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L'ANGOLO DI A.I.
I problemi etici nell'utilizzo
dell'intelligenza artificiale


L'intelligenza artificiale (IA) è una tecnologia in rapida evoluzione che offre numerosi vantaggi, ma allo stesso tempo presenta una serie di problemi etici che vanno dalla privacy alla discriminazione e al controllo autonomo.

Uno dei principali problemi etici riguarda la privacy. L'IA spesso richiede grandi quantità di dati per apprendere e migliorare le sue prestazioni. Questi dati possono includere informazioni personali sensibili, come dettagli medici, dati finanziari e informazioni di localizzazione. L'accesso e l'uso non autorizzato di tali dati rappresentano una violazione della privacy, mettendo a rischio la sicurezza e l'autonomia delle persone. La raccolta e l'elaborazione dei dati dovrebbero essere effettuate con trasparenza e nel rispetto delle leggi sulla privacy per mitigare questo problema.

Un altro problema importante è la discriminazione algoritmica. Gli algoritmi di IA possono ereditare pregiudizi dai dati su cui vengono addestrati. Se i dati di addestramento contengono pregiudizi culturali o sociali, l'IA può perpetuare e amplificare tali pregiudizi nei risultati delle sue decisioni. Ciò può portare a discriminazioni ingiuste in vari settori, come l'occupazione, la finanza e il sistema legale. Per evitare tale problema è necessario porre la massima attenzione nell'inserimento dei dati di addestramento.

Un terzo problema riguarda la trasparenza e l'interpretabilità degli algoritmi di IA. Spesso, gli algoritmi di apprendimento automatico operano in modo complesso e difficilmente interpretabile. Questa mancanza di trasparenza solleva interrogativi sul modo in cui vengono prese le decisioni e sulla responsabilità delle conseguenze. Le persone coinvolte nelle decisioni prese dagli algoritmi potrebbero non essere in grado di comprendere il processo decisionale, il che può portare a una mancanza di fiducia nell'IA. L'implementazione di approcci più trasparenti e interpretabili nell'IA è essenziale per affrontare questo problema.

Un ulteriore aspetto etico è il controllo autonomo, soprattutto nei sistemi di intelligenza artificiale avanzata come i veicoli autonomi e i droni. La questione centrale è chi è responsabile quando le decisioni autonome portano a incidenti o danni. La mancanza di una chiara attribuzione di responsabilità solleva questioni etiche riguardo alla sicurezza pubblica e ai diritti individuali. Sviluppare e applicare normative etiche e legali per regolare il controllo autonomo dell'IA è fondamentale per mitigare questi problemi.

Infine, c'è il rischio di un impatto negativo sull'occupazione. L'automatizzazione alimentata dall'IA potrebbe portare a una perdita di posti di lavoro in diversi settori, innescando preoccupazioni sull'insicurezza economica e sulla disuguaglianza. Affrontare questo problema richiede strategie per ridurre l'impatto negativo sull'occupazione, come la formazione e la riqualificazione dei lavoratori, e l'esplorazione di nuovi modelli economici che tengano conto dell'automatizzazione.

Non è certamente lecito lasciare alla IA le scelte che comportano decisioni etiche.
Israele, come espressamente riconosciuto in alcune dichiarazioni delle Forze Armate, ha sviluppato negli anni un avanzatissimo sistema di IA chiamato GOSPEL (Vangelo) basato su un enorme database creato dalle divisioni di intelligence israeliane anche con la raccolta, senza consenso, dei dati personali e biometrici dei palestinesi: in genere con le telecamere negli innumerevoli posti di blocco. Gospel analizza tutti questi dati e li traduce in obiettivi da bombardare per cercare di eliminare i capi di Hamas. C'è un passaggio umano tra Gospel e gli ordini, ma è puramente formale: quello che dice Gospel è, appunto, Vangelo. E così per colpire gli uomini di Hamas non si tiene conto di quanti civili verranno uccisi: danni collaterali, 19.000 abitanti di Gaza, donne, vecchi e bambini, al 15 dicembre.



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  21 dicembre 2023