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“C'è di mezzo il mare“
Monza in Bici ha presentato al Libraccio il libro di Matteo Scarabelli
di Serena Antonielli


Moratti
Serena Antonielli con Matteo Scarabelli
Matteo Scarabelli sprizza energia e simpatia da tutti i pori.
Per questo motivo non ci stupiamo che in sella alla sua bici “Ronzinante” abbia macinato in solitario 13.000 chilometri attorno al Mediterraneo, attraversando 3 continenti, nell'arco di circa 10 mesi. Da Roma a Roma, visto che il viaggio è stato patrocinato dalla Regione Lazio.
Del libro vi dirò ben poco, non perché sono dispettosa, ma perché desidero veramente che lo leggiate d'un fiato!
Già dalle prime pagine si capisce che questo viaggio da ambasciatore di pace e fratellanza, sarà in realtà una vera sfida su molteplici fronti: dolore fisico, fatica, nostalgia, intemperie, insidie, burocrazia, giochi politici, cani rabbiosi, donne intriganti, salite in bianco e nero un po' alla Bartali e Coppi.
Sin dalle prime pagine, la lettura scorre rapida e fluida come le ruote di “Ronzinante” e ci apre completamente la mente su tre aspetti fondamentali: paesaggistico, umano e storico-politico. Aspetti che corrono paralleli in alcuni casi e divergenti in altri.
L'aspetto paesaggistico ci travolge con panorami mozzafiato, dalla Costa Azzurra, alle salite del Rif in Marocco, al periplo della penisola del Sinai, proseguendo per Gerusalemme, Tel Aviv, Haifa, Damasco, Beirut, per continuare in Turchia, tra salite e disavventure e una mini vacanza riposo nelle isole Greche. L'Albania ci sorprende con la sua capitale in fase di “lifting” e passando nella “ex Jugoslavia” i panorami di Mostar, Dubrovnik, Zara e Fiume, ci fanno capire che l'Italia, in fin dei conti, non è per niente lontana.

al porto la piramide di Giza
il porto di Simi - la piramide di Giza - foto dell'autore

E' molto riduttivo, però metterla così: ogni paesaggio nel libro è composto non solo da panorami, ma anche da suoni, odori, colori, piatti e bevande tipici d'ogni luogo attraversato.
L'aspetto umano ci appassiona, per la sfilata di personaggi, nel bene e nel male: persone qualsiasi, appena incontrate che ospitano, rifocillano e aiutano il viaggiatore; forze dell'ordine che scortano l'autore in maniera persino grottesca attraverso Algeria e Libia, dove è impossibile avventurarsi soli; conoscenze “last minute”, incrociate in viaggio, magari in senso contrario. Funzionari di confine irremovibili ai “check-point” interminabili. Tutte figure descritte con grande umanità, humour, curiosità e intelligenza.

il percorso
il percorso

L'aspetto storico politico ci conferma che il Mediterraneo è fatto di storie parallele, incrociate, turbolente, contraddittorie. Per fare un esempio i confini tra Marocco e Algeria sono “chiusi”, ci si può arrivare via nave (come nel caso dell'autore), ma ritransitando in Europa. Anche il passaggio tra Algeria e Libia ha costretto il nostro giornalista a una deviazione di percorso, senza contare le difficoltà che l'hanno accompagnato tra Israele e libano.

deserto centrale
Giordania, deserto centrale, sullo sfondo il Mar Morto - foto dell'autore

Da evidenziare è anche il fatto che spessissimo l'aspetto politico è influenzato da dettami di religioni diverse, che in molti casi sono utilizzati come arma di condizionamento, repressione o sommossa.
Eppure, in questo Mare Nostrum scopriamo che l'amicizia, l'ospitalità, la fratellanza, l'empatia sono parte integrante, condivisa da tutti, come il pane, l'olio d'oliva, il miele, i pistacchi.
Capiamo insomma che, questi tre continenti così diversi tra loro, ma “abbracciati” allo stesso mare, hanno tantissimi argomenti sui quale confrontarsi per capirsi e, perché no, migliorare e “crescere” assieme.

Serena Antonielli


copertina
C'è di mezzo il mare
Matteo Scarabelli
Edicliclo, 2007
304 pagine, € 16,00

A Monza al LIBRACCIO


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  4 dicembre 2007