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Arte lombarda
Un'importante novità editoriale
di Mauro Reali

Corona ferrea

Tesoro del Duomo di Monza - la corona ferrea
Il recentissimo volume AAVV, Lombardia. L'arte, le bellezze, le città. I tesori da riscoprire, Celip, Milano 2001, pp. 608, lire 260.000, costituisce una rilevante novità nell'ambito dei pur numerosi libri d'arte relativi ai “tesori” della nostra regione. Se infatti la raffinatezza del volume, le sue dimensioni, le bellissime illustrazioni lo fanno sembrare a prima vista uno dei tanti libri-strenna pensato per i regali natalizi di un certo livello, la qualità dei testi, scritti con taglio tanto divulgativo quanto esaustivo da numerosi esperti di livello, ne fanno qualcosa d'altro: un prezioso libro da leggere, rileggere, sfogliare, contemplare…imparando – sì imparando, e non è poco – qualcosa di nuovo!
Si individuano delle grandi tappe cronologico-tematiche (Dai primi segni alle architetture del Medio Evo; I capolavori delle Signorie; Dal primo Cinquecento al trionfo del Barocco; Dal Settecento al Liberty; Itinerari tra musei, chiese, piazze e palazzi; Passeggiate e interviste in Lombardia), all'interno delle quali vengono illustrati e descritti alcuni dei “tesori” storico-artistici della nostra regione. Si tratta ovviamente anche di Monza (per gli avori longobardi, la Corona Ferrea, il tesoro del Duomo alle pp. 45-51, di cui parla Chiara Maggioni; per la Cappella di Teodolinda, pp. 125-126, di cui parla Giuliana Algeri; per la Villa Reale, p. 348, di cui parla Luciano Guardigli), come pure della Brianza (ecco alcuni argomenti: il Monastero di San Pietro al Monte a Civate, pp. 70-71, di cui parla Graziano Alfredo Vergani; il Casino di caccia della Villa Gallarati-Scotti di Oreno, pp. 127-128, di cui parla Maria Teresa Donati; il “Viaggio pittorico De Brianza dei Lose, pp. 368-372, di cui parla Alessandro Gerli; Segantini, la Brianza e i suoi pittori, pp. 392-396, di cui parla Paolo Cattaneo), anche se accenni a Monza e alla Brianza sono presenti qua e là all'interno di altri interventi: notevole, tra gli altri, la riproduzione di uno splendido quadro del grande pittore monzese Pompeo Mariani alla p. 399.
Ma mi pare di avere forse scelto la strada sbagliata, segnalando “tesori” che i lettori dell'Arengario, in larga parte monzesi, già conoscono. Mi prendo dunque la briga di fare qualche altra segnalazione, seguendo come criterio – unico, dichiaratamente arbitrario e dunque non contestabile! – il mio gusto od interesse personale. Se fossi in voi, quindi, seguirei Anna Ceresa Mori alla ricerca di una nuova immagine della Milano romana (pp. 35-40) e Isabella Balestreri sulle orme della Milano di Carlo Borromeo (pp. 258-259): Milano è la mia città natale e ritengo queste due epoche particolarmente “intriganti” e ancora non del tutto conosciute. Proseguendo in questi suggerimenti, non trascurerei il Lago di Como, a me caro sia perché oggetto di studi epigrafico-archeologici sia perché meta di numerose gite domenicali (con “coda” al rientro garantita…): seguirei Donatella Caporusso sull'incantevole Isola Comacina (pp. 64-67) e Lanfredo Castelletti nel “suo” Museo “Paolo Giovio” di Como (pp. 492-493), nonché Luigi Mario Belloni, per contemplare con lui il campanile di Ossuccio (pp. 494-495). Gli ultimi consigli – ultimi davvero perché altrimenti mi tocca ricopiare tutto l'indice del libro - riguardano il Varesotto, e sono relativi al monastero di Torba (pp. 60-61), illustrato da Elisa Pasqualetto, e all'eremo di Santa Caterina del Sasso (pp. 172-174), vertiginosamente appollaiato sul Lago Maggiore, di cui ci parla Antonio Zavaglia: andateci, e scoprirete perché anche a me – come a molti altri – piacciono tanto.
Basta così, perché un buon recensore non deve farsi troppo travolgere dall'entusiasmo, e guardando le immagini del libro, che evocano luoghi davvero bellissimi, non è facile trattenersi! Buon 2002 a tutti i lettori dell'Arengario che avranno – anche per l'anno appena iniziato – la bontà e la pazienza di leggere le mie notarelle relative a mostre, musei e libri: chissà se supereranno i 25 lettori di manzoniana memoria…

Mauro Reali

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 10 gennaio 2002