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Democrazia ed estrema destra
Il caso monzese
Umberto De Pace

fasci

Tra i tanti problemi che l'Europa si trova oggi di fronte, il riemergere di movimenti di ispirazione fascista e o nazista sarebbe un grave errore ritenerlo un fenomeno marginale. Se era prevedibile che tra gli effetti della grande crisi economica mondiale di questi anni, accompagnata dall'imponente fenomeno delle migrazioni, vi fosse anche la deriva populista, xenofoba e razzista, le politiche fin qui adottate per contrastarla, in gran parte hanno contribuito ad ampliare il consenso verso chi con demagogia e spregiudicatezza sfrutta il disagio sociale per i propri scopi e fini politici.
Capitolo 1
Perché Monza?



I manifestanti di estrema destra davanti alla Villa Reale
I manifestanti di estrema destra davanti alla Villa Reale (il Cittadino.mb del 18 febbraio 2017)

“Democrazia ed estrema destra” quindi, ma perché il “caso monzese”?
Volenti o nolenti la nostra città a partire dalle ultime elezioni amministrative ha avuto un risalto nazionale non per eventi sportivi o culturali quanto per ben più grevi questioni politiche, dovute alla presenza e al ruolo assunto dalla destra radicale ed estrema nella nostra città. Le elezioni amministrative sono state decise da un migliaio di voti i quali, come ho già avuto modo di scrivere su questo giornale, da una parte sono stati persi dal centrosinistra all'interno del suo elettorato di riferimento e dall'altra sono stati pescati in buona parte dal centrodestra fra i gruppi della destra radicale ed estrema. Emblematico in tal senso l'evento del 18 febbraio dello scorso anno che vide una passerella di politici del centrodestra alla manifestazione organizzata da ADES (Associazione Amici e Discendenti degli Esuli di Giulia, Istria, Fiume e Dalmazia) con la nutrita partecipazione di Lealtà Azione.

Tra i politici Dario Allevi, il quale annuncerà pochi giorni dopo la sua candidatura a sindaco della città di Monza. Il candidato sindaco e il futuro assessore Andrea Arbizzoni saranno ospiti di Lealtà Azione, presso la sua sede di via Dante, il successivo 18 maggio per un dibattito dal tema: “Rigenerare Monza. Cultura, Cittadinanza, Legalità una nuova stagione per Monza”. Fra i gruppi dell'estrema destra monzese, l'associazione Lealtà Azione e stata più volte citata da giornali locali e nazionali, individuando in Andrea Arbizzoni – eletto nella lista Fratelli d'Italia e attuale assessore allo sport e alla partecipazione – una sua diretta emanazione. Nei suoi confronti sono state avanzate accuse, in particolare dal quotidiano la Repubblica, di essere un neonazista alle quali ha risposto sui giornali locali respingendole, come si può leggere su il Cittadino. Arbizzoni d'altronde non è un volto nuovo per la politica monzese. Come riportava lui stesso sul suo profilo Facebook, muove i suoi primi passi nelle formazioni della destra giovanile studentesca all'interno dell'Istituto Mosè Bianchi per passare quindi al Fronte della Gioventù, organizzazione giovanile dell'allora Movimento Sociale Italiano (Msi), sciolto il quale aderisce ad Alleanza Nazionale (AN). Nel 1997 viene eletto consigliere comunale, ruolo che ricopre fino al 2002. Verrà nuovamente eletto consigliere comunale nel 2007, ricoprendo il ruolo di capogruppo per AN fino al 2009 e quella di assessore allo Sport, Turismo ed Eventi dall'ottobre 2009 a maggio 2012 con la giunta del sindaco Marco Mariani. Sul curriculum, agli atti sul sito comunale, è riportata la professione di giornalista, prima all'Esagono dal 2005 al 2007, poi addetto stampa in Regione Lombardia per il Gruppo Consiliare AN/PdL dal 2008 al 2013, successivamente quale collaboratore del giornale online Nuovabrianza. Forse è giusto precisare giornalista non professionista, visto che non risulta iscritto ad alcun albo professionale. Infine è coautore del libro “Sergio Ramelli: una storia che fa ancora paura.” insieme a Guido Giraudo e Grillo Severgnini Buttini.
Stessa militanza giovanile nel Msi la sua e quella dell'attuale sindaco Dario Allevi, quest'ultimo un politico di lungo corso, nel 1995 entra in AN, nel 1997 viene eletto consigliere comunale, nel 2007 assume la carica di vicesindaco, fino a diventare presidente della Provincia di Monza e della Brianza nel 2009. Insieme alla carica di vicesindaco Allevi aveva anche quella dell'assessorato allo Sport e agli Eventi. Con il suo passaggio alla Provincia la carica di vicesindaco verrà assunta da Marco Meloro mentre quella allo Sport ed Eventi, come abbiamo visto sopra da Andrea Arbizzoni, entrambi di AN. Dal 2009 al 2013 aderirà al Popolo delle Libertà per passare infine a Forza Italia.
Una certo eco hanno avuto le sue intemperanze dagli scranni del consiglio comunale, dove più volte seppe interpretare appieno gli umori della destra radicale. Eclatante il “caso Monza” giunto addirittura con un'interpellanza in Parlamento, dopo un esposto presentato alla Procura della Repubblica di Monza contro la consigliera comunale Patrizia Zocchio, indipendente nel gruppo dei DS. L'accusa nei suoi confronti fu di “ ... atto arbitrario che configura una grave violazione dei doveri d'ufficio” – avendo, secondo l'allora capogruppo di AN, iscritto due classi della scuola media “Pertini” dove insegna, ad ANPI e Aned (da il Giornale di Monza del 6/4/2004). In realtà non fu fatto alcun tesseramento dei singoli ragazzi – come scrisse al ministro dell'istruzione l'assessore alle politiche sociali (cosa peraltro impossibile in quanto lo statuto delle due associazioni non permette l'iscrizione né di classi né tanto meno di singoli minori) – ma un'affiliazione simbolica attraverso l'iscrizione delle insegnanti coordinatrici delle classi, attraverso un percorso di conoscenza e approfondimento e con il consenso dei professori e genitori. Il mese successivo minacciò in Consiglio Comunale di provvedere personalmente con i suoi “ragazzi” allo sgombero del centro sociale insediatosi all'epoca in via Boccaccio, nel caso non avessero provveduto le forze di polizia. Per non lasciare dubbi queste le sue parole: “Se in via Boccaccio si svolgeranno altre manifestazioni senza le dovute autorizzazioni andrò io con i miei ragazzi a interromperle e allora non garantirò il rispetto dell'ordine pubblico” (il Cittadino del 20/5/2004).

il Cittadino del 20/5/2004
il Cittadino.mb del 18 febbraio 2017

Non mancano le sue citazioni su Mussolini civilizzatore e costruttore di ponti in Etiopia e sui monzesi che partirono in armi per portare in quella terra benessere e sviluppo (Consiglio Comunale del 25/10/2005). D'altronde lo stesso direttore de il Cittadino, Luigi Losa, in un suo editoriale del 2/4/2009, nell'imminenza delle prime elezioni provinciali, in modo caustico catalogava Dario Allevi quale “esponente di Alleanza nazionale, erede del Movimento sociale italiano, a sua volta erede di quel fascismo che nulla ha a che spartire con la storia politica di questo territorio”. Ma le intemperanze verranno via via smussate nel tempo dai successivi e sempre più importanti incarichi politici e amministrativi con i quali Allevi assumerà sempre più un ruolo istituzionale. Seguirà un comportamento in costante equilibrio tra omaggi alle tombe dei caduti della Repubblica di Salò, condivisi con il sindaco leghista Mariani, e interventi istituzionali condivisibili dai più alle celebrazioni del 25 aprile o, come di recente è capitato, all'inaugurazione del Bosco della Memoria, promosso e realizzato dalla sezione monzese dell'ANED. Un equilibrio altre volte fragile se non evidente, come nel suo intervento del 25 aprile di quest'anno in Piazza Trento e Trieste, nel quale per accontentare tutti, o non scontentare qualcuno, ne scaturisce un discorso scialbo. Da sottolineare invece l'ironia della sorte che ha portato il sindaco Allevi a condividere l'inaugurazione del Bosco della Memoria con il FOA Boccaccio, lì presente, che ha dato un fondamentale contributo all'iniziativa come ha ricordato nel suo discorso Milena Bracesco, vicepresidente dell'ANED di Sesto San Giovanni e Monza.

il Cittadino del 20/5/2004
Bosco della Memoria MBnews Monza e Brianza 28 gennaio 2018

Ciò non toglie che quale primo punto del programma di mandato della giunta alla voce “Lotta ad ogni forma di degrado ed abusivismo”, ci sia lo “sgombero del centro sociale abusivo di Via Ghilini”. Altri aspetti da prendere in considerazione nel circoscrivere il caso monzese sono i seguenti: la presenza storica di una estrema destra cittadina; la presenza di una Lega di impronta salviniana, con la sua deriva populista sempre più marcatamente di destra, la quale, sia pur non egemonica al suo interno, trova anche a Monza i suoi valenti sostenitori; una vivace presenza e militanza antifascista che trova fra i soggetti più attivi l'ANPI, l'ANED, i partiti della sinistra, il già citato FOA Boccaccio; una fetta di società civile attenta e sensibile che ha saputo in più occasioni farsi promotrice di iniziative a difesa della democrazia come nel caso, già citato, dell'iniziativa volta a impedire le provocazioni dei gruppi di estrema destra alle celebrazioni del 25 aprile; o come nel caso più recente della lettera al sindaco Allevi, firmata da personalità del mondo accademico, artistico e imprenditoriale, volta ad esprimere le preoccupazioni per l'accondiscendenza della sua amministrazione verso i gruppi dell'estrema destra cittadina. Tutti temi e aspetti che avremo modo di riprendere e approfondire nel corso della presente indagine.
Dato che siamo solo a poco più di un anno di governo di una amministrazione che dovrebbe durare cinque anni; viste le pesanti e inquietanti accuse rivolte a uno dei suoi componenti; vista la oramai diffusa presenza attiva sul nostro territorio della variegata galassia di estrema destra; viste le preoccupazioni e denunce da parte del fronte antifascista; vista l'escalation di tensione e violenza vissuti nei primi mesi di quest'anno; viste le più che preoccupanti notizie di cronaca nera provenienti da altre parti del nostro paese, vale la pena affrontare il tema con equilibrio, senza ipocrisia e soprattutto alla luce dei fatti.

Umberto De Pace

GLI ARTICOLI PUBBLICATI
0 - Prologo
1 - Perché Monza?
2 - Bran.Co. e Lealtà Azione - 1
3 - Bran.Co. e Lealtà Azione - 2
4 - Forza Nuova - 1



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  22 settembre 2018