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COP 27 e migranti
Umberto Puccio



A tutto c'è un limite... o forse no, visto che si cerca di tirare per la giacchetta Papa Bergoglio, strumentalizzandone in maniera indecente le parole sui respingimenti dei migranti!
Bergoglio non è né Salvini, né Meloni-Piantedosi.
Il suo richiamo alle responsabilità dell'Europa e alla sua inazione e mancanza di unità di intenti è la constatazione di un dato di fatto.

E' da decenni che la UE è un insieme di Nazioni sovrane in competizione tra di loro, sempre più lontane dal progetto originario di una Federazione. Non a caso la Meloni parla di Confederazione, di Europa "delle Patrie" e di (a sproposito!) "sussidiarietà".
Non a caso torna la confusione (e identificazione!) tra Europa e Occidente, tra Europa e Nato; non a caso torna la contrapposizione ideologica e militare da guerra fredda tra "Occidente" e "Oriente"; non a caso si torna a ragionare in termini di nazionalismi aggressivi e "competitivi" e di una logica di guerra in sé duale ("o con me, o contro di me").

Sembra che a livello di Commissione europea si pensi ad una ripartizione "volontaria" dei migranti e della possibilità, per quei Paesi europei che non sono disposti ad accogliere i migranti, di COMPENSARE MONETARIAMENTE i Paesi di prima accoglienza (Spagna, Malta, Italia, Grecia). Insomma, la via turca, che ha mostrato tutti i suoi limiti e la sua logica ricattatoria. C'è da chiedersi quanto varrebbe il singolo "clandestino", la sua detenzione nelle strutture di prima accoglienza e identificazione e il suo "respingimento" nei lager libici (da noi finanziati). Partita di giro, in cui gli unici beneficiari sono i clan criminali libici.

Si è aperta in Egitto la COP27: l'unico prevedibile risultato sarà la constatazione del fallimento della precedente di Glasgow. E del suo ridursi a vuoti e propagandistici "bla, bla, bla". Naturalmente la colpa verrà attribuita alla guerra in Ucraina e a Putin. Il che è anche vero, ma non sposta di un' "h" il problema. E la sua soluzione: certifica unicamente un pericoloso (e delittuoso!) passo indietro.

Umberto Puccio


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  7 novembre 2022