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Il Centro ecologico
Noemi Grippi - Filippo Marinoni - Lorenzo Sala
classe IV^H - liceo artistico Nanni Valentini di Monza


La classe IV^H del liceo artistico Nanni Valentini di Monza, nel corso dell'anno scolastico 2020/2021, nel panorama dei progetti di PCTO (alternanza scuola-lavoro), ha strutturato una collaborazione con la rivista giornalistica Arengario.net, al fine di creare delle ricerche aventi come soggetto degli edifici storici siti nel territorio monzese. Attraverso queste ricerche ci si è proposti di raccontare lo stato di conservazione, la funzione e le possibili prospettive di ristrutturazione degli edifici scelti a campione. L'obiettivo primo di questo progetto è quello di produrre delle analisi favorenti l'interazione dei linguaggi disciplinari: storico, letterario e architettonico, per osservare la realtà nella sua profonda complessità.
Nella fattispecie, l'edificio campione di cui ci si è occupati in questa sede è l'area di CEM srl sita nel comune di Monza.
CEM srl (Centro Ecologico Monzese) è una società privata che si occupa di gestione e trattamento dei rifiuti.

NDR La documentazione fotografica non è stata fornita dai ragazzi.

DI QUALE STRUTTURA STIAMO PARLANDO, DOVE SI TROVA?

Delle numerosissime strutture presenti sul territorio Italiano tratteremo quella realizzata nei quartieri di Sant'Albino (Monza) e San Damiano (Brugherio), situata in una zona di terreni privati originariamente destinati ad uso agricolo, posti ai lati del Viale delle Industrie, che sta diventando il centro di un crescente interesse commerciale.
Simone Villa il vicesindaco in carica del comune Monza si è prestato ad un'intervista per offrirci dei chiarimenti in merito alla situazione attuale in cui versa l'area e per capire quali sono le nuove intenzioni allocative della stessa avanzate dalla giunta comunale. All'inizio dell'intervista Villa ha esordito dicendo: “Il tema è complesso, difficile da approcciare. E' complicato capire l'origine di varie problematiche ad esso connesse. Questo è un caso particolare nel quale si deve realizzare un percorso di tante tappe che deve essere sostenuto con impegno dal punto amministrativo e strategico”.

UNA BREVE RICOSTRUZIONE STORICA

Nel 2010 il CEM ha avanzato la richiesta all'amministrazione comunale guidata dal sindaco Marco Mariani di avere in locazione un'area in più nel territorio monzese per migliorare la gestione e il trattamento di materiali ferrosi e degli pneumatici. La sede individuata per lo smaltimento di tali rifiuti è un'area agricola, situata tra i comuni di Monza e Brugherio, insistente in un contesto degradato e abbandonato, scelto con l'obiettivo di riqualificarlo.

L'autorizzazione AUA (Autorizzazione Unica Ambientale) per l'occupazione di quest'area è stata rilasciata dalla provincia che, attraverso diverse deroghe, ha consentito al CEM di insediarsi nell'attuale locazione. Le deroghe hanno riguardato principalmente il cambiamento della finalità d'uso che, da agricola, è diventata di tipo industriale. Come ha precisato il vicesindaco Simone Villa, questo tipo di deroghe non sono inconsuete.

L'avviamento di questo processo di cambiamento di finalità d'uso dell'area ha evidenziato diverse criticità sociali, burocratiche e ambientali, che però non sono state considerate un ostacolo fondamentale per l'amministrazione Mariani che nel 2011 ha firmato con il CEM l'accordo per il contratto di affitto valido fino al 31 dicembre 2021. Nel 2012, si è insediata l'amministrazione guidata dal sindaco Roberto Scanagatti. Con il nuovo sindaco non sono state apportate modifiche ai precedenti accordi avviati nel 2010/2011 e senza soluzione di continuità si è continuato il progetto attuativo della discarica, divenuto effettivo in conseguenza del contratto decennale di locazione precedentemente citato.

Al sindaco Scanagatti nel 2017 è succeduto Dario Allevi, sindaco attuale, la cui giunta ha deciso di non rinnovare il contratto di affitto in scadenza con il CEM, poiché l'intenzione della nuova amministrazione è quella di realizzare nell'area un nuovo polo archivistico comunale.


RIFIUTI FERROSI, L'OPINIONE DEL COMITATO CITTADINO

La scelta di destinare un'ex area agricola ad uso smaltimento rifiuti, non è stata particolarmente apprezzata dalla popolazione cittadina abitante i dintorni, tant'è che il comitato cittadino dei quartieri di S.Albino e S.Damiano ha contestato pubblicamente l'AUA, con il fine di ridurre le numerose problematiche di natura geografica, politica e ambientale verificatesi sul medesimo territorio.
Diversi interlocutori del comitato dalle pagine del loro blog intitolato hanno evidenziato molti problemi. La questione più importante, consiste nel fatto che l'area della discarica si trova in una zona abitata e quindi la sua collocazione causa problemi di compatibilità col contesto abitativo e inoltre, come riportato dall'articolo fornitoci dal CQSASD (Comitato dei Quartieri Sant'Albino e San Damiano) intitolato “...dalla periferia della periferia…”, le attività svolte producono gas dannosi per i cittadini. Tali informazioni sono state raccolte in una mozione e presentate in sede assembleare dal consigliere del P.D. Egidio Riva nell'ottobre del 2017. Nella mozione sono stati inclusi i risultati delle analisi effettuate dall'associazione ARPA che, nel 2016, ha monitorato gli effetti ambientali negativi apportati dalle attività di smaltimento del CEM.

Un'altra questione importante che ha interessato il comitato cittadino dei due quartieri sopra citati, è il problema del rinnovo del contratto in scadenza 2021. Il comitato era contrario ad un eventuale rinnovo e ha manifestato pubblicamente tale posizione. La decisione della giunta guidata dall'attuale sindaco Allevi di non rinnovare per altri dieci l'affitto dell'area al CEM, è stato percepita positivamente da parte delle comunità cittadine residenti. La direzione dell'azienda CEM al contrario non ha apprezzato tale scelta e ha avviato una causa civile.

IL PUNTO DI VISTA DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE

Come suggerito nell'intervista dal vicesindaco Villa, per avviare una delibera comunale in cui si annulla un contratto di affitto con un'azienda privata è necessario avere valide motivazioni oggettive, senza le quali si rischia, a fronte di una causa civile, di dover risarcire l'azienda. Come osservato dallo stesso Villa, la giunta è convinta di aver seguito l'iter burocratico opportuno e che la causa civile potrà confermare la bontà di tale operato. Sarà cura degli organi competenti effettuare le opportune verifiche rispetto a questi fatti e a determinare le sorti relative al destino e alla funzione d'uso di quest'area cittadina.

Parallelamente alla causa civile, il comune si è impegnato a concepire una nuova struttura che si collocasse al posto dell'odierno organismo per lo smaltimento dei rifiuti. La giunta, come anticipato, ha individuato nel polo archivistico il nuovo volto per l'attuale area CEM. Lo scopo di questo cambiamento è quello di centralizzare, riorganizzare e rendere più accessibili gli archivi pubblici del comune. In questo modo i documenti presenti nei comuni afferenti alla provincia di Monza e della Brianza, potranno essere archiviati in un unico spazio di oltre 1000 metri quadrati.

Dietro a questi nuovi progetti si cela un pizzico di incertezza: la decisione del TAR. Difatti sarà proprio il Tribunale Amministrativo Regionale che dovrà esprimere il resoconto finale del progetto, così da dare il via libera ai nuovi lavori. Ad oggi, non resta che attendere il completamento dell'iter giudiziario per poter capire quale sarà la sorte dedicata a quest'area cittadina monzese.

Noemi Grippi
Filippo Marinoni
Lorenzo Sala



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  5 giugno 2021