Esaltazione del Nazismo
Zelensky e il primo ministro canadese applaudono un veterano delle famigerate Waffen SS ucraine che nella guerra mondiale hanno combattuto per i nazisti contro i russi.
Franco Isman
L'Italia ufficiale ha fatto i conti con il passato e, a parte frange più o meno consistenti, unanime è la condanna del Fascismo a partire dalla cosiddetta svolta di Fiuggi, con Gianfranco Fini che ha più volte dichiarato che le leggi razziali sono state la pagina più vergognosa della nostra storia e si è recato a Gerusalemme al memoriale dello Yad Washem. L'Italia reale non se ne interessa. La Germania ha fatto i conti con il passato con tre suoi successivi Presidenti della Repubblica che sono venuti in pellegrinaggio in Italia, nel 2002 a Marzabotto assieme al Presidente Ciampi, nel 2013 a S.Anna di Stazzema con il Presidente Napolitano e infine nel 2017 alle Fosse Ardeatine con il Presidente Mattarella. In Germania negare lo sterminio è reato. In Canada, il 22 settembre scorso, in occasione della visita di Wladimir Zelensky alla Camera dei Comuni, venne accompagnato nell'Aula un arzillo novantottenne, veterano ucraino della famigerata Waffen-Grenadier-Division der SS, integrata appunto nelle SS e usata dai nazisti contro i partigiani ucraini e per sterminare gli ebrei in Ucraina e Polonia. Quando ne fu annunciata la presenza nell'Aula ci fu una standing ovation di alcuni minuti, Zelensky e Trudeau per primi. Un esplicito riconoscimento di quanto già si sapeva, ma viene costantemente ignorato, cioè che l'Ucraina di Zelensky era ed è un Paese con fortissime simpatie ed infiltrazioni naziste, con corpi paramilitari dichiaratamente nazisti entrati a far parte delle Forze Armate e con il criminale nazista Stepan Bandera proclamato eroe nazionale. Non è la prima volta che il Canada glorifica i nazisti ucraini. Nel 1976 il primo ministro Pierre Trudeau del Liberal Party of Canada permise l'istallazione nel cimitero di St. Michael a Exmonton di un memoriale delle Waffes-SS Divisione Galizia, cadute in Ucraina tra il 1943 e il 1945. Sulla targa commemorativa vi era scritto: Per coloro che hanno combattuto per la libertà dell'Ucraina, e così in diverse altre località. Franco Isman Vedasi: L'Italia ripudia la guerra https://arengario.net/poli/poli1016.html Condividi su Facebook Segnala su Twitter EVENTUALI COMMENTI lettere@arengario.net Commenti anonimi non saranno pubblicati 25 settembre 2023 |