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Non riescono a ragionare
Franco Isman



Sono un sostenitore del diritto di Israele all'esistenza, senza se e senza ma.
La shoah, lo sterminio di un popolo, perpetrato con feroce determinazione nella nazione forse più evoluta d'Europa è l'orrore assoluto, che certamente supera i tanti altri genocidi avvenuti in tempi remoti e purtroppo anche vicini. “Mai più” è un imperativo categorico.

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La politica perseguita da Israele, il cui governo è in mano ai coloni oltranzisti, è quella del Grande Israele che si estende dal Mediterraneo al Giordano sulla biblica terra promessa. Non più due stati per due popoli, come tutte le trattative e gli accordi parziali prevedevano, ma uno stato per un popolo, gli ebrei. L'esatto simmetrico di quanto perseguito da Hamas che predica la distruzione dello stato di Israele.

Da qui la politica degli insediamenti dei coloni, illegali per il diritto internazionale come costantemente denuncia l'ONU, che hanno ormai occupato gran parte della zona C della Cisgiordania.
Da qui le giornaliere provocazioni degli ebrei ortodossi che vanno a pregare davanti alla moschea di al Aqsa scortati dai soldati, fino all'irruzione nella stessa moschea che ha dato origine alla cosiddetta intifada dei coltelli.
Da qui il Muro che ha inglobato in Israele ampie zone della Cisgiordania ed ha tagliato fuori i palestinesi dai loro campi.
Da qui la segregazione dei palestinesi, la politica di apartheid nei loro confronti, le costanti sopraffazione dei militari ai posti di blocco, fino alla “giustizia sommaria” molto spesso praticata nei confronti degli attentatori dell'intifada dei coltelli. E se qualcuno ha dei dubbi si vada a vedere il filmato in questo articolo che riporta anche l'apprezzabile presa di posizione del capo di stato maggiore dell'esercito israeliano.

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Ma gli ebrei della diaspora non riescono a vedere tutto questo, non ci riescono proprio.
Arrivano perfino a giustificare anche gli indiscriminati e criminali bombardamenti che hanno coinvolto la popolazione civile di Gaza, nel 2009 con l'operazione “Piombo fuso” (1.300 palestinesi uccisi) e nel 2014 con “Margine di protezione” (2.100 palestinesi uccisi). Vere e proprie stragi di stato.

Un esempio piccolo ma significativo il documento in apertura, pubblicato su Facebook il 21 marzo, che ha avuto ad oggi 5350 condivisioni, al quale ho replicato: "Peccato che in Israele i musulmani siano segregati al di la del muro".
Gli amici di Israele sono molti, ed è una fortuna, certo che se riuscissero anche a non avere i paraocchi ed a ragionare sarebbe meglio.

Franco Isman

Per ulteriori informazioni sulla situazione in Palestina vedansi i reportage relativi al viaggio con ASSOPACE PALESTINA del 21-28 agosto 2015.

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  23.03.2016