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Il dottor Pietro Mozzi: chi sarebbe costui ?
Tania Marinoni


«Siamo ciò che mangiamo» affermava Ludwig Feuerbach, fondatore dell'ateismo filosofico ed esponente della sinistra hegeliana. Lo studioso, che nella sua Teoria degli alimenti indagò a lungo l'influenza esercitata dal cibo sulla vita dell'uomo, colse nel nutrimento un tratto identitario dei processi biologici. Se a livello di comunità, sosteneva il filosofo, l'alimentazione è una delle forme espressive della cultura di un popolo, per quanto concerne la sfera individuale essa costituisce le basi per il mantenimento dell'organismo. “I cibi si trasformano in sangue, il sangue in cuore e cervello, in materia di pensieri e di sentimenti”.

Tra cibo e funzionamento del corpo umano esiste una stretta relazione: l'alimentazione, come insegna la scienza, fornisce il fabbisogno energetico all'organismo. Ma anche tra ciò che ingeriamo e le patologie sembra esserci un profondo legame. È quanto sostiene il dottor Pietro Mozzi, medico atipico e per questo inviso allo establishment medico-farmaceutico. Sulla sua figura l'opinione pubblica si divide in due “fazioni” contrapposte; diversi colleghi lo ritengono un ciarlatano, numerosi pazienti, invece, sono grati dei suoi consigli.

Barba lunga e occhiali, Piero Mozzi ha l'aspetto del guru. Abita tra le montagne della Val Trebbia, in un borgo caratteristico, dove si vive ancora in armonia con la natura. È ospite in diverse trasmissioni televisive e spesso scende a valle per portare i prodotti della Cooperativa Mogliazze ai mercatini biologici di numerosi centri. La quarta domenica del mese incontra i monzesi al mercatino del biologico in piazza Carrobiolo e chiunque puņ ottenere una consulenza gratuita.

La sua voce pacata, dalla marcata cadenza piacentina, si leva con autorevolezza a consigliare il regime alimentare da lui elaborata. La dieta del gruppo sanguigno predisposta dal dottor Mozzi è l'unico strumento terapeutico prescritto dal medico senza camice; seguendola alla lettera, si raggiunge un importante risultato clinico: la prevenzione delle malattie, che consiste non tanto in una diagnosi precoce, quanto piuttosto nell'ostacolare l'insorgere delle patologie.
È proprio la ricerca delle cause delle malattie ad aver affascinato nel suo percorso di analisi il dottor Mozzi, che si imbatté negli studi del naturopata Peter D'Adamo. Secondo il ricercatore statunitense i gruppi sanguigni si sarebbero sviluppati proprio in seguito all'introduzione di nuovi alimenti nel corso dell'evoluzione della specie umana. In origine, sostiene il dottor D'Adamo, esisteva il solo gruppo 0, che contraddistingueva il sangue dell'uomo cacciatore e raccoglitore. Il passaggio all'agricoltura avrebbe consentito la formazione del gruppo A e la pastorizia avrebbe introdotto il gruppo B; infine, come espressione di entrambi le tipologie nutritive, comparve il gruppo AB.

Partendo da questi risultati, il dottor Mozzi condusse la sua ricerca, considerando non solo l'affinità tra i cibi e la struttura antigenica presente sulla superficie dei globuli rossi, ma anche le caratteristiche immunitarie di ciascun gruppo. In pratica, il dottor Mozzi divise l'umanità in relazione ai gruppi sanguigni e per ciascuno di essi elaborò un piano alimentare, che include una serie di cibi, e ne esclude altri, perché in grado di innescare processi infiammatori. Particolare attenzione è posta anche alla combinazione tra i cibi, che vengono consigliati, vietati, oppure valutati come “neutri” per la salute.
Il dottor Mozzi raggiunge tutti gli interessati alla medicina alternativa con le pubblicazioni inerenti il piano alimentare da seguire. Sono tre volumi scritti in un linguaggio accessibile anche a coloro che non possiedono conoscenze mediche. Per chi desiderasse consigli pratici sulla preparazione dei cibi, il dottore ha redatto anche due libri di ricette: uno per antipasti, primi, secondi e torte, ed un altro incentrato sui prodotti da forno.

Numerose sono le testimonianze di pazienti guariti da patologie definite incurabili dalla medicina ufficiale, grazie alla dieta del gruppo sanguigno. Tra queste, le malattie autoimmuni, o i disturbi legati alla sindrome metabolica. Malattie della tiroide, otite, gastrite, endometriosi, psoriasi, gastrite e cistite, allergie. Queste ed altre condizioni patologiche possono essere trattate con il regime alimentare sviluppato dal dottor Mozzi. Ma la dieta del gruppo sanguigno è orientata principalmente alla prevenzione delle malattie, come i processi degenerativi, quali l'Alzheimer o il morbo di Parkinson, e persino delle neoplasie.

La teoria del dottor Mozzi ha ricevuto grande risonanza, ma non ancora rilevanza scientifica. Ad affermarlo è il medico stesso, che consiglia a tutti di provare e di sperimentare, ascoltando il proprio corpo, per cogliere i segnali che il nostro organismo ci trasmette ogni giorno.
"In medicina è difficile che esistano verità assolute, proprio per il fatto che ogni essere vivente ha un patrimonio genetico unico e diverso dagli altri. Il dubbio in medicina deve essere sempre presente; deve guidare tutti noi e anche l'orientamento del medico, permettendoci di capire se siamo sulla strada giusta oppure no".

Tania Marinoni



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  1 settembre 2019