Specchiarsi nell'Amore e nella Morte
Un saggio di Ignazio Ravasi.
Nel suo libro Ravasi si domanda chi è e cos'è l'uomo. L'autore si interroga sulla questione senza la pretesa di esaurire una problematica così complessa. Riesce però a fare un'analisi lucida e tagliente dell'uomo contemporaneo. L'uomo, gli uomini sono stati ridotti dalla tecnica a pure macchine intercambiabili tra loro, pezzi di ricambio di un impianto che abbraccia ormai tutto il globo e che si sta mangiando tutto il pianeta terra, tutte le specie animali, vegetali, minerali e anche ciò che non appartiene alla sfera del visibile umano.
Che fare? Forse interrogarci se non è giunto il momento di ritornare a pensare e di giungere a quel pensiero che finora non è stato ancora pensato.
Per Ravasi l'amore è ciò che salva.
L'amore è quella cosa che è totalmente diversa dalla “tecnica” la quale ci sta conducendo unicamente verso l'autopotenziamento del sistema (del potere) senza alcun altro scopo e fine.
Laddove cresce il pericolo, cresce ciò che salva, scrive Holderlin. Ma cos'è questo qualcosa che salva? E' qualcosa di trascendente, che sta di là dal cerchio del mondo naturale in cui ogni cosa è posata?
Attraverso fulmini che squarciano il tenebroso buio ecco allora scaturire in tutta la sua potenza “amore”.
L'amore è propriamente quella cosa che tocca tutte le cose, che lotta contro il nulla, e non è solo e tanto ri-generazione, ma ciò che porta nelle profondità della totalità dell'essere e dell'esserci e che ci sussurra che noi siamo e lo siamo in eterno, e che bisbiglia che l'essere va solo “ascoltato”.
Quello di Ravasi è quindi un monito contro ogni assolutizzazione, una deriva alla quale è possibile opporre solo l'Amore. Perché l'Amore non diventerà mai una merce: è una forza che non si farà piegare.
Venerdì 19 marzo alle ore 18:00 al Libraccio di Monza in via Vittorio Emanuele 15
Roberto Scanagatti incontrerà l'autore
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Ravasi, Ignazio
Caravaggio editore, 2008, 169 pagine, € 13,00
Collana: Dissertatio-Filosofia occidentale moderna
A Monza al LIBRACCIO
on line www.libraccio.it
16 marzo 2009