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Monza: ancora tanti saluti
Le cartoline di Alfredo Viganò - II volume
Anna Marini

Monza: ancora tanti saluti

“Monza : ancora tanti saluti” è il secondo volume che, dopo il primo, “Cari saluti da Monza”, raccoglie le cartoline collezionate da Alfredo Viganò, architetto urbanista e politico monzese, che alla sua città è legato da anni di passione amministrativa e dall'indagine storica del suo tessuto insediativo. Arengario ha pubblicato le sue cartoline fin dal 2004, dedicando loro un'intera sezione ripartita tra quelle relative alla città di Monza (più di cento), quelle inerenti il Parco (35) e una serie per l'Expo del 1906 purtroppo non completata.
Molte cartoline pubblicate su Arengario sono state riprese nei volumi ed altre, le più recenti, hanno compiuto il percorso inverso.

La raccolta, pazientemente operata negli anni da Alfredo Viganò, rivela non tanto l'animo del collezionista, ma piuttosto del ricercatore appassionato, contagiato da un amore sbocciato un anno, in ferie in Liguria, con l'acquisto delle prime tre cartoline, cui seguiranno poi tante altre.

Giardinetti della stazione

“Cari saluti da Monza”, il primo volume, edito nel 2015 da Novaluna era un libro “non voluto”, a detta del suo autore, eppure già introduttivo a quello di oggi: un “fratellino” come sembrava chiedere il testo, appunto, al suo scrittore, mentre dal tavolo lo guardava “sornione”.
Il volume di oggi è il secondo appuntamento di Alfredo Viganò con la Storia della sua città, con i ricordi di una vita vissuta interrogando lo spazio e giocando con esso, all'insegna della disciplina urbanistica e dei criteri distributivi che organizzano il palcoscenico degli eventi. Perché di storia, appunto, si parla nel libro, di storia ufficiale, di personaggi illustri, ma anche di gente comune, che attraversa i giardinetti della stazione in una Monza unita nella concezione della piazza alle altre città italiane: dal Trentino alla Sicilia lo spazio pubblico si articola secondo comuni codici stilistici.


La cartolina è un ponte tra passato e presente, un continuum temporale popolato da memorie, sancito dallo scorrere del tempo, come da quello delle acque del Lambro. Le raffigurazioni ricordano, alcune, i luoghi del passato, le piazze e le vie come apparivano allora e così come permangono ormai solo nella memoria collettiva; altre invece testimoniano i tratti urbanizzati conservati inalterati nel tempo. In numerose si riconosce il Lambro navigabile e il microcosmo ad esso sotteso. La città sorge sul fiume e dal suo lento fluire è totalmente permeata: i vecchi mulini, i mestieri quali la tintura delle stoffe e la pesca, sono i protagonisti della Monza ottocentesca.


La raffigurazione è anche testimonianza della devozione popolare e in alcune cartoline in bianco e nero si commemora il miracolo compiuto da San Gerardo, quando, secondo la tradizione, respinse i flutti della piena del fiume. Ma le illustrazioni narrano l'acqua anche in relazione alle tragiche conseguenze di una trasformazione antropica eccessivamente spinta e incontrollata, come le esondazioni. La cartolina regala splendide vedute e si rivela anche come disciplina controcorrente nel soffermarsi a cogliere non la visione di insieme, ma il particolare, per svelare gli episodi monumentali caratteristici del paesaggio monzese, come l'”immancabile ciminiera” in uno scorcio che ritrae la Madonna delle Grazie.

Santuario delle Grazie Vecchie

La cartolina talvolta è anche ingannevole, come quella che illustra villa Pennati Archinto dove
l'osservatore si illude di ammirare l'imponenza della Villa Reale e dei suoi giardini.
Ma la cartolina trasla, forse in un grossolano errore, monumenti nello spazio e nel tempo e annulla cinque secoli quando, per la Mostra Internazionale delle Arti Decorative nella Villa Reale di Monza degli anni Trenta, scambia i ruderi romantici del Parco per quelli viscontei.

Gruss aus

E poi i saluti da, i “Gruss aus” dai monumenti simbolo di Monza: il Duomo ripreso dalle molte angolature, di lato, di fronte, arricchito o meno dalla presenza del campanile che con la facciata instaura un dialogo “conflittuale”, oppure impreziosito da particolari, come il cantiere del restauro, o la chioccia con i pulcini.
Con le cartoline si era soliti raggiungere parenti ed amici nelle festività e gli auguri campeggiano anche sullo sfondo di episodi architettonici minori: così Buone feste alla signorina Alberta Ruspaggiari a Roè di Volciano vengono rivolte su una veduta della Cascina del Sole.

Tram a imperiale

La cartolina tramanda anche scene tratte dalla vita quotidiana: ad esempio la linea di trasporto su ferro lascia un ricordo squisitamente spiritoso in una raffigurazione che immortala nelle prime ore del pomeriggio il tram a imperiale, traboccante di passeggeri, in esercizio sull'alberato viale Brianza.

Mappa del Barca

La mappa redatta nel 1615 dall'Ingegner Antonio Barca regala un episodio d'architettura rurale ormai scomparso: l'antica cascina, riconoscibile dall'isolotto di un mulino, detto “di Obizio degli Osj”, tra il Monastero delle Grazie Vecchie e le mura della Città.


E poi l'arte culinaria monzese esportata nella grande mela: Monza's Italian Table d'Hote dice la scritta di una cartolina d'oltreoceano. Il ristorante si trovava a Manhattan, nella West 48th Street e probabilmente avrà offerto ai suoi clienti risotto con la luganega e casseula. Per una volta, sottolinea con velato orgoglio l'autore, la cucina italiana non è rappresentata dalla pizza!


E infine le cartoline dei personaggi che diedero lustro alla loro città natale: Paolo Mantegazza, nativo di Monza ma noto a livello mondiale per lo straordinario contributo offerto alle scienze ed alla cultura umanistica, è raffigurato in due cartoline. La prima, “non viaggiata”, come precisa l'autore, appartiene alla serie degli italiani illustri e ritrae lo studioso accanto a poche righe biografiche; la seconda, è invece “viaggiata” e inviata da Paolo stesso alla “Gentilissima Signora Isotta Fossati” a Bologna.

Anna Marini

copertina
Monza: ancora tanti saluti.
Le cartoline di Alfredo Viganò - II Volume
Novaluna, 2016

Pagine 317, € 22,00
ISBN 8890933135


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  18 febbraio 2017