Armando Pioltelli
Se ne è andato a 72 anni dopo aver combattuto per lunghissimi anni con una malattia degenerativa e dopo aver subito il grandissimo dolore della perdita della sua amatissima Valeria. Da giovanissimo aveva militato in Democrazia Proletaria e in Avanguardia operaia per poi diventare segretario monzese di Rifondazione Comunista dalla quale se ne era andato sbattendo la porta quando Sergio Bertinotti aveva avuto la geniale idea di far cadere il governo Prodi, così aprendo la strada al subentro poco dopo di Berlusconi. Perché Armando le idee e i principi li aveva chiari, come quando per un po' di tempo si era allontanato dall'amata Anpi disapprovandone la campagna contro il referendum malamente proposto da Renzi a fianco delle destre. Operaio alla Pirelli, si era diplomato alla serale dell'Hensenberger diventandone quindi impiegato tecnico. Eletto consigliere comunale nel 2002 nella squadra di Michele Faglia aveva fatto tutta la legislatura senza mancare a neppure una seduta di consiglio. E per noi è stato il grande Armando-uniti si vince che a partire dal 2003 ha scritto su Arengario le sue famose cronache del Consiglio comunale, unica fonte per conoscere cosa accadeva, non essendoci ancora i filmati delle sedute su internet. Finita la legislatura ha continuato assiduamente nella sua fatica sedendo fra il pubblico. Grazie Armando, ci manchi. Franco Isman Condividi su Facebook Segnala su Twitter EVENTUALI COMMENTI lettere@arengario.net Commenti anonimi non saranno pubblicati 13 febbraio 2022 |