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Opponiamoci alla decadenza

Armando Pioltelli
March 09, 2005 2:36 PM


Monza non ha la metropolitana, ha viale Lombardia intasato, non è riuscita ad avere un prg, ora si vuole impedire di trasformare il parcheggio TRIESTE in una piazza per i cittadini, impedendo di fatto l'inizio dei lavori del SILOS che faccia sparire le auto .
MONZESI OPPONIAMOCI, il PAESE non ha sovrastrutture, non ha metropolitane, le fabbriche chiudono, non facciamoci schiacciare da interessi corporativi di pochi, qui si tenta di impedire l'interesse generale, le strade e le piazze devono tornare ai cittadini.

Armando
UNITI SI VINCE 


Simone Bertuzzi
March 09, 2005 3:07 PM

Incapaci di rendere forte ciò che è giusto rendiamo giusto ciò che è forte.
Pioltelli apra gli occhi e legga con più attenzione gli interventi.

Simone


Carlo Arcari
March 09, 2005 3:17 PM

Je suis l'empire à la fin de la decadence... Monza non ha la metropolitana, ha viale Lombardia intasato, non è riuscita ad avere un Prg, ruggisce Pioltelli, costruiamo almeno il silos in Piazza T&T. Non serve ai cittadini di Monza, ma è l'unica cosa che si può fare perché c'è una grande azienda specializzata in silos che ci guadagnerà svariati milioni di euro a farlo. Granitico il compagno Armando ci invita a scegliere; o la civiltà del silos o la decadenza.



Roberto Rossini
March 09, 2005 3:24 PM

Caro Pioltelli,
anche le istanze dei cittadini vanno ascoltate e non schiacciate da "interessi politici "di parte, anche così si calpesta l'interesse generale dei monzesi, non solo le strade e le piazze devono tornare ai cittadini ma anche la sovranità di chi esprime preoccupazioni e VOTA!
L'ho già detto una volta, si deve imparare dagli scoiattoli, a fare buon uso delle risorse, sia esse materiali che morali. Ascoltare, è segno di democrazia.
Personalmente sono in pieno accordo con il movimento REFERENDARIO, non per scontro ideologico ma per interesse motivato comune.

Roberto Rossini


monzaforum@yahoo.it
March 09, 2005 4:15 PM

LETTERA APERTA DEL SINDACO
Piazza Trento e Trieste: è ora di fare di Michele Faglia, Sindaco di Monza

Da molti, troppi anni Monza attende la riqualificazione della sua piazza centrale ampliando la pedonalità ed interrando il parcheggio. Adesso, finalmente, è finito il tempo degli indugi: si è concretizzata una soluzione a costo zero per le casse comunali.
Di fronte alla straordinaria opportunità di restituire decoro al centro cittadino e di renderlo accessibile e vitale, oggi si apre un dibattito sull'ordine di priorità: perché piazza Trento e Trieste prima di piazza Citterio?
La risposta è molto semplice. Uno dei primi atti compiuti dalla nuova Giunta, nel settembre del 2002, è stato l'inserimento dei parcheggi nel Programma triennale delle opere pubbliche. Per l'intervento di piazza Citterio le proposte degli operatori sono arrivate molto tempo dopo rispetto all'altro.
Come è logico e come è previsto dalla legge, le procedure di esame dei progetti sono state attivate secondo l'ordine di presentazione. L'iter per il parcheggio della piazza del Comune si è già concluso e a breve inizieranno i lavori.
Per l'altro, invece, le verifiche sono ancora in corso. In quel caso, anche la Sovrintendenza ai Beni ambientali dovrà esprimere il suo parere, dato che l'area dei Boschetti Reali è sotto la sua tutela. Quando anche quella proposta si potrà dichiarare di “pubblico interesse”, andrà messa a gara. In qualsiasi momento il lavoro potrà essere aggiudicato senza problemi di contemporaneità tra i due cantieri, in quanto non sottrarrà posti auto di superficie esistenti, né creerà intralci alla viabilità.
Dunque, non c'è un motivo ragionevole per posticipare la costruzione di un'opera di interesse generale, che riqualifica il cuore della città e agevola gli operatori commerciali.
I vantaggi per la città sono tanti:
1) Riqualificazione della piazza e valorizzazione del centro storico.
Oggi la piazza è impresentabile per l'uso improprio e per il conseguente degrado ambientale. Ad opera finita, cioè entro 2 anni, la piazza sarà ridisegnata, insieme a piazza Carducci e a largo IV Novembre, ad uso esclusivamente pedonale e per il mercato del giovedì, con nuova pavimentazione, illuminazione, verde, presenza dell'acqua (a memoria dell'antico fontanile), arredo urbano: un bel biglietto da visita per l'intera città. È stato recentemente bandito un concorso europeo di progettazione che si concluderà il 10 giugno con la proclamazione del vincitore, alla ricerca del miglior progetto.
2) Una infrastruttura indispensabile a servizio delle attività e dei residenti.
Il nuovo parcheggio interrato sarà di 499 posti, di cui 254 per l'uso orario a rotazione, 175 di pertinenza esclusiva delle attività di lavoro e dei residenti. Altri 70 saranno ceduti al Comune. Il mantenimento del Tribunale e delle funzioni pubbliche “forti” conferma la volontà dell'Amministrazione comunale di non svuotare il centro città dalla sua vocazione storica.
3) Il parcheggio viene realizzato e finanziato dal privato.
Il vincitore della gara pubblica realizza il parcheggio e lo gestisce per trent'anni (come previsto dalla legge), al termine dei quali torna di proprietà comunale. Il gestore deve applicare tariffe concordate col Comune, oltre a finanziare con 2 milioni di euro la sistemazione di superficie della piazza. Si attua, quindi, la miglior proposta possibile, asseverata da istituti di credito autorizzati, con un operatore specializzato ed altamente qualificato.
4) I disagi alla viabilità saranno contenuti.
Durante i due anni di lavori verrà mantenuta la viabilità di superficie in attraversamento al centro storico poiché il cantiere si sviluppa prevalentemente sotto la piazza.
5) Vengono attivati parcheggi alternativi.
Durante i lavori, i 160 posti auto temporaneamente sottratti alla piazza verranno ampiamente compensati.
Saranno attivati i primi parcheggi esterni di corrispondenza (v.le Brianza, via Procaccini) per circa 600 posti con servizio continuativo di bus navetta verso il centro storico in modo da garantire ai non residenti un'alternativa alla sosta gratuita prolungata lungo le strade, che satura le vie adiacenti al centro storico ed impedisce la sosta breve a rotazione. Oltre 800 posti sono già disponibili nelle immediate vicinanze nei parcheggi esistenti, oggi sottoutilizzati (via Gramsci, piazza Cambiaghi, corso Milano, piazza Castello), e in quelli nuovi (144 posti nell'ex scalo merci della stazione). Nel corso del 2005 si estenderà progressivamente la tariffazione della sosta in centro storico e nelle zone limitrofe per garantire la sosta breve a rotazione, salvaguardando i residenti.
6) Il mercato del giovedì rimane unito ed in centro storico.
Durante i lavori il mercato verrà temporaneamente concentrato in piazza Cambiaghi e adiacenze, nel rispetto dei requisiti di accessibilità e sicurezza per i residenti, per poi ritornare definitivamente in piazza ad opera ultimata.
Un'opera utile ed indifferibile, quindi, per l'interesse generale della città e dei suoi cittadini, degna del capoluogo della Brianza.



Giuseppe Motta
March 09, 2005 4:42 PM
 
Una sola domanda: quale 'padreterno' ha stabilito che in piazza Trento ci debbano stare le automobili, sopra o sotto?
E' un comandamento o un dogma?
Nessuno riesce ad immaginare che possono essere sfrattate gradualmente e a costo zero?
Non è che si vogliano lì solo per sfruttarle e si scavi la fossa solo per continuare a sfruttarle?
Hanno forse chiesto gli automobilisti, singoli o organizzati, di parcheggiare in salotto oppure lo chiedono altri per i loro particolari interessi?
Tutto a Monza continua a girare attorno alle auto, dall'autodromo al centro: lo scavo per loro; la sistemazione della superficie solo a seguito della costruzione della loro casa di riposo catacombale; il monumento che deve comunque rispettare il cantinone; entrata e uscita dal colombario che, una volta demolito il palazzo a portici, sarà nella piazza principale della città.
In quale altra città si è vista una idea balzana come quella che piace tanto ad alcuni monzesi?

Giuseppe Motta


Carlo Arcari
March 09, 2005 6:51 PM

LETTERE DAL SILOS
Faglia è davvero divertente nella sua presunzione e mancanza di autoironia. O forse non rilegge nemmeno quello che scrive. Alle critiche e all'opposizione crescenti che si alzano contro il suo progetto di costruzione di un megasilos in piazza T&T, il nostro risponde con una sfilza di affermazioni virtuosamente apodittiche con le quali egli pensa di avere chiuso la partita. Non discute, Faglia, asserisce. 1) il silos si fa perché è a costo zero, 2) perché è l'unica possibilità di "restituire decoro al centro", 3) si fa per primo in piazza T&T perché è la prima offerta arrivata e bisogna rispettare la procedura, 4) l'opera riqualifica il centro ed è indispendabile per i residenti, 5) il privato contrinbuirà con 2 ml di euro alla sistemazione della piazza che però dovrà rispettare il progetto del cantinone (monumento traslato solo in verticale, ecc), 6) il progetto è "assereverato" dalle banche che prestano al costruttore i soldi. Fin qui la burocratica elencazione delle affermazioni. Poi viene il buffo. Nella sua letterina il sindaco dice che non ci saranno problemi di parcheggio nel perido della costruzione del silos perché verranno attivatio parcheggi alternativi in gran parte già esistenti per circa 1.500 posti auto e questi saranno a servizio dei cittadini che vorranno andare in centro. Ma benedettuomo se ci sono già a disposizione degli automobilisti 1.500 posti auto a costo zero fuori dal centro perchè mai di grazia bisogna costruirne altri 500 sotto piazza T&T? L'opera "indifferibile, asseverata e indispensabile" non è per caso perfettamente inutile ai cittadini?



Armando Pioltelli
March 09, 2005 7:24 PM

Caro CARLO, forse non hai capito sono sempre quelli che non vollero il metrò che oggi cercano solo di impedire di costruire  una piazza degna di una capitale di provincia, allora negli anni 60 i politici per paura di essere invasi dai MILANESI e di perdere la MONZESITA' non vollero il metrò, il timore che i monzesi potessero andare a  Milano a fare acquisti, non pensarono che i Milanesi potevano venire a MONZA a fare acquisti, quando si mettono barriere il progresso si ferma, risultato le auto, il trasporto su gomma, meno rotaie più inquinamento, oggi un silos farebbe sparire diverse auto dalla superficie e finalmente si avrà una piazza, ti ricordo che al referendum possono votare solo i monzesi e firmare tale richiesta possono solo i monzesi, poi ci vuole il quorum del 50%, questa volta potranno decidere i monzesi, e non chi crede di interpretare il pensiero di tutti, il silos sono sicuro avrà il consenso dei monzesi.
I cittadini e gli elettori non sopportano i tempi biblici pensa a Barcellona e Madrid in una decina d'anni hanno costruito decine di strade sotterranee e linee di metrò e parcheggi, Parigi pensa già al 3 millennio, come LONDRA candidandosi per organizzare le olimpiadi del 2112, olimpiadi vogliono dire infrastrutture e sviluppo, città turistiche, perchè anche tu ti schieri con chi ci vuol fermare al 19° secolo, sì 19° secolo perchè la LOMBARDIA è ferma al 19° secolo, l'ultima grande opera fatta a Monza è stato l'interramento della ferrovia MILANO Chiasso, pensa è stato un cantiere che ha ribaltato la città ma nessuno disse che avrebbe intasato il centro di calessi, allora forse videro più in là, a proposito senza denaro non si fa nulla e quindi con il progetto finanziato si costruisce una struttura che Monza attende dal 1990, perchè sei contrario, perchè preferisci un parcheggio a una piazza?
Questa volta stai facendo una battaglia di retroguardia, contro una città migliore libera dalle auto, senza abolire le auto e per fare questo bisogna scavare come le talpe. CARLO pensaci.

Armando
UNITI SI VINCE  

Caro PEPPINO, oggi IL FORUM ha pubblicato una lettera aperta del sindaco, credo che spieghi tutto riprendendo in modo organico le spiegazioni che io riportavo dalle mie cronache dal consiglio comunale.
Oggi i MONZESI non possono accettare di decadere, la decadenza va fermata, per competere occorrono ricerca e sovrastrutture, senza sovrastrutture non c'è progresso, MONZA città turistica ha bisogno di riconquistare il suo centro.

Armando
UNITI SI VINCE  


Francesco Grillo
March 09, 2005 7:45 PM

Ma Pioltelli parla di sovrastrutture o di infrastrutture?
 
E poi basta con 'sta storia del metrò perso, della decadenza, dell'Europa che si allontana, della "Monza non è Parigi perchè... e bla bla bla".
Il nastro si è incantato?
Ora grazie al consigliere Pioltelli sappiamo che Monza per entrare in Europa ha due ingressi: il cancello dei box di via Mazzuccotelli ed i garage di piazza Trento e Trieste.
L'altezza della politica della Giunta Faglia mi sembra vagamente "underground".
 
E non sembri la mia una posizione di partito preso, perchè io ci ho messo la faccia 15 giorni di campagna elettorale per questo sindaco. Ora ho due anni per chiedere scusa a tutti.
 
Francesco Grillo
 

Armando Pioltelli
March 09, 2005 8:29 PM

vedo che la lingua batte dove il dente duole.
FORSE NON HAI CAPITO MA SIAMO NEL 3° MILLENNIO E IL CORPORATIVISMO E' DATATO.
Poi è vero  quando qualcuno vedrà un nuovo mercato il giovedì,una grande isola pedonale e una grande piazza chiederà scusa a questa amministrazione.

Armando
UNITI SI VINCE 


Giuseppe Motta
March 09, 2005 10:28 PM
 
Caro Pioltelli,
il mio dissenso rispetto alla tua posizione non intacca la stima che ho per te e la gratitudine che ti è dovuta non solo da me.
La lettera del sindaco è 'aperta' per modo di dire perchè in realtà rappresenta una chiusura totale. Si potrebbe riassumere in un: 'Ho deciso così e si farà così. Le chiacchiere della bassa Monza non mi interessano'.
Fin qui è questione di metodo burocratico e indice di democrazia sofferente perchè ogni tesi è meritevole di attenzione indipendentemente dalla sua fondatezza o erroneità. Nel nostro caso c'è chi vuole una decisione collettiva pronto ad accettare il risultato e chi invece vuole imporre la sua volontà. Da che parte sta la democrazia?
Nel merito della questione è ancora peggio. Ovunque, nelle grandi e piccole città, si tende a scoraggiare il traffico automobilistico, a limitare quello in entrata, a pedonalizzare i centri storici. Il sindaco di Londra ha ridotto il traffico del 30% con l'introduzione del pedaggio e Londra non Monza.
Da noi si fa l'esatto opposto: siamo i gemelli siamesi dell'auto, attaccati ad essa per autodromo, curve, Monzapiù' ed altro.
Dalla lettera del sindaco: gli attuali 160 posti auto di superficie in piazza Trento verranno aumentati a 499 interrati. I circa 500 intaseranno le strade che portano alla piazza ma che importa? Tapini? No, talpini.
Tutti in coda diretti al cantinone dimentichi dei parcheggi esistenti e mezzi vuoti, di quello vuoto di via Pellettier, di quelli da scavare sotto il complesso del Carrobiolo e sotto l'attuale rudere di via Solera.
Monza sarà la città più parcheggiata: in ogni senso.
In attesa della massa alla ricerca della sottostruttura centrale non ci sarà alcun problema neppure durante lo scavo. L'abbondanza di parcheggi vicini sottoutilizzati è nota a tutti e ammessa anche nella lettera in questione e quelli lontani verranno collegati al centro con bus navetta. Ci si è mai chiesti se queste navette possano rendere inutile il cantinone? Tanti anni fa un parcheggio sul mare era collegato al centro di Montecarlo proprio con quel sistema.
Ripeto ancora che quel parcheggio mi interessa poco: personalmente indifferente alla costruzione ma non a quello che ritengo sia il buonsenso. Non sono tra quelli che non lo vogliono ora per volerlo dopo. Lo ritengo semplicemente inutile e sono affascinato dalle idee e possibilità alternative suggerite dall'arch. Sandro Gnetti.
Ciò che mi irrita è che nella lettera del sindaco si faccia riferimento per tre volte alle esigenze dei residenti: 'Una infrastruttura indispensabile a servizio delle attività e dei residenti' ... '175 [posti auto] di pertinenza esclusiva delle attività di lavoro e dei residenti' ... 'garantire la sosta breve a rotazione, salvaguardando i residenti' ... '.rispetto dei requisiti di accessibilità e sicurezza per i residenti [in piazza Cambiaghi].,
A questa amorevolezza verso i residenti non hanno mai fatto riscontro i fatti: è dall'epoca della Giunta Moltifiori, alla quale sono seguite quelle di Mariani e di Colombo, che i residenti sono stati chiusi e mantenuti prigionieri nella piazza che è più loro che di altri. La convenzione col gestore privato è finita il 31-12-04 ma nè il Comune nè la TPB hanno provveduto alla loro liberazione. Ora i residenti vengono ora buoni per giustificare l'operazione e ciò non è tollerabile. Per evitare interpretazioni errate ripeto che l'interesse attuale dei residenti è quello di poter accedere ai loro negozi, uffici, abitazioni, edifici per caricare e scaricare persone e cose. L'esigenza del posto auto fisso, se esiste, viene dopo e non può servire a prolungare lo stato di illegalità nella piazza, durato fin troppo.

Giuseppe Motta


Francesco Achille
March 10, 2005 11:46 AM

Va bene, ma vorrei sapere la tua versione sul perchè si vuol mantenere il "catafalco" nella piazza e perchè si vogliono regalare anni di utili al privato.
Grazie



Simone Bravo
March 10, 2005 12:02 PM

secondo me il problema è ancora diverso.

davvero la politica scelta per diminuire il traffico nel centro è di ampliare i parcheggi che ne sono all'interno?

a me questo discorso pare assomigliare a quello sulla BreBeMi o sulla tangenziale EstEst ossia più strade per diminuire il traffico (ovviamente solo nel breve termine).
e tra 10 anni che facciamo? un altro autosilo sotto l'arengario? ma quello che si vuole risolvere è il problema del traffico o quello della vivibilità della piazza?
oppure ancora il comune ha preso atto che non ci saranno mai i soldi per riqualificare la piazza e che l'unico modo di farlo e farci costruire un autosilo?

forse è quello il punto che bisogna chiarire

Simone Bravo
ps
l'obiettivo è quello di riqualificare piazze, pechè non si spostano le mille auto parcheggiate all'arengario nel parcheggio di piazza Trento?
basterebbe una telefonata alla TPB.



Armando Pioltelli
March 10, 2005 2:42 PM

Sul quel catafalco sono scolpiti i nomi di circa 1200 monzesi caduti per colpa di una minoranza guerrafondaia nella guerra del 15/18 e per colpa del fascismo nel secondo conflitto mondiale.
Secondo me, e anche per  l'amministrazione, quel monumento è lì a testimoniare il "MAI PIU' ALLA GUERRA" noi siamo città della pace, comunque vedremo cosa ci proporranno i progettisti, sicuramente quella enorme base deve essere ridimensionata ma il monumento deve rimanere lì.
Per quanto riguarda il privato ricordo che noi siamo un paese che ha un debito di circa il 104 % del  PIL il più alto d'Europa, ricordo che UE dice che il tetto massimo è del 60%, in più il governo BERLUSCONI nel 2004 ci ha portato al 3%e quest'anno purtroppo penso che sforeremo,sempre più debiti, declino,miseria.
Quindi grazie al progetto finanziato questo silos viene costruito senza onere alcuno per la collettività, e fra 30 anni sarà di proprietà del comune.
Se si vuole la moglie ubriaca, la botte piena e il vino in cantina è un po' difficile. comunque il business per il privato sarà in 30 anni di circa 9 milioni di euro.
Avremo una piazza e le macchine saranno sotto, e far sparire le auto dalle strade è nel programma del sindaco, con il put rallenteremo e limiteremo il traffico, ma io e gli italiani, forse non avete capito non vogliono far sparire le auto, perchè l'auto sono un prodotto maturo ma sono parte del
progresso tecnologico, e se possono essere posteggiate, e possono circolare sono strumento di libertà di movimento.
Ora si tratta di non fare i fondamentalisti e tornare agli ippotrainaiti, occorre studiare auto che non inquinano e a basso consumo di energia, magari mosse dalla energia solare o dall'idrogeno, quindi la ricerca deve lavorare per dare risposte e superare i problemi, non come ha fatto fino adesso, vedi le chiacchiere di FORMIGONI che inaugura un distributore di idrogeno alla bicocca che il giorno dopo viene smontato (vedi "striscia la notizia") oppure le continue chiacchiere sul'auto ecologica ad Arese, intanto si chiude l'Alfa, e si lasciano a casa i lavoratori.
Quindi non si può essere  ecologisti, mentre tutti abbiamo più di un auto e un telofonino, e inquiniamo tranquillamente, insomma non dobbiamo sempre pensare che incomincino gli altri, la tecnologia e al scienza possono dare risposte e liberare gli uomini dai bisogni  è progresso , ma occorre coerenza.

Armando
UNITI SI VINCE