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Auchan Cinisello

Francesco Grillo
18 aprile 2003 15:21


Che bello! Un altro pseudonimo fresco fresco...
Che non sia lo stesso "reazionario"?
Che poi la questione Auchan di Cinisello sia aperta ed importante - questo
sì! - è un altro discorso.
Francesco Grillo


----- Original Message -----
From: "Massimo Emme" <deleyv@tiscali.it>

Un?altra minaccia ambientale incombe su Monza e dintorni. Dopo aver
scongiurato
(o almeno si spera) il realizzarsi dello sciagurato progetto cittadella
giudiziaria con tanto di annessi centri commerciali e quant?altro, si
profila
qualcosa di ancora piu? pesante. Si tratta della nascita a Cinisello, subito
al ridosso del confine con Monza, di un megacentro composto da iper-mercato,
cinema multisala, megaparcheggi,etc.
Quello che ieri si doveva realizzare a nord, domani si realizzera? ancor
piu? in grande a sud di Monza. Rimane un denominatore comune: la strada
statale 36. Quest?ultima a breve sede di cantiere opere d?interramento
stradale
in zona S.Fruttoso per almeno 3 anni. Provo ad immaginare lo scenario di
quei pochi kilometri dell?area interessata alle concomitanze dei vari
cantieri
e mi viene in mente una cosa sola: la paralisi del traffico e gli impatti
ambientali sia durante che dopo.
Voglio ricordare che il progetto Cittadella e? stato probabilmente
determinante
nella scelta della giunta che governa Monza: infatti l?opposizione di gran
parte della cittadinanza ad invasioni di grossi centri commerciali con
conseguenti
impatti devastanti su ambiente e territorio, hanno portato alla scelta per
la prima volta di una coalizione di centro sinistra.
Gia' oggi, a quasi un anno di distanza da quella scelta, i malumori
serpeggiano
sempre di piu?. I mal di pancia aumentano. Si credeva che la musica fosse
cambiata, ma a giudicare questo primo periodo di amministrazione sembra
invece che siano cambiati solo i musicanti.
Allora questo e? il momento di mostrare almeno coerenza: la battaglia
combattuta
ieri per impedire certe opere e per difendere certi principi e? da
continuare
a combattersi con ancor piu? forza e determinazione: se il pericolo per
l?ambiente esisteva ieri al Rondo?, non si puo? far finta di niente oggi
solo perche? il problema si sposta pochi chilometri piu? a sud.
O forse e? meglio tacere perche? l?amministrazione comunale di Cinisello
e? dello stesso colore politico vostro ?

Copio ed incollo l?articolo pubblicato su ?Il Giorno? di ieri
(http://ilgiorno.quotidiano.net/chan/81/3:4323094:/2003/04/17).


LUCE VERDE ALL'AUCHAN
LEGAMBIENTE PROTESTA CON UNA MARMITTA IN AULA

CINISELLO ? E' terminata poco prima dell'alba con l'ultimo "si", la seduta
fiume del consiglio comunale per approvare il progetto "4.6", che prevede
la riqualificazione di un'area di 300 mila metri quadrati a ridosso della
Statale 36. Ritenuto da tutti "il più importante intervento degli ultimi
anni", il 4.6 si è chiuso ancora in una cornice di polemiche. Poco dopo
la mezzanotte, davanti all'emiciclo che racchiude i banchi della politica,
è andata in scena l'ultima protesta di Legambiente, prima che la battaglia
si trasferisca in tribunale, con il ricorso al Tar annunciato dagli
ambientalisti.
Alcuni attivisti in tuta gialla sono entrati in aula portando una marmitta
d'automobile, quale simbolo del traffico e dello smog che, a loro
giudizio,si
rovescerà su Cinisello a causa del grande centro commerciale. Nell'area
interessata, al confine tra Cinisello, Sesto e Monza, insieme a un nuovo
tracciato viabilistico, infatti, sorgeranno i grandi volumi previsti dal
piano d'intervento. Accanto ai 40 mila metri quadrati di centro commerciale
nascerà un albergo ed uno spazio ricreativo che comprenderà anche un cinema
multisala, oltre a 99 ettari di verde. Articolata la contropartita relativa
al progetto: a carico degli operatori ci saranno interventi di
riqualificazione
dei marciapiedi, degli impianti d'illuminazione e delle fognature nella
zona di via Poma e di via Casignolo, mentre entro il 2005 si creeranno 1500
posti di lavoro legati alle attività dell'area. Luca Pesante


Franco Isman
18 aprile 2003 15:44

Massimo Emme si era già fatto vivo in precedenza, e l'unica cosa che si sa di lui è che non è triestino, altrimenti avrebbe scelto un altro pseudonimo...
Quanto alla Auchan se è a Cinisello credo proprio che l'amministrazione comunale di Monza non ci possa fare nulla, la competenza evidentemente oltre che del comune di Cinisello può essere soltanto di un ente "superiore": provincia o regione.

Cordiali saluti
Franco Isman


<il_reazionario@hotmail.com>
18 aprile 2003 15:46

Finalmente un argomento serio e non si parla più di guerra, di pace, di pacifisti antiAmeriKani e di... PACIFINTI di tutti i colori.
Comunque no, non sono stato io ad inviare il messaggio firmato dal sig. Massimo Emme…



Giuseppe Motta
18 aprile 2003 18:27
 
Auchan ha in programma due centri commerciali: uno a Cinisello e uno a Monza Rondò.
Il fatto che la Giunta di sinistra di Monza abbia bloccato la realizzazione ex novo di quello di sua competenza è già di per sè significativo: non sono cambiati solo i musicanti ma anche la musica come provato anche dal recentissimo diniego all'ampliamento di una Esselunga.
Il fatto che l'amministrazione di sinistra di Cinisello abbia autorizzato l'ampliamento di quello già esistente non può essere imputato a quella di sinistra di Monza.
Escluso che Monza possa invadere Cinisello per impedire la costruzione di ... armi di consumo di massa, c'è da chiedersi se non esistano differenze tra la situazione giuridica delle due aree.
Non conosco quella del Comune vicino ma so che l'area in Monza era soggetta a un piano regolatore già adottato che prevedeva un parco urbano. La Giunta monzese di destra ha voluto stravolgere tale piano imponendo l'approvazione di un accordo di programma che in cambio della autorizzazione a costruire il centro polifunzionale prevedeva la realizzazione gratuita (ahah!) da parte del privato di una caserma della GdF già lussuosamente allocata in un castello in centro Monza e che ben potrebbe trasferirsi nella caserma Pastrengo di via Lecco e di un edificio per l'Agenzia delle Entrate 2 destinato a servire esclusivamente Comuni a sud di Monza: due opere del tutto inutili in cambio di una concessione in contrasto col piano regolatore adottato.
Il nuovo Tribunale, previsto dalla Giunta di destra al Rondò dei pini, non ha mai avuto nulla a che fare con l'accordo di programma anche se in molti continuano a pensare il contrario grazie alla controinformazione. Si ha anzi il sospetto sia stato fatto scivolare lì dall'area Fossati & Lamperti, appositamente acquistata, per confondere le idee e giustificare in qualche modo la dabbenaggine dell'accordo di programma.
Che la minaccia Auchan di Cinisello incomba su Monza e dintorni, è vero ma ci si deve anche chiedere quale sia stato l'esito della 'Valutazione Impatto Ambientale' che certamente la Regione formigoniana avrà disposto e valutato pur avendola ritenuta non necessaria, su richiesta della Giunta monzese di destra, per l'insediamento al Rondò.
Come si vede la Regione ha una certa competenza in fatto di centri commerciali e, fin quando farà una politica a loro favore, i Comuni potranno fare ben poco se non valendosi degli strumenti urbanistici a loro disposizione: Monza aveva un piano adottato che impediva la costruzione ma Cinisello non ne avrà uno che consente l'ampliamento? 
Se, valutate tutte le altre differenze di questo progetto rispetto a quello di Monza, Cinisello fosse arrivata a conclusioni diverse rispetto a quelle adottate dalla nostra nuova amministrazione non sarebbe comunque uno scandalo: ci sono buone amministrazioni di sinistra e di destra come ce ne sono di cattive in entrambi i campi.
Un eventuale giudizio negativo sulla Giunta di sinistra di Cinisello è per questo compatibile con uno positivo sulla Giunta di sinistra di Monza.
A questa si può solo chiedere, sul presupposto che ancora non lo abbia fatto, di trovare il modo per evidenziare in sede regionale le sue preoccupazioni anche se da questa c'è ben poco da sperare.

Giuseppe Motta


Corrado Beretta
18 aprile 2003 20:28

Sono uno studente di pianificazione territoriale.
Sto realizzando la mia tesi di laurea sul progetto della statale 36.
Per questo motivo io ed il mio collega abbiamo incontrato il mese scorso Ivo Paris assessore all'urbanistica cinisellese, il quale ci ha garantito che i lavori del Auchan inizieranno solo dopo aver terminato quelli di interramento. E' stata una clausola che ha permesso l'avanzamento e l'approvazione del progetto.
Rendo noto che poi anche Cinisello copierà il progetto di interramento nel tratto brico - mediaworld. Ulteriori cantieri per i prossimi anni!
Una cosa buona arriva dal centro commerciale Auchan.
Sembra che dopo parecchi anni si siano sbloccati i fondi per far arrivare la metropolitana rossa a bettola proprio dietro al centro commerciale!
Un ultima precisazione: il progetto di viale lombardia è stato approvato dall'arpa che con una procedura di valutazione di impatto ambientale ha ritenuto che, una volta realizzato, il progetto avrebbe portato notevoli miglioramenti ambientali nella zona di S.Fruttuoso, riducendo al minimo le concentrazioni di polveri nell'aria.
In regione è disponibile la relazione tecnica davvero interessante!!
 
Corrado Beretta


Giuseppe Motta
18 aprile 2003 22:03

L'intervento di Corrado Beretta chiarisce qualche punto circa la politica territoriale del Comune di Cinisello ma fa anche sorgere un dubbio.
E' Auchan tanto preveggente da individuare con notevole anticipo sul progetti le aree che verranno servite dalle metropolitane o sono i progettisti di queste a stabilire i capolinea in prossimità dei centri commerciali?
Sarà un caso ma una metropolitana a fune avrebbe dovuto arrivare anche al Rondò dei pini.
Non è una critica ma solo un dubbio che potrebbe trovare soluzione in un esame storico.
Una volta paesi e città si disponevano attorno alle chiese; poi sono venute le nuove chiese chiamate anche 'banche'; ora i centri commerciali sono cattedrali che hanno ridotto le banche al rango di cappelle per le cappellate che fanno sia i frequentatori che i residenti.
E' quindi comprensibile che i servizi pubblici tendano ad essere al loro servizio più che al servizio dei cittadini.
Questi si divideranno in due categorie: i neo-pagani continueranno a frequentare negozietti di lusso e a farsi spennare; i convertiti alla nuova fede passeranno giornate nei sacri mercati nei quali potranno acquistare a prezzi più convenienti ma saranno indotti a comperare molto più del necessario.
Se sono felici gli uni e gli altri noi cosa possiamo fare se non aprire un ipermercato delle idee?

Giuseppe Motta 


Alfredo Viganò
19 aprile 2003 12:29

Sono sempre stupito quando si danno giudizi senza prima raccogliere un
minimo di informazioni e cioè quando ci si esprime con pregiudizio e si fa
sospettosa disinformazione. La stampa locale ha reso noto ( chi ha interesse
la legge)a suo tempo quanto fatto dalla attuale Amministrazione di Monza in
relazione alla questione Auchan di Cinisello ( e non solo dato che sono
previsti quasi 130.000 mq di destinazioni commerciali e terziarie di cui
oltre 60.000 della Auchan).
In particolare è stato riferito in Consiglio e fornita ( anche alla stampa)
la specifica Osservazione in riferimento alla questione. Osservazione che
pone in evidenza la contrarietà all'intervento. Questa osservazione
analitica e di più pagine è stata fornita anche alla Regione ed alla
Provincia ed affronta aspetti urbanistici, ambientali, di mobilità e socio
economici. Inoltre l'Ammnistrazione comunale  ha redatto anche Osservazione
al Piano Territoriale della Provincia di Milano evindenziando la questione e
la negatività dell'intervento. La stessa cosa è stata fatta negli incontri
relativi alla sistemazione della grande viabilità in zona evidenziando che
gli interventi che presumono di razionalizzare il traffico vengono del tutto
comunque vanificati da tale densità e concentrazione di attività
commmerciali.
Indubbiamente bisogna continuare ad esprimere la propria attenzione e
contarietà all'intervento. In particolare con la Osservazione sopra citata
si è fatto presente che non si conferma il parere della precedente
Amministrazione che partecipava con un intervento modesto di collegamento
viabilistico interessante anche il Territoriom di Monza.
 La stampa ha lungamente scritto anche sugli atti fatti dalla
Amministrazione comunale, nei rapporti con tutte le Istituzioni partecipi
dell'Accordo di programma in relazione alla Cittadella ed a tutta la
complessa problematica in corso e che ci vede partecipi anche nei tribunali
Amministrativi ( non certo per divertimento o acquiescenza). Sono in corso
in particolare, dopo la bocciatura del primo progetto, le verifiche sugli
aspetti ambientali ed edilizi del secondo progetto con apposito incarico
multidisciplinare. E' in discussione inoltre in Commissione Urbanistica e
presto in Consiglio la decisione di ampliare il Tribunale dove è senza
spostamenti alla Cittadella.Gli atti compiuti dalla Amministrazione in
riferimento a questo problrema sono stati numerosi e impegnativi per cercare
di modificarne i contenuti più dannosi per la Città. Non vorrei sentirmi
dire, come risposta ( invece che una corretta presa d'atto e riseva di stare
più attenti ed essere più partecipi tutti in futuro e pensare che anche gli
altri,in questo caso noi,lavorano e pensano pur nella nostra modestia
amministrativa e limiti intellettuali) che non è stato fatto a sufficienza
 che può essere sempre vero comunque e dovunque) oppure il rituale concetto
che manca l'informazione ( anche questo sempre vero comunque e dovunque).
Il giudizio sul grossolano sospetto politico lo lascio a chi legge dando la
mia solidarietà civile a tutti gli ammistratori , di maggioranza e
minoranza, che contribuiscono, ognuno per la sua parte, alle scelte di
interesse della nostra città con ciò sottolineando il valore morale che la
partecipazione e impegno politico esprimono.

Buona Pasqua a tutti.
Alfredo Viganò
NDR Alfredo Viganò è assessore all'urbanistica


Emmina Bongiovanni
19 aprile 2003 2:01

per Alfredo Viganò:  buona pasqua anche a te.
sono contenta di venire a sapere tutte le cose che hai precisato sull'
auchan e la stat. 36. sono contenta di sapere che queste cose vengono fatte.
non condivido il tono un po' seccato della risposta: "se foste bravi, le
informazioni ve le cerchereste da soli"
anche il diritto all'informazione deve essere rispettato da una giunta
democratica.
 Non confondiamoci.  Che il sapere dia potere è cosa nota. Attenzione:
sapere per pochi/potere per pochi?
a me non piace

con affetto, ancora auguri.
mimina


Alfredo Viganò
19 aprile 2003 9:04

Cara Mimina. Confesso che non mi piacciono affermazioni qualunquistiche sul
fatto che tutti sono uguali, che la politica non serve etc..pertanto non si
tratta di atteggiamento seccato ma scelta culturale e di impegno morale. In
un certo senso mi meraviglio che venga ritenuta una richiesta di
informazione e dibattito un grossolano giudizio ( provocatorio?)sul ruolo
della politica e dei musicanti, di cui fai parte come consigliere
comunale.Le informazioni che ho dato sono quelle che ho già dato in
Consiglio e in Commissione consigliare e che sono comparse sulla stampa e
che quindi già conosci .I Documenti di indirizzo di politica urbanistica,
belli o brutti che siano, sono alla attenzione della città da oltre due mesi
con incontri e dibattiti in più sedi. Sono inoltre da due mesi visitabili su
Internet nella pagina del Comune. In quei documenti si parla anche della
Cittadella e delle grandi strutture di vendita.  A me sembra importante
discutere nel merito, chiedere la partecipazione, senza dare giudizi
aprioristici e facendo un piccolo sforzo per informarsi quando
l'informazione è del tutto disponibile.
Su come informare e a chi spetta, essendo la democrazia materia complessa
con più ruoli politici, civili, amministrativi etc, fuori e dentro
l'amministrazione,  è problema che merita l'attenzione di tutti  nel dare e
ricercare informazioni e nel vedere il miglior modo di attuarla anche
tramite il dibattito e la partecipazione ( qualche forza politica lo fa e la
risposta e partecipazione, per dove sono stato chiamato da solo o con altri
assessori e consiglieri è di notevoile interesse). La prossima nascita
dell'Urban Center a cui l'ass. Ascrizzi ha lavorato ( come da programma
amministrativo conosciuto) è punto significativo e innovativo per questo
aspetto. Non trovo giusto, a margine, che ad una mia risposta personale
venga contapposto il comportamento collegiale e democratico della Giunta o
aperta un'altra questione. Se rispondo nel merito mi si risponda nel merito
e non con un altro giudizio seccato di ordine generale che sposta il
problema ad altro piano di dibattito, ad altro giudizio.Sono poi d'accordo
che le informazioni non siano solo per pochi ( intendo i consiglieri eletti
che le hanno o le possono avere più facilemente per diritto esplicito)ma
patrimonio di tutti secondo le possibilità e ruoli che tutti offrono nel
dare e ricevere . Buona pasqua ancora. Starò più attento a rispondere ma
libero come tutti di dire la mia e come ritengo opportuno e anche quando
sono indignato da alcuni contenuti.

Alfredo Viganò


Giuseppe Motta
19 aprile 2003 10:06

Risposta brevissima perchè il mio computer è sul piede di partenza per qualche giorno di riposo.
Ringrazio Alfredo Viganò per l'intervento con il quale dà notizie che probabilmente mi erano sfuggite per mia disattenzione o che forse non avevano trovato il doveroso rilievo nella stampa locale. Mi riferisco alla posizione assunta dalla nostra amministrazione verso il progetto di ampliamento Auchan di Cinisello.
Lo stupore circa i giudizi espressi senza avere prima raccolto un minimo di informazioni è lo stesso che provo durante lo svolgimento di certe interrogazioni o interpellanze in Consiglio comunale. Eppure i consiglieri hanno tutte le possibilità di informarsi prima, di eseguire controlli  e di risolvere dubbi senza far perdere tempo all'assemblea. A meno che non sia proprio questo che vogliono.
La situazione degli aderenti al forum è completamente diversa ed è comprensibile vengano espressi giudizi basati su sensazioni o convinzioni politiche: il forum esiste sia per questo sia per i chiarimenti, le precisazioni e le informazioni come quelle date da Alfredo Viganò.
Auguro a tutti di trascorrere la Pasqua in serena letizia.
Ci sentiremo presto.

Giuseppe Motta

Giuseppe Motta
26 aprile 2003 23:53
Ma voi dove fate la spesa?

'il_reazionario' (intervento indicato in calce) pone una domanda precisa alla quale intendo rispondere anche se i miei comportamenti personali non possono interessare alcuno e, soprattutto, non debbono essere imitati.
Per sopravvivere mi bastano le bancarelle degli ambulanti e due o tre negozi del centro dove sono nato e nel quale sono sempre vissuto: negozietti che frequento per soddisfare i miei pochi bisogni e non tano per appagare quelli di chi li gestisce.

Vedo che il paragone tra guerre e centri commerciali, che avevo definito 'armi di consumo di massa' viene usato anche da 'il_reazionario', sia pure per giungere a conclusioni diverse.
Su entrambi la mia posizione è chiara. Prima di valutare opportunità o necessità occorre rispettare le norme internazionali (per le guerre) o interne (per i centri commerciali).
Le forme, nel diritto e a differenza delle formalità, sono sostanza come indica esattamente l'espressione 'forma di grana'.
Forme che, per la guerra in Iraq, sono state violate da Mr. Busch e accoliti.
Per i centri Auchan di Cinisello e Monza non si sa ancora se e chi possa avere violato qualche norma poichè procedure e contestazioni sono ancora in corso: lo stesso vale per la Cascinazza.
Se si valuta l'opportunità di autorizzare nuovi centri commerciali mi pare di poter dire che i consumatori non hanno mai sentito la loro necessità o sofferto per la loro mancanza.
La voglia di aprirli è tutta dei proprietari terrieri, costruttori e gestori, consci del fatto che i clienti si adeguano sempre all'offerta e che a un certo punto non ne possono più fare a meno tanto questa è condizionante: sono servizi che creano il bisogno.
Precisato che ogni Comune può valutare i propri interessi nel modo che ritiene più opportuno e che la risposta di Alfredo Viganò ha svelato agli aderenti al forum quanto ha fatto l'amministrazione monzese per tutelare i propri cittadini dagli effetti negativi che provocherebbe l'apertura dell'Auchan di Cinisello, rimane da esaminare la politica dell'associazione commercianti di casa nostra ai quali accenna 'il_reazionario'.
Il dissenso di questa classe o partito verso l'Auchan del Rondò dei pini era fondato, oltre che su timori economici, anche sul pericolo della compromissione dell'ambiente per l'inevitabile aumento della circolazione. Atteggiamento  legittimo e comprensibile se poi la stessa associazione non difendesse a denti stretti ... l'inquinamento provocato dalle auto che ingorgano il centro storico e non si intromettesse nei problemi del Piano Urbano Traffico e nella regolamentazione dello stesso come se fosse cosa sua. Questo atteggiamento a due facce rende l'ambientalismo dei commercianti simile a una mascherina da togliere e mettere su naso e bocca secondo le necessità di cassa.
Dice 'il_reazionario' che l'Auchan di Cinisello garantirà maggiori entrate a quel Comune ed è probabile pensi che l'Auchan del Rondò dei pini avrebbe fatto aumentare quelle di Monza. Qualche sospetto lo si può avere in quanto due centri commerciali di quelle dimensioni posti a pochissimi chilometri l'uno dall'altro e sulla stessa strada non potevano che farsi concorrenza comprimendo reciprocamente le rispettive vendite.
Indipendentemente da ciò sarebbe interessante conoscere il reddito pro capite a Cinisello e a Monza. Se questa fosse più ricca di quella (e sempre sul presupposto della necessità di un centro commerciale) credo sia opportuno favorire Cinisello al fine di ridurre le differenze economiche. Diversamente la politica della Giunta di sinistra di Monza sarebbe egoistica: egoismo di destra da nomenklatura sovietica.

* * *

Poche parole sull'Accordo di Programma del Rondò dei pini:
- questo non prevedeva la cessione dell'intera area della caserma 4 Novembre ma solo della metà;
- la previsione di costruzione dell'Ufficio Unico Entrate sembra sia stata smontata nei fatti dal Ministero che ha sistemato l'Agenzia 2 (tutta al servizio di Comuni diversi da Monza tra i quali Cinisello) nell'ex ufficio IVA di san Fruttuoso e l'Agenzia 1 nell'immobile di via Passerini, completamente ristrutturato nonostante l'Accordo di Programma stabilisse la cessione per un valore già indicato;
- l'intenzione di costruire al Rondò il nuovo tribunale (fino a quando lo si dovrà ripetere?) non ha nulla a che vedere con l'Accordo di Programma se non per le strade di accesso;
- se si elidono tutti i passaggi intrermedi di tale Accordo si giunge alla conclusione che questo prevedeva la vendita al privato di una concessione edilizia per la costruzione di un centro commerciale al prezzo di circa 20 milioni di euro. Concessione promessa su terreni vincolati a parco pubblico da un piano regolatore già adottato. Importo che sarebbe stato buttato al vento dal Comune per costruire uffici finanziari e caserma che non servono e per acquisire la caserma san Paolo che, nei sogni dei precedenti amministratori, avrebbe dovuto diventare il nostro Covent Garden con tanto di mercato ortofrutticolo e fiammifaraia nei dintorni, immagino. Sulla destinazione dell'immobile di via Passerini nulla ho mai saputo anche se il suo passato di 'Casa del Fascio' può far sorgere qualche dubbio su eventuali nostalgie.

* * *

L'invito dè 'il_reazionario a decriptare il suo nome non può essere da me accolto. I numeri mi affascinano come misteri; i decimali mi inducono in errore; gli esadecimali mi farebbero impazzire. La mia ignoranza è nota anche a Bill Gates la cui Microsoft ha identificato me e il mio computer col termine 'babbeo'.
Ma poi perchè dovrei voler scoprire l'identità dè 'il_reazionario'?. Mi è simpatico così e non vorrei l'identificazione guastasse qualcosa.
Sarebbe facile cadere nell'errore di valutare i suoi scritti alla luce della sua storia, esperienze, studi, orientamenti politici. Elementi tutti indispensabili per dare un giudizio sulla persona ma non sui suoi scritti.
Libero comunque, 'il_reazionario', di rivelare la propria identità o di tenerla celata.

Giuseppe Motta

Alfredo Viganò
27 aprile 2003 10:30

Caro Motta. hai mille ragioni. Ho sempre sostenuto (anche nelle assemblee pubbliche) che se si faranno i due Centri Commerciali iper a Monza e super-super iper a Cinisello, la galleria di Viale Lombardia rischia di diventare il più grande parcheggio sotterraneo di Lombardia dove si stà in colonna ( doverosamente a motore accesso per fare bene alla salute) e intanto la moglie e i bambini corrono avanti e indietro col carello tra i due Centri Commerciali in galleria, così non si bagnano se piove. Ti informo, se le mie informazioni sono esatte, che nei giorni scorsi Cinisello ha definitivamente approvato il tutto senza dar conto delle osservazioni di Monza in barba all'ossequio del Comune di Cinisello alle esigenze teoriche della Città metropolitana e della Grande provincia di Milano, le cui ragioni starebbero nel risolvere congiuntamente i problemi di natura sovracomunale, appunto. Sarà interessante vedere come risolvono i problemi di impatto ambientale o meglio di verifica dato che, a quanto mi risulta e se non vado errato, anche in questo caso la Valutazione di Impatto è stata derogata dalla Regione a favore della sola verifica in sede di attuazione.
Non entro in polemiche politiche, segnalo solo che , perifrasando la Caselli "l'incoerenza fa male, lo so".

Alfredo Viganò

Roberto Bilombo
27 aprile 2003 16:07

Dove fate la spesa, dove fate la spesa.... Ma al Super, perbacco! Mi accosto solo ora a questo portale e forum e mi stupisco che alcuni siano così contrari a tali centri. Ne fanno uno grosso a Cinisello? Non basta! Ce ne vuole uno anche a Monza. Solo così ne godremo tutti i benefici effetti! Scusate la voce stonata del coro, ma quando ci vuole, ci vuole...

Roberto Bilombo


Alfredo Viganò
27 aprile 2003 17:49

Credo che nessuno sia contro la modernizzazione delle strutture di vendita.
Infatti, seppur con ritardo emblematico, si sta dando vita alle norme che regolano secondo legge tale materia anche come aggiornamento in corso di Piano regolatore. Si tratta caso mai di vedere cosa serve e dove e di che dimensione. Infatti a Monza ci sono già delle grandi strutture di vendita, è probabilmente opportuno qualificare le medie strutture di vendita ( cioè quelle sino a 2500 mq perchè danno un servizio ai quartieri e, a parere di molti, consentono anche di vitalizzare e qualificare il piccolo commercio di qualità, anche nelle zone periferiche.
Attorno a Monza sono proliferati i Centri Commerciali di grandi dimensioni. L'attuale Centro Commerciale Auchan lungo la Valassina, al confine con Monza tanto da essere più in Monza che in Cinisello, è di circa 13.000 mq ed è prevista l'espansione (tra Iper e negozi) a circa 63.000 mq.! (per intenderci un quadrato di circa 250mt per 250mt, un quadrato che comprenderebbe, idealmente, dal Duomo all'Arengario, al Municipio sino a via Manzoni), oltre ad altre destinazioni terziarie di grande richiamo di traffico. Avete idea di cosa significa riempire circa 100.000 mq di parcheggi con macchine in entrata ed uscita nei momenti di maggior traffico sulle arterie che servono Monza e la Brianza (Nuova Valassina, Ingresso alle autostrade,ingresso alla Tangenziale nord, la stessa via Borgazzi)?
Perchè gli effetti di tutto questo gravano su Monza ed altri Comuni dato che l'intervento è del tutto esterno al Centro di Cinisello?
Perchè la Provincia e la Regione se ne disinteressano come se le centinaia di miliardi per la galleria di viale Lombardia servissero solo a sopportare un centro commerciale nuovo?
Perchè rischieremo ancora forti flussi di traffico, inquinamento e ritardi per arrivare in Città?
Dato che alle grandi strutture di vendita si va in macchina, non era meglio farle in posti che non pregiudicano il normale traffico operativo?
Perchè non fare pagare a loro i nuovi nodi autostradali etc. invece che a noi (dato che sono soldi pubblici)?
Il Centro che si vuole fare è talmente denso e invasivo che si useranno i 63.000 mq del tetto per fare parcheggi. Così di sera vedremo a sud di Monza sparare le luci dal parcheggio su tutta la città, come se vi fosse una autostrada alta.
E poi, in una zona con due nodi autostradali non era meglio fare un bel rimboschimento per migliorare la qualità dell'aria? Quali sono quindi i benefici?

Alfredo Viganò


Francesco Grillo
28 aprile 2003 15:11

Bilombo?
Ennesimo pseudonimo, presumo.
Il gioco continua. Così facendo uno si crea tre pseudonimi e si dà ragione a vicenda.
Gioco divertente?

Francesco Grillo

Vito Manfredi
28 aprile 2003 18:09
Nik e centri commerciali

Assisto al proliferare di interventi ove gli intervenienti, forse consci della pochezza delle loro argomentazioni, in poche parole delle”stronzate” che affermano preferiscono celarsi dietro un nik, come lo si suole chiamare ora piuttosto che spendere, come la maggior parte fa, il loro nome e cognome.
Vedasi da ultimo colui che sponsorizza i centri commerciali come se quelli che già ci sono non fossero più che sufficienti.
In verità bisogna chiedersi se siamo noi ad avere bisogno dei centri commerciali o se sono questi ultimi ad avere bisogno di noi.
Reputo che nessuno di noi avrebbe contraccolpi particolari se i centri commerciali ad un tratto scomparissero mentre, sicuramente grossi problemi avrebbero i centri commerciali se ad un tratto noi decidessimo di boicottarli.
Peraltro se è vero che nei centri commerciali mediamente si risparmia, ma occhio al singolo articolo a volte è piu caro che in un negozietto, è pur vero che mediamente si spende complessivamente di più in quanto è facile riempire il carrello con beni del tutto inutili cosa che non può accadere in un piccolo negozio.
Comunque sia il problema vero legato ai centri commerciali non è questo. Ognuno è libero di farsi spennare come meglio ritiene, il problema non è individuale ma collettivo.
Inutile negare che un centro commerciale è fonte di maggior traffico e consequenzialmente di maggior inquinamento e questo a beneficio di chi? Di chi risparmia o ritiene di risparmiare qualche euro recandosi nel centro commerciale?
Personalmente la spesa la faccio dove mi capita con una decisa preferenza per il negozietto o il piccolo market raggiungibile a piedi.

avv. Vito Manfredi

Francesco Achille
29 aprile 2003 15:39
Centri Commerciali

Due paroline assolutamente non polemiche agli "amici" dei CC (centri commerciali).
Dovete sapere che il proliferare dei CC NON costituisce affatto condizione sufficiente per la diminuzione dei prezzi. Ciò è valido solo finchè vale la legge della domanda e dell'offerta (cioè sino a che l'offerta di CC sia utile ad assorbire la differenza di prezzo dovuta alla mancanza di concorrenza. Condizione da noi già raggiunta da tempo). Andando oltre, i CC saranno costretti a farsi concorrenza abbassando la qualità del prodotto, diversificando l'offerta in termini di imballaggio o peso (leggi :finte riduzioni di prezzo), ricercando prodotti non riconoscibili sul mercato, ma di composizione dubbia (non notate quanti prodotti sconosciuti e/o di provenienza estera ci offrono?), ecc., a totale detrimento del nostro acquisto. Fermo rimanendo che, come noto, il trucco di questo tipo di vendita è di far nascere bisogni che non ci sognavamo neppure di avere. Il sentimento tipico di chi esce da un CC è: non sapevo di poter avere tanti bisogni.
Quello che sicuramente ci rimane è un portafoglio più povero , il traffico più caotico, più  inquinamento,  più parcheggi e meno verde pubblico, la cultura di passare le domeniche in questi CC anzichè portare i figli all'aria aperta, l'alimentazione fatta di prodotti che non si sa da dove vengono nè chi li produce, con quali sostanze, con quali fertilizzanti, la cultura generale di scegliere solo in base al prezzo e non in base alla qualità intrinseca del prodotto e di chi lo produce. Poi scopriamo le mucche pazze, le galline idrofobe, le allergie, i virus, ecc. 
L'effetto complessivo è la sparizione di un mondo e la nascita di un altro. Preferisco il primo.
 
Francesco Achille

Vittorio Amodeo
29 aprile 2003 22:27

Intervengo solo riguardo alla illegittimità della guerra all'Iraq. Secondo la Carta delle Nazioni Unite una guerra è legittima come risposta a un'aggressione, oppure su decisione del Consiglio di Sicurezza per gravi motivi di sicurezza internazionale. Poiché né un caso né l'altro si è verificato, la conclusione non può che essere per l'illegittimità.
In quanto a risoluzioni di condanna per gli USA, queste non hanno possibilità di ottenersi perché gli USA opporrebbero il veto. Infatti gli USA, molto scandalizzati per la minaccia di veto francese, sono quelli che più frequentemente usano di questo diritto, in particolare per bloccare risoluzioni di condanna a Israele.

V. A.