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Elio Veltre
Racconti e poesie… “tradotti” dal napoletano
di Antonio Zucchetti

Tutti in scena

Elio Veltre è poeta, è regista, è attore e fine dicitore, e, last but not least, è anche scrittore, finalmente in italiano, lingua che traduce dal nativo napoletano.
Perché Veltre, non nasconde di pensare e scrivere in napoletano, per tradurre poi in italiano, aiutando così il povero lettore che non ha familiarità con la dolcezza della lingua di Salvatore Di Giacomo e di Eduardo De Filippo.
Il risultato, sono gustose poesie di sapore dolce amaro, sorprendenti quadretti cabarettistici, racconti veri che sembrano inventati, e storie inventate che sembrano vere.
Il tutto per la gioia di stupire, quella gioia che gli fa creare ed esibire la cosiddetta. "Poesia Erpetica", un originale grammelot, incomprensibile e curioso, frutto di una ricerca ironica post futurista, tra le pieghe dell'italiano aulico e cortese.
Ha qualche difetto il nostro personaggio?
Certamente sì come ne hanno tutti quelli che sanno scrivere, ma più che difetti, sono peculiarità, come, talvolta, qualche indulgenza al sentimentalismo, subito corretto da una battuta beffarda e scanzonata.
Vale proprio la pena di partecipare con lui ai suoi giochi letterari, che hanno riferimenti colti e radici profonde nella letteratura italiana, da Verga a Pirandello, da Salvatore Di Giacomo a Eduardo De Filippo.

Antonio Zucchetti

Villa Gibson - romanzo, 1996
Tutti in scena - racconti
Poesie sparse 1995-2001
Nuovi racconti in versi
Napule 'nParaviso
Editi da libera accademia del Parnaso
CCR – Centro culturale ricerca – 039 321972 / 039 2021864


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 23 dicembre 2001