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L'estremismo di destra
Umberto Puccio

tempesta

Il barometro della situazione geopolitica volge al brutto, almeno per chi ha a cuore le sorti di una democrazia inclusiva, umanamente ed ambientalmente compatibile.

La Svezia, prototipo delle democrazie più avanzate, sede del premio Nobel per la Pace, ha ceduto al ricatto di Erdogan, estradando un curdo esponente del PKK , accolto nel Paese scandinavo e sino ad ieri protetto come "esule politico", ma considerato "terrorista" dall'autocrate e sanguinario dittatore turco. Estradizione che equivale ad una condanna a morte; in cambio Erdogan si è impegnato a togliere il veto all'ingresso nella Nato di Svezia e Finlandia.
Già le ultime elezioni svedesi hanno visto una notevole affermazione di un Partito di estremissima destra, dichiaratamente razzista e neonazista, affermazione non del tutto estranea a questa estradizione.

Anche in Israele le ennesime elezioni hanno sancito una decisa virata a destra e un aggravarsi della politica israeliana di "ebraizzazione" della Cisgiordania e dei territori a maggioranza palestinese.

Ingessata nei meccanismi e nella logica militare della Nato, l' Europa è latitante e sta regredendo ad un nazionalismo muscolare (vedi il riarmo della Germania e la protezione delle sue industrie), che ha favorito e favorisce l' affermarsi delle destre estreme.

Qualche spiraglio di ottimismo ci viene dall' altra parte dell' Oceano, dal Brasile e dalla Bolivia. Che da lì venga, come è stato per Papa Bergoglio, una ventata di rinnovamento per le stanche democrazie europee? Sperar non nuoce. Per adesso, "ha da passà a nuttata"!

Umberto Puccio


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  7 dicembre 2022