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Allevi vince facile
Piffer vice sindaco
Franco Isman


Sono molti anni che mi interesso molto poco di politica cittadina.
Molte sono le critiche da fare all'operato della giunta Allevi ma è giusto riconoscere al sindaco una assoluta correttezza istituzionale: i sui discorsi anche nelle celebrazioni di avvenimenti a lui non particolarmente congegnali sono sempre stati ineccepibili, parlo dell'inaugurazione del Bosco della Memoria, della posa delle Pietre di inciampo, della commemorazione dei martiri delle foibe ed anche di quella del 25 Aprile. Non ha mai usato il termine “antifascismo”, ma non si può pretendere.

Paolo Piffer mi è sempre piaciuto anche se forse consideravo un po' ingenuo l'atteggiamento della sua lista “Civicamente” e forse un po' troppo spostate a sinistra le sue posizioni in campo ambientalistico.
Ma Piffer si è stancato di stare sempre inascoltato all'opposizione e ha deciso di allearsi con quello che
probabilmente anche senza il suo apporto vincerebbe il ballottaggio e con l'apparentamento con Civicamente pensa di averne la certezza, ma forse no, perché non tutti gli aderenti a Civicamente saranno disposti a votare Allevi.

“Dopo molti anni di duro lavoro all'opposizione”, scrive giustamente Piffer, ma decide di apparentarsi con quelli che ha sempre combattuto. Lui, da sempre sostenitore dei diritti degli LGBT con la destra omofoba. Al PD rinfaccia che “metà delle cose che ha nel programma mi sono state bocciate da loro quando erano al governo”; se si fosse alleato con loro forse sarebbe stata la volta buona per realizzarle.

Insomma una salto mortale doppio con avvitamento, un classico Bandwagon, che vuol dire saltare sul carro del vincitore, NON ME LO SAREI MAI ASPETTATO ho commentato su Facebook.

Franco Isman



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  18 giugno 2022