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Autodromo 100
Franco Isman


Oggi grande celebrazione dei cento anni dell'Autodromo, addirittura con la presenza del Presidente della Repubblica. Con buona pace degli ambientalisti che da decenni ne chiedono la chiusura.

L'Autodromo ha indubbiamente un valore storico, è il terzo autodromo permanente più antico al mondo, dopo quello di Brooklands in Inghilterra, che non c'è più dal 1939, e quello di Indianapolis negli Stati Uniti d'America. La sua costruzione fu decisa nel gennaio 1922 dall'Automobile Club di Milano d'intesa con l'Opera Nazionale Combattenti, allora proprietaria del Parco, e portata a termine nel tempo record di 110 giorni (notizie da Wikipedia).

L'Autodromo è incompatibile con il Parco? Più che incompatibile si può dire che non è parco, ma esiste e non si può pensare di eliminarlo. Certamente deve essere più riguardoso di quanto non sia nei confronti del Parco, non cercare di espandersi oltre gli attuali 139 ettari ma dovrebbe anzi rendere all'uso pubblico la parte relativa alle pericolanti e pericolose curve sopraelevate. L'amministrazione comunale ha perso un'occasione storica nel 2002 quando l'abbattimento di questo anello faceva parte delle clausole contrattuali di rinnovo della concessione ed il suo costo era stato detratto dal canone. Importo salvo errore mai recuperato dall'amministrazione.


Monza è conosciuta nel mondo soprattutto per il suo autodromo, non giusto ma vero, non è importante? Se si dovesse fare un referendum i monzesi favorevoli alla sua conservazione sarebbero una grandissima maggioranza, e questo è importante.

Franco Isman

POST SCRIPTUM
Discorso totalmente differente per il Golf che riserva un'altra superficie enorme (91 ettari) all'uso di pochi privilegiati con un consumo enorme di acqua e con l'utilizzo di diserbanti e simili schifezze



COMMENTI SU FB

Pellegrino Gio
Perché arrendersi così ? Per mantenere l'autodromo si versano fiumi di mln di euro pubblici presi dalle tasche dei contribuenti. E per cosa? Per chi?
Ormai c'è e c'è lo dobbiamo tenere ma non mantenerlo in vita con danari pubblici.

Marco Longoni
Pellegrino Gio senza denaro pubblico non sta in piedi.

Giancarlo Milani
Marco Longoni vero ora, ma ai tempi di Ecclestone se la cavava abbastanza bene senza chiedere soldi pubblici. E' qui che bisogna ragionare.
Cosa e' cambiato con l'avvento di Liberty Media? Costo dei biglietti ridotto? Macché . Spettacolo più interessante ? Macché . Solo quattrini pubblici che prendono la via dell'estero.

Marco Longoni
Giancarlo Milani non so se ai tempi di Ecclestone se la cavasse abbastanza bene, so che le spese superano le entrate e senza risorse pubbliche chiuderebbe presto.

Giancarlo Milani
Ai tempi di Ecclestone, l'autodromo si auto-manteneva con modeste perdite (da 0 a max 1 Mln di euro all'anno) senza ricorso a danaro pubblico perchè la modesta perdita di bilancio veniva coperta o dalle riserve accantonate o da ACM da cui il gestore dipendeva.
Con l'avvento degli americani di Liberty Media (mi pare dal 2017) le cose sono drasticamente cambiate perchè il contratto che Liberty Media ha imposto ad ACI per mantenere a Monza il GP di F1 è stato un contratto capestro. Vado a memoria, ma grosso modo le cose stanno così: il gestore dell'impianto organizza il GP (costo circa 10 Mln di euro all'anno), Liberty Media detiene i diritti televisivi, della pubblicità e della hospitality (i VIP e gli imprenditori che incontrano i politici e loro stessi reciprocamente per stringere o impostare accordi commerciali e industriali) che ha tolto ad ACI i proventi più importanti e che quindi deve sborsare a Liberty Media circa 20 mln/anno dai proventi pubblici del PRA (grazie, governo Renzi!) + 5 mln/anno che ACI riceve dalla Regione Lombardia (ora diventati 8 mln/anno) ad integrazione dell'esborso complessivo.
Il costo dell'organizzazione del GP (10 mln circa) viene compensato dai proventi della "biglietteria" (circa 10 mln di euro/anno).
Mi chiedo: ma era proprio necessario farsi prendere per il collo dagli americani in questo modo? Possibile che ACI e Governo italiano non hanno avuto alcun potere contrattuale ed hanno quindi dovuto calare le braghe pagando con i danari dei contribuenti? E tutto questo (costo di circa 30 mln/anno contro i circa 10 mln euro/ anno richiesti dal Circus di Ecclestone) per mantenere il GP a Monza?
Non mi si venga a dire della "ricaduta economica sul territorio, perchè chi ha avuto la pazienza di leggere il rapporto CCIAA di M&B di qualche anno fa si sarà reso conto dei dati aleatori (dati statistici del turismo che riguardano tutta l'Italia).
Stesso discorso vale per il GP di Imola (Regione Emilia Romagna e Governo che finanziano il fee da versare ogni anno a Liberty Media). Qualcosa non torna.

Elvio Angelelli
Saranno gli stessi che ci hanno fatto dichiarare guerra alla Russia poi ci vengono il gas a prezzo più alto e soprattutto speculano in borsa per gli aumenti delle quotazioni del gas .. eeeehhh furbi noi!!! Secondo me gli americani stanno perdendo le masse di poveri del terzo mondo perché finiscono sotto il controllo dei cinesi .. stanno cercando di creare masse di poveri in Europa

Giancarlo Milani
Elvio Angelelli e' probabile Elvio e in ogni caso da non escludere .

Giancarlo Milani
Marco Longoni lo sappiamo noi, perché dal 1991 noi del Comitato Parco abbiamo raccolto e analizzato tutti gli anni i bilanci di Sias. Più sotto ho fornito alcuni dettagli.
In sostanza qui non si tratta di autodromo si o no, qui si tratta che ai tempi del Circus di F1 di Ecclestone ACM/Sias se la cavavano con utili/perdite da 0 a 1 mln di euro (odierni) pagando Ecclestone 10 mln/anno e incassavano diritti TV + pubblicità + hospitality. Quindi tutti danari privati.
Quello che con Liberty Media non va è che lo Stato e la Regione devono provvedere con soldi pubblici, e questo non mi sta bene.
Sappiamo bene che dove ci sono gli americani c'è aria di business ma è business per loro. Prima con Ecclestone c'erano i privati che guadagnavano ma senza farsi finanziare a fondo perso dallo Stato come avviene dal 2017 ad oggi e fino al 2025.



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  11 settembre 2022