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Maccartismo
Franco Isman

Il manifesto incriminato

Che sia maldetto Putin che ha scatenato la guerra, il peggiore di tutti i mali, e che è quindi il primo responsabile delle atrocità che purtroppo abbiamo visto, lo abbiamo già scritto.
Ma questo non deve significare accettare, e riportare senza riserve e senza dubbi, tutto quanto affermato dalla poderosa macchina propagandistica di Zelensky.

Eppure così fa il Corriere della Sera per il quale condannare l'aggressione, ma ritenere l'invio di armi in contrasto con il ripudio della guerra espresso dalla nostra Costituzione, o richiedere l'istituzione di una commissione internazionale di inchiesta, significa essere complici di Putin.

Dopo quanto a suo tempo scritto da Aldo Grasso e Pierluigi Battista, il peggio lo raggiunge Massimo Gramellini nel suo quotidiano “Caffe” che, a proposito dell'ANPI, parla di neutralità pelosa nella guerra in corso, e arriva ad affermare che ANPI si dovrebbe declinare come Associazione Nazionale Putiniani d'Italia. Definisce anche “imperdonabile” il manifesto per il prossimo 25 aprile.

Perché imperdonabile Gramellini ce lo spiega, ce lo racconta anche, sempre sul Corriere, Claudio Bozza come pure un articolo redazionale: a due finestre sono esposte le bandiere dell'Ungheria “guidata dal putiniano Orban”, infatti il tricolore esposto ha le righe orizzontali. Per di più, sul manifesto è riportata una grande scritta “L'Italia ripudia la guerra” e non il testo completo dell'articolo 11 che prosegue dicendo “come strumento di offesa alla libertà dei popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.
Da psicanalisi.

Franco Isman


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  14 aprile 2022