prima pagina pagina precedente




Malasanità
Un pronto soccorso da incubo


Armando Pioltelli
15-ott-2013 15.54

pronto soccorso

Ieri non ho potuto fare la cronaca del Consiglio comunale perché ero al Pronto Soccorso, sostituisco la cronaca con una CRONACA DI MALASANITA', ho perfino telefonato ai carabinieri, ma la risposta è stata che non possono intervenire nella  gestione ospedaliera.
 
Il padre di mia moglie, 93 anni, affetto da diverse patologie: cardiopatia, diabete, leucemia cronica, sordità, da un paio di giorni soffriva di un forte dolore sopra la caviglia, il medico di famiglia, molto scrupolosa, dopo una attenta visita ci consigliava di portarlo in pronto soccorso per una doppler urgente, vista le patologie del paziente, allertando telefonicamente il Pronto Soccorso.
Alle ore 18.04 il triage stabilisce  codice verde per una visita nel settore medicina: stanze dal numero 8 al 12.
Subito noto che dobbiamo fare la fila all'accettazione, perché su due postazioni per il triage una sola era funzionante, l'altra addetta aveva lasciato la postazione per recarsi ad aiutare le colleghe per un caso urgente.
Subito ci informano che dobbiamo aspettare.

Alle ore 22 visto che nessuno ci convocava sono andato a verificare sul display che indica le attese e dal D62,  codice di mio suocero, vedo che ci sono davanti ancora 3 codici verdi.
Alle ore 24 sono  passate 6 ore, nei lunghi corridoi affollati di persone sofferenti chiedo informazioni,  verifico che davanti a mio suocero i codici verdi erano diventati 4 più 2 gialli.
Chiedo altre informazioni e mi comunicano che la causa del ritardo è dovuta alla scelta economica: nel settore medicina c'è un solo medico, di non guardare il display perché non è ciò che appare, ma le visite vengono fatte secondo l'orario di arrivo; faccio presente che il paziente molto paziente, è  seduto su una sedia dalle 18.
Un addetto mi confida che le attese arrivano anche alle 8 ore, sul display compare tempo medio di attesa 6,5 ore e diversi codici incomprensibili con sigle alfanumeriche.
Verso le ore 0.45 stufo di attendere telefono al 112 e chiedo se almeno loro possono intervenire per far arrivare un altro medico, per aiutare il medico che non solo deve visitare diverse persone per lo più anziane, ma deve pensare anche al reparto osservazione dove vengono ricoverati i pazienti per verificare l'evolversi delle loro patologie

Alle ore 1.00 del giorno 15 ottobre io mia moglie pensiamo di andarcene, ma come ultimo tentativo chiediamo che almeno si guardi la gamba di mio suocero.
Finalmente alle ore 1.12, dopo oltre sette ore, il medico riesce ad intervenire. Dopo una visita ,esame del sangue, radiografia, una doppler come chiedeva il medico curante, viene stabilità la diagnosi. Il medico dopo uno stressante lavoro si mette a battere la lettera di dimissioni.
Alle ore 4.00 l'incubo finisce e portiamo a casa il paziente.

Mi chiedo: ma come è possibile che si risparmi sul pronto soccorso, un medico solo non può resistere tutta la notte, consiglio di tenere qualcuno reperibile nel caso di sovraffollamento, oppure almeno 2 medici e 2 paramedici al triage. Alcuni parenti mi hanno detto di essere in Pronto Soccorso dalle ore 15-16 .
Ringrazio tutto il personale medico e paramedico per l'ottimo lavoro. Non mi sento proprio di ringraziare chi ha deciso di risparmiare sulla pelle dei cittadini sofferenti.

Armando Pioltelli



Franco Isman
16-ott-2013 9.14

TRIAGE

Tutta la mia solidarietà ad Armando ma soprattutto al suo papà che, avendo 93 anni e stando male, ha dovuto rimanere per 10 ore su una seggiola al pronto soccorso in attesa del suo turno. E naturalmente a tutti i poveri cristi nella stessa situazione. In passato ho dovuto anch'io andare al pronto soccorso ed i tempi non erano brevi, specie quando era necessaria una radiografia, ma erano ragionevoli. I fondi per la sanità comeiddiovuole non sono stati ulteriormente ridotti ma cosa si aspetta a fare un repulisti per eliminare gli spaventosi sprechi e le ruberie nel settore ?!

Congratulazioni poi perché è riuscito a trovare subito il pronto soccorso che adesso è camuffato sotto il nome di TRIAGE. Io sono una persona colta e l'ho letto subito alla francese, ma poi mi è venuto il dubbio che fosse inglese e che indicasse le tre differenti età: bambini, adulti e anziani. Adesso ho cercato su Wikipedia e so tutto, ma quando porti un infortunato al pronto soccorso non è logico dover cercare su internet il significato della freccia !

Franco Isman

Condividi su Facebook Condividi su Facebook
Segnala su Twitter



EVENTUALI COMMENTI
lettere@arengario.net

Commenti anonimi non saranno pubblicati