prima pagina lente pagina precedente



La Destra ha vinto
Franco Isman


La Destra ha vinto con elezioni perfettamente democratiche, non saranno messe in dubbio le fondamenta della nostra politica internazionale e neppure l'appartenenza all'Europa, né ci sarà alcun pericolo di una involuzione dittatoriale.
Il bieco Salvini ne è uscito decisamente ridimensionato, e questa è un'ottima cosa, ma avremo comunque un governo con delle facce davvero impresentabili.

Giorgia Meloni, che riceverà certamente l'incarico di formare il nuovo governo, dispone di una fortissima maggioranza: 237 deputati su 400 e 115 senatori su 200, il 59%, la maggioranza assoluta ma non quella dei due terzi.
Ciò significa che qualsiasi modifica costituzionale, ai sensi dell'art.138, potrà essere sottoposta ad un referendum, e questo potrà essere la salvezza.
Probabilmente verrà adottata una repubblica presidenziale, voluta da molte forze politiche e non soltanto dalla destra.
Il Presidente della Repubblica sta alla discrezione della maggioranza, il che significa che allo scadere del settennato del Presidente Mattarella, se Meloni vorrà, potrà essere eletto un Berlusconi novantaduenne, con enorme soddisfazione per lui e grande disonore per la Nazione.

Nessun pericolo di ritorni nostalgici, a parte la fioritura di saluti romani da parte di qualcuno.
Allora tutto bene? Certamente no.
Questo è il governo più di destra e più forte mai avuto e, anche se i diritti acquisiti come il divorzio, l'aborto, il riconoscimento dei gay, non saranno formalmente aboliti, ci saranno forti resistenze e limitazioni.
Non si parlerà più di ius soli, la difesa fai da te sarà incoraggiata, l'immigrazione verrà imbrigliata, le previdenze sociali a favore dei meno abbienti limitate.
La tendenza all'aumento delle disparità sociali, per cui i ricchi diventano sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri, troverà ulteriore slancio con nuove normative fiscali, se non con la flat tax, cioè con aliquote uguali per tutti e non più progressive, come Costituzione vuole, con una “semplicazione” e cioè la diminuzione e il ravvicinamento di queste e la regolamentazione delle tasse di successione.
Infine, di fondamentale importanza, continuerà la privatizzazione selvaggia di scuola e sanità con la demolizione di quelle pubbliche ed il trionfo del privato.

Franco Isman


Condividi su Facebook
Segnala su Twitter


EVENTUALI COMMENTI
lettere@arengario.net

Commenti anonimi non saranno pubblicati

in su pagina precedente

  15 agosto 2022