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San Nicolò de Bari
xe festa dei scolari

Franco Isman

La festa di San Nicoḷ in Viale XX settembre, tanti anni fa

Già, perché a Trieste è San Nicolò che porta i regali, con il barbone bianco e il vestito rosso naturalmente, quello che poi Babbo Natale gli ha copiato. Sankt Nicolaus, San Nicola, San Nicolò, Santa Klaus, è sempre lui.

Nacque in Licia, una regione greca oggi in Turchia, intorno al 270 dopo Cristo.
Acclamato dal popolo vescovo di Myra (oggi Demre), fu imprigionato nel 305 durante la persecuzione di Diocleziano e poi liberato da Costantino nel 313.
Morì presumibilmente il 6 dicembre 343 ed il suo corpo rimase nella Cattedrale di Myra fino al 1087.
Quando Myra venne assediata dai musulmani, le città di Venezia e Bari entrano in competizione per recuperare le reliquie del Santo. Sessantadue marinai di Bari organizzano una spedizione e riescono nell'impresa, arrivando nella loro città con le ossa del santo il 9 maggio del 1087.

San Nicola è diventato fino dal Medioevo uno dei santi più popolari del cristianesimo, protagonista di molte leggende riguardanti miracoli a favore di poveri e defraudati.
Una di queste narra come Nicola resuscitò tre bambini che un macellaio malvagio aveva ucciso e messo sotto sale per venderne la carne.
Per questi episodi san Nicola è ritenuto un santo benefattore e protettore, specialmente dei bambini. (Tratto da Wikipedia).

Quando ero bambino si festeggiava San Nicolò a casa della mia amichetta del cuore e il santo era impersonato da “zia” Roma, a Trieste, in segno di italianità imperavano i nomi come Roma e Italia e quelli latini come Fulvio, Flavio, Franco, Lucio, Livio.
Franco, Franchetto allora, a un certo punto chiese. “ma perché Sannicolò ha le scarpe da donna ?

Franco Isman




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  6 dicembre 2020