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masaccio: il polittico di san giovenale


Il Masaccio di Cascia di Reggello
a cura di Primo Casalini



la madonna ed il bambino del trittico
la madonna ed il bambino degli uffizi
Il 1961 fu certamente un ottimo anno per Luciano Berti. Nella chiesetta di San Giovenale a Cascia di Reggello, nel Valdarno superiore, Berti scoprì un trittico su cui non esisteva alcun documento storico: nel laterale di sinistra i santi Bartolomeo e Biagio, nell'elemento centrale la Madonna col Bambino e due angeli, nel laterale destro i santi Giovenale ed Antonio Abate.
Berti attribuì il trittico a Masaccio.
Un colpo incredibile, visto che il catalogo di Masaccio è estremamente ridotto, a prescindere dagli affreschi della Cappella Brancacci nella chiesa del Carmine a Firenze.
E' molto bello rileggere i motivi che Berti adduce riguardo l'attribuzione, non per entrare nella querelle fra critici d'arte, ma perché si toccano con mano le novità assolute di Masaccio. Si fa presto a fare considerazioni generiche, occorre invece vedere come le novità si manifestano nel concreto.
Anzitutto, l'iscrizione nella parte inferiore del trittico:

ANNO DO/MINI MCCCCXXII A DI VENTITRE D'AP(RILE)

Giorno, mese, anno. Scritto proprio così, in "lettere antiche", non in caratteri gotici. Non si conoscono altri casi con data anteriore. La festa del patrono, San Giovenale, era l'8 maggio, e forse questo aggiunge un significato alla data del 23 aprile, pochi giorni prima.
Poi, il bimbo è nudo e mangia l'uva (la velatura è posteriore) . E' un simbolo eucaristico, ma i putti vendemmiatori si trovano nei sarcofaghi romani. Anche qui, la nudità non ha precedenti se non nell'antichità greco-romana. Queste caratteristiche si trovano a quella data solo in altre opere di Masaccio.
Il trono della Vergine non è cuspidato, e la testa emerge a metà. Il motivo è evidente: così si avverte di più la profondità spaziale. C'è un 'altra opera di Masaccio, la Madonna del polittico di Pisa, che oggi è alla National Gallery, in cui si ricorre allo stesso accorgimento.
La mano della Vergine regge il bambino con la stessa piegatura rispetto all'avambraccio che c'è nel quadro degli Uffizi, la Sant'Anna Metterza.

la presa a forbice nel trittico
la presa a forbice nella statua di donatello
La presa a forbice del pastorale da parte di San Giovenale è del tutto analoga a quella del San Ludovico bronzeo a cui Donatello stava lavorando in quell'anno. E gli amici erano tre: Brunelleschi, Donatello e Masaccio.
Le obiezioni dei critici che non riconobbero la paternità di Masaccio per il polittico si basavano sulla completa assenza di documenti riguardo l'opera, ma mancano anche eventuali documenti contrastanti, e l'opera non era destinata a Firenze, ma ad un paese del Valdarno, e Masaccio non era famoso nel 1422. Inoltre si coglie l'innegabile differenza qualitativa dei santi a sinistra rispetto ai santi a destra, ma la mano sembra la stessa, che nel farsi del quadro diventa sempre più esperta. L'artista acquista consapevolezza, e guarda più dentro sè stesso e meno i precedenti, come era allora usuale.
La scelta dei santi corrisponde alle attese dei fedeli: sono protettori degli animali e del lavoro: agricoltura e pastorizia. Anche la tipologia rustica della rappresentazione. Rustica, non grossolana.
Il 23 aprile 1422 Masaccio aveva 21 anni. Gliene restavano sei da vivere.
Il trittico rimase nella chiesetta di San Giovenale per 539 anni e dopo la scoperta di Luciano Berti mancò per 27 anni, trascorsi fra discussioni di critici e di sovrintendenti, doverosi restauri e soprattutto per rispondere ad una domanda non facile: dove è il caso di conservarlo, adesso? Chi voleva metterlo agli Uffizi, vicino alla Sant'Anna Metterza, chi a Fiesole, perché è la diocesi a cui appartiene Cascia di Reggello e perché un antico documento attesta che la chiesetta di San Giovenale era di proprietà della diocesi. Finché ha prevalso l'opinione di chi sosteneva il ritorno al paese, e così è stato, il 18 dicembre del 1988, però nella pieve di San Pietro, più adatta all'esposizione ai visitatori e più architettonicamente pregevole. Speriamo sia al sicuro.


 la madonna ed il bambino della national gallery



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  24 gennaio 2004