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Europa e Islam. Storia di un malinteso
Un libro e un dibattito organizzato da Novaluna
di Beppe Colombo


Europa e Islam

Il terrorismo che ha contrassegnato la ripresa del fondamentalismo islamico e la conseguente reazione, anche emotiva, del mondo occidentale, che ha portato a una vera guerra che rischia di espandersi in vari paesi musulmani, ci ha riportato in pochi mesi a un clima di diffidenza, quando non di aperta ostilità, verso le persone di religione islamica che incontriamo anche nelle nostre città.
Per riflettere su questo fenomeno l'associazione monzese "Novaluna" ha avviato un dibattito prendendo lo spunto dalle pubblicazioni che in questi giorni appaiono nelle librerie. Si è voluto iniziare da due libri non recentissimi che però hanno il merito di travalicare la situazione presente e di vedere il fenomeno della contrapposizione tra Occidente e Islam nel lungo arco temporale di incontri e scontri iniziato dal lontano VII secolo. Franco Cardini nei due volumi, riediti da Laterza nell'ottobre di quest'anno, "Europa e Islam. Storia di un malinteso" e "Noi e l'Islam. Un incontro possibile?" affronta il problema da storico medievista e sostiene la tesi, espressa già nei titoli, che l'atteggiamento degli occidentali nei confronti dei musulmani è frutto di ignoranza e preconcetti.
Nel primo dei due volumi si fa un'ampia analisi storica che mette in luce le varie fasi del raffronto tra le due culture e in particolare la differenza tra la grande civiltà fiorita tra l'VIII e il XIV secolo, anche in Spagna e in Sicilia, dove Cristiani, Ebrei ed Arabi convivevano collaborando, e l'epoca successiva dove lo spirito di crociata delle nazioni cristiane e l'espansionismo dell'Impero Ottomano portarono a conflitti sanguinosi, dovuti a ragioni di predominio ammantate di motivazioni religiose.
Nel secondo saggio più breve e stimolante si fa un confronto tra l'Islam e il Cristianesimo cercando di individuare le motivazioni del tradizionalismo islamico, legato pedissequamente alla parola scritta del Corano, a cui si richiamano anche i musulmani d'oggi, rispetto alla evoluzione delle nazioni nate dalla Cristianità europea, che hanno assunto forme di secolarizzazione, con la fondamentale distinzione tra religione personale e istituzioni civili.
Se queste differenze che oggi si sono accentuate rendono difficile una assimilazione delle due culture, l'esperienza storica della convivenza e della tolleranza, che ha caratterizzato per secoli la vita politica ed economica nel bacino del Mediterraneo, ci induce ad una azione di dialogo e di ricerca di verità e giustizia anziché di scontro e di vendette sanguinose.
Certo la complessità del problema e quindi la differenza di posizioni, che anche all'interno della sinistra si avvertono sul tema della guerra, non sono facilmente superabili. Ma la strada è quella della conoscenza e della reciproca comprensione, sulla quale dobbiamo fare ancora molti passi.

Beppe Colombo

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22 novembre 2001