prima pagina lente pagina precedente



RIFLESSIONI
C'era una volta il dialogo!
Umberto Puccio


E' opinione comune che negli appuntamenti elettorali sia normale una certa "esasperazione dei toni". Epperò si tratta di uno sciroppo tranquillizzante e ottundente per non vedere il livello di inciviltà politica (e culturale!) in cui siamo caduti. Ciò che sfugge (o che viene volutamente nascosto) è la scomparsa del dialogo nei rapporti politici e negli stessi rapporti privati.

Eppure sin di tempi di Platone il DIALOGO è alla base non solo del pensiero filosofico, ma della stessa convivenza civile e politica. Ultimamente sembra sia caduta la distinzione tra stato di PACE e stato di GUERRA, con la scomparsa della dimensione dialogica e con l'affermarsi della logica di guerra, secondo cui non esiste mediazione e sintesi dialettica, ma solo scelta secca: o io, o l'altro (che diventa il nemico da eliminare).

Cadute le contrapposizioni ideologiche (e, in generale, i riferimenti ad "idee" ed identità politiche), è rimasta la contrapposizione personale di potere che, combinandosi con il cosiddetto "bipolarismo" e l'affermarsi del sistema uninominale maggioritario, ha prodotto l'attuale miscela esplosiva della politica italiana.

Oggi tutti (in particolare quelli che ne sono i principali responsabili) esortano alla calma, alla conciliazione: dopo aver fatto prevalere la logica divisiva, mi sembra siano esortazioni ipocrite e tardive. Chi semina vento, raccoglie tempesta!

Umberto Puccio


Condividi su Facebook

Segnala su Twitter

EVENTUALI COMMENTI
lettere@arengario.net

Commenti anonimi non saranno pubblicati


in su pagina precedente

  24 febbraio 2018