Due pesi e due misure
Quanto vale la vita di un palestinese?
Franco Isman
La strage di Israeliani compiuta dai terroristi di Hamas è terrificante, nel kibbuz di Kfar Azza sono state commesse atrocità inaudite di cui, giustamente, non sono state fatte vedere le immagini. 1400 morti e 600 ostaggi. L'invasione di Gaza è dichiarata imminente, intanto si continua a bombardare e siamo arrivati a 4000 morti compresi i 500 dell'ospedale che, lo ho già scritto, speriamo ardentemente non siano intenzionali. Ma nessuno è intenzionale, Israele non vuole ammazzare i giovanissimi palestinesi di Gaza, vuole soltanto distruggere Hamas, gli altri sono un danno collaterale, senza importanza. I nostri media non nascondono questi fatti, questi numeri, sanno che alla stragrande maggioranza non fanno impressione. Ieri sera dalla Gruber uno storico israeliano, colpito nei sui affetti dalla strage di Hamas, ha detto che gli Israeliani sono troppo sconvolti per l'eccidio di Hamas per riuscire ad avere compassione per il nemico: altrettanto i Palestinesi esacerbati da decenni di soprusi. Intanto la vita della popolazione, di quelli sotto le bombe ma anche di quelli fuggiti dalla città di Gaza verso Nord, verso il confine egiziano, è tragica: senza cibo, senza elettricità, senza medicinali. Centinaia di autotreni carichi di soccorsi internazionali sono bloccati al valico di Rafah; ieri ne sarebbero dovuti entrare a Gaza 20, una goccia nel mare, ma anche questo è stato rinviato, perché? Franco Isman EVENTUALI COMMENTI lettere@arengario.net Commenti anonimi non saranno pubblicati Condividi su Facebook Segnala su Twitter 20 ottobre 2023 |