Abbiamo ampiamente raccontato come la spedizione in Iraq fosse al di fuori da qualsiasi legalità .

Lietta Tornabuoni su La Stampa aveva puntualizzato “definendo «soccorrere», «portare aiuto», «garantire sicurezza», «assicurare il recapito degli aiuti umanitari», una spedizione di tremila militari armati, soli, non richiesti da nessuno, al di fuori dell'Onu, al di fuori della Unione europea”
e ancora “Un'operazione che secondo molti serve soprattutto a Berlusconi e al governo per mostrarsi zelanti con gli americani, per fingersi vincitori d'una guerra non combattuta, per acquisire diritti sul bottino petrolifero”.

I nostri soldati, sotto comando inglese, erano di fatto truppe di occupazione, in spregio a quanto solennemente sancito dall'articolo 11 della Costituzione e dalla legalità internazionale.
E' una tristissima ricorrenza ma non abbiamo nulla di cui andare fieri, anzi, in questa situazione, che viene totalmente falsata parlando di “Peacekeeping”, pensare di dare delle medaglie alla memoria alle vittime è aberrante.

Franco Isman

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  20 ottobre 2023