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No-vax
Franco Isman



Attualmente circa l'80% dei ricoverati in terapia intensiva non sono vaccinati, nemmeno una dose di vaccino, sono quattro volte di più di quelli vaccinati totalmente o parzialmente, e a prima vista, potrebbe sembrare giusto dire che i no-vax hanno quattro volte più probabilità di beccarsi il virus.
Non è così.
Tenendo conto che i non vaccinati sono all'incirca il 13 % della popolazione sopra i 12 anni, hanno addirittura trenta volte la probabilità di prenderselo rispetto alle persone vaccinate (4:0,13). Non ho trovato i dati sui morti ma è da presumere che siano analoghi.

Chi non si vaccina può decidere così per svariati motivi: Umberto Galimberti ieri sera, in una interessante puntata di “In onda”, ci ha detto che non si potranno mai convincere quelli che lo fanno per fede, magari nelle cose più assurde: c'è chi crede che questo sia il disegno di Dio, chi pensa che con il vaccino venga iniettato un microchip per controllarci, chi ritiene che il vaccino modifichi il DNA. Ci credono, è una fede, e non cambieranno mai idea.

Ma tutti, anche i no-vax, hanno il dovere di proteggere i propri figli mentre, non vaccinandoli, aumentano enormemente le probabilità di contagio con la seppur remota possibità di una conclusione tragica.
Vale il sillogismo di Pascal che afferma che vivere secondo i dettami della morale cristiana è certamente da preferire rispetto alla eventualità della dannazione eterna.

Il comportamento dei no-vax non rappresenta soltanto un pericolo per loro stessi ma una grave componente della diffusione del virus. E' un comportamento asociale che non dovrebbe essere tollerato.

Franco Isman

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  31 dicembre 2021