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Covid-19 e servizi segreti
Franco Isman

da la prima pietra

Joe Biden chiede ai sevizi segreti di “raddoppiare gli sforzi e preparare un rapporto sull'origine del Covid-19 entro 90 giorni”.
Chiede cioè, apertis verbis, ai suoi servizi segreti di compiere delle azioni di spionaggio nei confronti di uno Stato sovrano come la Cina, evidentemente con azioni segrete sul suo territorio, violando la sua sovranità.
Le azioni di spionaggio sono sempre state fatte, da tutti, e le spie quando sorprese ne hanno pagato il fio, ma che il Presidente degli Stati Uniti ordini pubblicamente di farlo è davvero inaudito.
Nemmeno Bush era arrivato a tanto, perché la dichiarata violazione della sovranità di un altro Paese è un fatto gravissimo, un'azione da guerra fredda.

La versione cinese sull'origine della pandemia parla di una trasmissione dell'infezione dagli animali (probabilmente pipistrelli) agli esseri umani ma, specie da parte americana, si è fatta l'ipotesi di un incidente di laboratorio avvenuto a Wuhan.
“Nel maggio del 2020 l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha promosso uno studio congiunto con gli scienziati cinesi. Poi nel febbraio del 2021 un team internazionale ha visitato Wuhan… il risultato è un papiro di 313 pagine. L'analisi conclude che «è molto probabile» che l'infezione sia stata trasmessa dagli animali (forse pipistrelli) agli esseri umani mentre è «decisamente improbabile» che il virus si sia sviluppato nei laboratori di Wuhan” (Guido Santavecchi e Giuseppe Sarcina sul Corriere della Sera del 27 maggio).

Molto probabile, decisamente improbabile, non vi è certezza assoluta e probabilmente non può esserci, ma il Presidente degli Stati Uniti non interpella gli istituti scientifici americani, scatena i servizi segreti.

Franco Isman


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  27 maggio 2021