azione per l'Energia Sostenibile) che prevede una serie di interventi orientati a potenziare l'efficienza energetica degli edifici pubblici. Il patrimonio monzese è piuttosto consistente: conta 1530 alloggi comunali, numerose scuole ed edifici di rilevanza, tutti realizzati negli anni Sessanta, quando l'urgenza energetica non era ancora oggetto di analisi. In questi cinque anni, aggiunge il sindaco uscente, si è agito anche sul patrimonio privato, per il quale sono state condotte diagnosi energetiche: un tema, questo, legato non solo al risparmio di risorse, ma anche al problema dell'inquinamento, ascrivibile sia ai mezzi di trasporto, sia ai sistemi di riscaldamento.

Per soddisfare la domanda di alloggi espressa da nuclei monofamiliari sempre più numerosi e sempre meno abbienti, Scanagatti guarda alla possibilità di locare spazi a canoni moderati, ma anche alla sperimentazioni di nuove forme abitative, come quella del Cohousing.
Non si conoscono gli scenari del futuro in ambito immobiliare ed è impossibile, per il momento, sapere se nei prossimi anni la casa di proprietà costituirà ancora uno status symbol, ma certamente oggi il fabbisogno abitativo è particolarmente elevato e deve essere, quindi, considerato seriamente. Occorre dare, anche in questo, risposte concrete ad una popolazione che sta cambiando rapidamente.


Anche al sindaco Scanagatti abbiamo sottoposto preventivamente la domanda su cosa intendesse fare, qualora rieletto, per contrastare la marea montante delle manifestazioni fasciste, ma non abbiamo avuto risposta. L'antifascismo di Scanagatti non è ovviamente in discussione ed è anche merito del suo intervento presso il prefetto se questo 25 aprile i fasci di Lealtà Azione hanno dovuto tenersi lontani dal cimitero.
Non si può tuttavia sottacere che questo intervento è avvenuto all'ultimo momento e dopo che il sindaco Sala aveva ottenuto l'intervento del prefetto di Milano per l'analogo problema al Monumentale e che la Mozione antifascista del Consiglio comunale è rimasta lettera morta.

Tania Marinoni

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  26 maggio 2017