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Bling Ring

Sofia Coppola
regia: Sofia Coppola
Interpreti: Israel Broussard, Emma Watson, Taissa Farmiga, Katie Chang, Georgia Rock, Leslie Mann, Claire Julien, Carlos Miranda.
Durata: 90 minuti - USA - 2013

JLV

Due stelline gli assegna la bibbia dei film, il “Mereghetti”, e forse sono fin troppe.
La regista Sofia Coppola, quarantenne figlia d'arte, che del film è anche sceneggiatrice e produttrice (con l'aiuto economico del padre Francis Ford Coppola), prendendo spunto da un fatto realmente accaduto, descrive la vacuità del comportamento dei giovanissimi nella moderna società americana, a Los Angeles in particolare, come già in un suo precedente film “Il giardino delle vergini suicide”. Un'analisi interessante e sconfortante.

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Una ragazzina rimorchia un timido e pacioccone maschietto e, per quanto timoroso e riluttante, lo convince a scoprire tramite facebook e google map le case dei divi, loro idoli e modello di vita, momentaneamente disabitate. A loro si aggregano altre tre ragazzine svitate e tutti assieme entrano nottetempo nella casa scoperta vuota, si inebriano del lusso e delle enormi quantità di vestiti, scarpe, gioielli e ammennicoli vari, fanno razzia di questi oggetti, ma anche di droga e mazzette di dollari più o meno nascoste e se ne vanno indisturbati. Bling Ring significa appunto la banda dei gingilli luccicanti.
L'ereditiera ed attrice Paris Hilton, una delle vittime di queste scorribande, ha prestato la sua casa per una serie di riprese, e qui ad esempio si vede l'intera parete di una stanza con centinaia di paia di scarpe, rigorosamente tacco 12 o più, in tutti i colori e le sfumature possibili, un vero “pantone”. E le ragazze di fronte a questo spettacolo esclamano un numero infinito di volte "mioddio" invece di un più realistico “cazzo”.
Compare anche una coppia di genitori che non fa certamente una bella figura: la madre pare proprio incoraggiare le figlie a fare di tutto e di più per essere notate dai talent scout e fare carriera nel mondo del cinema.

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Queste incursioni si ripetono forse sei o sette volte in maniera noiosa per lo spettatore e totalmente irrealistica, perché se il giochino può riuscire una volta è difficile credere che i nostri eroi, più eroine che eroi, trovino sempre le case totalmente vuote, senza servitù od altri, senza alcun apparecchio di allarme e con porte finestra regolarmente aperte o con la chiave sotto lo zerbino di ingresso. Fra l'altro tornano più volte nella casa di Paris Hilton senza che la proprietaria, che pure non poteva non essersi accorta delle ruberie precedenti, avesse preso alcuna precauzione.

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La regista ci mostra più volte i ragazzini che, trovata la cocaina, fiutano e fanno pazze corse in auto (ma di questo sul web non abbiamo trovato una sola foto). La cosa più naturale del mondo sembrerebbe, e ci viene mostrata con la massima indifferenza. Invece il sesso per la Coppola è tabù e, nonostante non potesse non essere parte integrante delle scorribande della banda (immaginate l'eccitazione di fare il bagno nella mega vasca di un'attrice o di fare all'amore nel suo lettone?), è totalmente ignorato. In tutto il film le ragazze portano costumate mutandine e reggiseni e non fanno mai vedere neppure una tettina…

Finalmente in una villa, e poi in un'altra, c'erano delle telecamere e i delinquentelli vengono arrestati e poi pesantemente condannati e rinchiusi nelle patrie galere. Gran finale con l'intervista ad una delle fanciulle che dichiara che l'esperienza le è certamente servita e che, magari, chissà, potrà anche diventare Presidente degli Stati Uniti.

JLV




clic...    la locandina del film
il trailer italiano
Clip "A Casa di Paris Hilton"
Clip "Il Guardaroba dei Sogni"l
Clip "Living the dream"



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  16 gennaio 2014