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D'amore e orrore
La storia d'amore di Aldo e Ada oltre l'orrore di Goli Otok
Umberto De Pace



Il 5 novembre del 2010 Aldo Juretich moriva nel suo letto di ospedale al San Gerardo dei Tintori di Monza. Fu testimone e vittima di una delle pagine tragiche della storia del secolo breve che vide contrapposti il comunismo sovietico staliniano al comunismo jugoslavo sotto la guida di Tito.

Tutta questa mia sofferenza non è servita a niente se non se ne parla e questo mi fa ancora più male”, così si esprimeva Aldo dopo aver tenuto nascosto alla sua stessa moglie Ada, per lunghi anni, l'inferno da lui vissuto nel lager jugoslavo di Goli Otok alla fine degli '40 del secolo scorso.
E fu proprio grazie all'amore di Ada e alla determinazione del giornalista-scrittore Giacomo Scotti, che alla fine degli anni '80 iniziarono ad affiorare le prime rivelazioni e testimonianze da parte di Aldo e di altri suoi concittadini fiumani e compagni di sventure come Gino Kmet e Silverio Cossetto, e poi mano a mano altri ancora, come ci ricorda lo stesso Scotti: “Per primi ebbero il coraggio di aprire il vaso di Pandora del triste calvario vissuto sull'isoletta quarnerina nella micronesia di Arbe/Rab bagnata dal sudore e dal sangue loro e di altri diciassettemila comunisti fra cui alcune centinaia di italiani tra il 1949 e il 1956.”

Ed è sempre con e grazie ad Ada che anch'io potei raccogliere la storia di Aldo e la loro storia d'amore. Per due anni, dopo la morte di suo marito, con pazienza, commozione, gioia e ironia, Ada mi concesse di accedere ai suoi ricordi, alle tante foto di famiglia, ai documenti, ai ritagli di giornale, ai libri, ai video e all'inaspettato, quanto fondamentale e insostituibile, diario della sua famiglia, da lei scritto con amore e passione. Ne nacque così un libro pubblicato nel 2016 dalla casa editrice Bellavite. Il libro è dedicato ad Aldo per riscattare, almeno in parte, la sofferenza con il ricordo e ad Ada che con tenacia e amore ne coltiva la memoria. Oggi è l'anniversario della morte di Aldo ed è giusto ricordarlo e ancor più giusto che se ne parli come lui desiderava.
Aldo amava le rondini e i gabbiani. Aldo amava la vita.

Umberto De Pace


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Umberto De Pace
BELLAVITE - €12



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  5 novembre 2023