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Cittą per la pace
I cartelli scomparsi

Giuseppe Poliani
June 24, 2007 9:46 AM

cartelli-dal sito di Gimmi Perego

Leggo con stupore che è intenzione della nuova giunta comunale togliere i cartelli di "Monza città della pace".
Vedo che la loro intenzione di non distruggere ciò che è stato fatto in precedenza, appena espressa dal sindaco ed anche dal neo-presidente Inga, viene smentita in tempo reale.
Invito tutti i pacifisti, le forze politiche e sociali di Monza ed in modo particolare i cattolici monzesi, a contrastare questa assurda intenzione di cancellare un segno di un valore universale dalla città (preferiamo mettere "Monza città della guerra" ?) e ad organizzare una manifestazione pacifista tutti insieme in città per ribadire che essere per la pace è stare dalla parte degli ultimi e non dalla parte dei terroristi, dalla parte di quei civili uccisi dalle forze americane e di coalizione proprio proprio pochi giorni fa e dalla parte della ragionevolezza, di quel dialogo tanto ostentato da tutti ma poco praticato.
Diamo queste poche migliaia di Euro spese per togliere i cartelli a qualche organizzazione umanitarie (scelta dal sindaco) per curare bambini, madri, anziani.

Giuseppe Poliani



Franco Isman
June 24, 2007 10:49 AM

Sono d'accordo, togliere i cartelli (sono già stati tolti come ha rilevato Michele Faglia nel suo intervento in consiglio) non è certamente un segno di collaborazione e continuità.

Però…

Devo dire che li ho sempre considerati abbastanza assurdi, Poliani chiede se preferiamo mettere “Monza città per la guerra”, è ovviamente una domanda retorica, ma non possiamo neppure pensare che le innumerevoli città e paesi che quella scritta pacifista non hanno mai avuto siano composti da guerrafondai. Insomma era una scritta abbastanza retorica, come quei cartelli che affermano “città denuclearizzata”.

Diverso era stato l'esporre su uno dei pennoni davanti il municipio la bandiera della pace, in un momento in cui milioni di persone in Italia e in tutto il mondo lottavano per tentare di evitare la folle tragedia dell'assalto all'Iraq. Questa bandiera sul pennone aveva rappresentato l'adesione dei
cittadini, della stragrande maggioranza dei cittadini, a questa grande battaglia della pace contro la guerra ed aveva quindi un suo preciso significato di civiltà e di rispetto della nostra Costituzione.

Non mi sento di dire altrettanto per i cartelli.

Franco Isman



Salvatore Iannazzo
June 24, 2007 11:25 AM

Condivido le opinioni di Franco Isman.

T. Iannazzo



Gimmi Perego
June 24, 2007 1:52 PM

Concordo con l'indignazione per questa intenzione di togliere i cartelli "Monza città per la pace"
Parliamo di un valore universale.
Mi sembra una azione barbara.
Cosa possiamo fare per impedirlo?

Gimmi Perego



Gimmi Perego
June 24, 2007 2:06 PM

Non sono d'accordo con Franco.

I cartelli affermano che Monza ha deciso di impegnarsi per la pace. questo significa per esempio, che quando sono andato alla marcia Perugia-Assisi ho incontrato il gonfalone del nostro Comune ed il nostro Sindaco.

Voglio raccontare un piccolo episodio personale.
Mia moglie viene da Milano.
Quando ha notato per la prima volta i cartelli Monza città per la pace, è rimasta molto piacevolmente stupita.
Per lei, trasferirsi poi a Monza è stato più gradevole, grazie anche a quei cartelli.

Solo per dire che quei cartelli vengono notati, trasmettono un messaggio e sono utili.

Ora, toglierli è atto di barbarie.
Una semplice vendetta.

Gimmi Perego



Giuseppe Poliani
June 24, 2007 2:42 PM

Carissimi Gimmi, Franco, Salvatore,

grazie per le vostre risposte.
Temevo il solito silenzio tombale ma ho visto che Monza per certi argomenti per fortuna è ancora una città viva.
Grazie quindi.
Dobbiamo però stare attenti perchè il centrodestra gioca sempre su questi argomenti per dividere e per innescare, al pari dei terroristi, la guerra interna al centrosinistra: la sinistra radicale e i moderati sono due parti di un insieme omogeneo entro la cui frattura incastrare un cuneo di ipocrisia e violenza per dividere.
L'ultima cosa da fare è litigare fra noi sui cartelli tolti; pensiamo invece alla faccia del sindaco di per sè già poco radiosa nel vedersi una città in rivolta per ciò che egli ha appena fatto.

Devo rilevare che dopo 5 anni di Berlusconi  livello nazionale ed i sindaci Moltifiori, Mariani 1, Dr.
Colombo a Monza noi non possiamo e non dobbiamo avere più alibi.
Cioè non possiamo sottovalutare, minimizzare, assecondare qualsiasi porcata del centrodestra piccola o grande che sia, e la divisione deve essere netta e trasparente, ne va della differenza sostanziale fra centrodestra e centrosinistra sia a livello locale sia a livello nazionale.
Oggi succede per i cartelli domani succederà per il PGT o altro.
Se è vero com'è che la pace comincia da noi stessi (in quante prediche in chiesa e fuori lo abbiamo sentito) allora chiediamo all'assessore alla cultura di promuovere azione culturali di pace nei fatti, quei famosi fatti a cui ieri accennava Inga.
E quale iniziativa sarebbe migliore di quella di lasciare la parola pace all'ingresso di una città ?

Giuseppe Poliani



Gimmi Perego
June 24, 2007 3:12 PM

Caro Giuseppe,

Lungi da me l'idea di litigare con Franco!
Ho solo espresso una opinione differente.

Del resto la denuncia dell'eliminazione dei cartelli viene dal Portavoce unitario dell'opposizione di centrosinistra in Consiglio Comunale.
Immagino e spero abbia dietro di sè, compatti, i gruppi di Ulivo, Lista Faglia e Rifondazione.

Semmai vorrei tanto sapere se Mariani è d'accordo con l'iniziativa del suo focoso assessore. E se andrà mai alla Perugia-Assisi...

Gimmi Perego



Gimmi Perego
June 24, 2007 8:34 PM

Ho appena finito di pubblicare una letterina all'Assessore Romeo.
Era ora che togliesse di mezzo questi cartelli "Città per la Pace"...
http://gimmiperego.blogspot.com/2007/06/monza-non-pi-citt-per-la-pace.html
Gimmi

Monza non è più Città per la Pace
Caro Assessore alla Polizia locale e sicurezza Massimiliano Romeo.

Mi trovo a doverLe scrivere di nuovo, e non me lo aspettavo. Infatti ho saputo ieri che Lei, come primo Suo atto di governo, ha già avviato una sacrosanta operazione di pulizia delle strade, per eliminare cartelli che causano grave pericolo alla Sicurezza dei cittadini. Si tratta, come è noto dei cartelli che riportano la scritta "Città per la Pace", sovrastanti la scritta Monza.

Era ora. Pensi a quanti incidenti avranno causato. Eh sì, perchè l'automobilista si distrae. E poi la Pace, come le piste ciclabili, i dossi per rallentare le auto e le rotonde sono cosa di sinistra. Ora che siamo arrivati noi è ora di fare subito piazza pulita. Solo il Michele Faglia può sostenere che la Pace è un valore universale, che sta scritta nella Costituzione e che perfino il Papa, pochi giorni fa ad Assisi ha ribadito la necessità di impegnarsi per la Pace. Ma tanto ora è all'opposizione. Il Faglia, non il Papa.

Del resto il Suo sindaco è sicuramente d'accordo. Ha ripetuto continuamente che avrebbe cercato il dialogo con l'opposizione, che non avrebbe distrutto quello che di buono era stato fatto. Ma poi si è accorto che gli sarebbe toccato, questo autunno, andare alla marcia Perugia - Assisi, camminare per più di venti chilometri accompagnando il gonfalone del Comune. Che fatica, molto meglio evitarsela. Non c'è più il fisico.

A noi Padani, oh scusi, Monzesi, di quello che succede in Iraq, in Afghanistan, in Palestina o in Africa non ce ne importa nulla. Basta che se ne stiano a casa loro. E se ci sono decine di monzesi che vanno in quei paesi per portare aiuto e solidarietà lo fanno perchè a loro piace, non per la Pace.

Bene, bravo, continui così.
Con il mio massimo sostegno

Arch. Giovanni Perego, detto Gimmi



Francesco Achille
June 25, 2007 11:44 AM

Si, forse mettere  quella scritta ha rappresentato un momento retorico (ma
quanta retorica senza senso ci circonda...),  ma TOGLIERLA acquista
certamente un significato NON RETORICO, ma denso di significati...

Francesco Achille