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Il dolore degli altri
Sul giorno del ricordo
Umberto De Pace


esodo
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Lungo il mio percorso di approfondimento dei temi legati al “Giorno del Ricordo” mi è capitato di leggere due libri che ho trovato particolarmente interessanti per la loro capacità di porre le vicende non solo e non tanto da un punto di vista storico quanto da quello umano.
In particolare del primo “Il dolore e l'esilio. L'Istria e le memorie divise d'Europa” di Guido Crainz (docente di Storia Contemporanea nella facoltà di Scienze della Comunicazione dell'Università di Teramo) ne consiglio la lettura a tutti perché nella sua brevità e forma divulgativa, nel suo non essere un libro di storia ma un “piccolo quaderno di suggerimenti, di consigli di lettura” – come cita lo stesso autore nella prefazione – si pone un obiettivo per me nobile che non è quello di insegnare verità ma di porre domande: domande sul dolore degli altri. Il piccolo e breve libro di Guido Crainz con una visione acuta e ampia della materia, un approccio rigoroso nei confronti degli accadimenti storici e al contempo delicato e attento verso le vittime degli stessi, si accosta ai tanti drammi che colpirono le terre del confine orientale “con le voci della letteratura, della storia e della memoria: per cogliere il dolore, le speranze e le paure delle diverse vittime – italiane, slovene, croate – che hanno vissuto in quell'intricato crocevia; per inserire quella lacerazione nel più ampio e tragico scenario del Novecento europeo”. Il lettore può trovare nel libro un'infinità di percorsi di lettura tra i più vari, per temi e autori, che sono certo potranno essere da stimolo a chi volesse approfondire la materia.
Sempre per chi volesse approfondire la materia in una sua visione più vasta suggerisco anche il secondo libro: “Naufraghi della pace. Il 1945, i profughi e le memorie divise d'Europa” a cura di Guido Crainz, Raoul Pupo e Silvia Salvatici. In questo caso si tratta di un libro che richiede una maggiore attenzione e un più specifico interesse alla materia ed è composto da una raccolta di saggi di quattordici studiosi – storici per lo più ma anche letterati e ricercatori – i quali tracciano un percorso di conoscenza sulla tragedia dei milioni e milioni di “naufraghi” che nel secondo dopoguerra attraversarono l'Europa “frutto degli sconvolgimenti della guerra e dei loro strascichi, oltre che del contrastato ridefinirsi dei confini. Milioni di persone sradicate dalla terra d'origine nelle deportazioni operate dalla Germania nazista e dalla Russia staliniana, e poi le donne e gli uomini in fuga disperata dall'inferno della Shoah, dai luoghi più traumatici del conflitto, dalle zone martoriate per gli spostamenti del fronte. Infine, la marea di ex prigionieri. (…) Nell'immediato dopoguerra a questa immensa moltitudine di profughi se ne somma un'altra, alimentata da milioni di persone espulse a forza soprattutto dai paesi dell'Europa centro-orientale.” Una materia complessa e delicata, ostaggio di occultamenti e strumentalizzazioni, preda di rimozioni e revisionismi e al tempo stesso, a sua volta, una fra le più rimosse “ombre d'Europa”. Di fronte a questa tragedia i curatori dell'opera indicano quale riflesso civile del loro studio e lavoro l'ineludibile compito del confronto fra le differenti e opposte memorie d'Europa e una seria riflessione sulle grandi difficoltà e contraddizioni che hanno accompagnato i faticosi passi avanti tentati in questa direzione fino ad oggi. Un compito a cui non può sottrarsi il nostro paese tanto più grandi sono state le responsabilità dell'Italia e del fascismo nel contribuire a quell'immensa tragedia. Un compito a cui non può sottrarsi l'Europa tanto più oggi di fronte a un riemergere dei fantasmi del passato come la svolta autoritaria dell'Ungheria lascia pericolosamente intravedere.

Ricordiamo quanta violenza, quanto sangue la paura della storia ha portato a noi europei (…).
Serviamoci delle nostre paure per governarle e governarci, dominiamo queste nostre pene esistenziali,
cerchiamo orizzonti più vasti. Impariamo a vivere insieme qui, in Europa,
liberiamoci dalla paura delle menzogne e anche dalla paura delle verità.
               Vàclav Havel, luglio 1990

Umberto De Pace


copertina
Il dolore e l'esilio.
L'Istria e le memorie divise d'Europa

Crainz, Guido
Donzelli, 2005, VI-120 pagine, € 11,90


copertina
Naufraghi della Pace.
Il 1945, i profughi e le memorie divise d'Europa

A cura di Guido Crainz, Raoul Pupo, Silvia Salvatici
Donzelli, 2008, IX-260 pagine, € 28,00
(collana Saggi, Storia e scienze sociali)

copertina
L'esodo di istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra - Testimonianze di cittadini monzesi
De Pace, Umberto
Bellavite, 2010, 207 pagine, € 13,00
(Monografie, Romanzi e Saggi)
A Monza al LIBRACCIO
on line  www.libraccio.it



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Le iniziative a Vedano (MB)


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  6 febbraio 2012