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Sprechi?
La manutenzione ordinaria e straordinaria del Senato
Francesco Achille

Come la Lega ha amministrato i suoi soldi (che sono poi pubblici) l'abbiamo visto in questi giorni e lo vedremo ancora nei prossimi, ma oggi vi voglio raccontare come la Lega ha amministrato i nostri soldi, e con quale coerenza, in un settore particolare.
No, non parlo del governo Bossi-Berlusconi. Su questi anni di governo stendiamo un velo pietoso. Parlo di un problema denunciato l'anno scorso di questi tempi. Il nome del denunciante ve lo dirò dopo, ed anche cosa gli è capitato.
Di cosa parlo? Parlo dei costi della manutenzione ordinaria e straordinaria della sede del Senato della Repubblica (a maggioranza bulgara Lega-Pdl). Ognuno potrà farsi un'idea di come certa gente amministra i nostri soldi.
Elenco i centri di costo principali del Senato, e relativi importi in euro, riferiti alla manutenzione ordinaria annuale (sottolineo annuale):
  • costi energetici: 5.300.000 (senza commenti)
  • canoni di telefonia: 1.300.000 (solo di canoni… laddove i senatori il canone se lo dovrebbero pagare. Quindi che spese sono?)
  • facchinaggio e traslochi: 1.505.000 ( ma per cosa?)
  • vestiario di servizio: 340.000 (ma per chi?)
  • posate: 40.000 (…per ogni anno. Ma che fanno? Le vendono?)
  • lavaggio auto: 61.000 (ho detto lavaggio, non manutenzione…)
  • tesserine di riconoscimento: 50.000 (… per ogni anno! Per cinque anni fanno 250.000. Ma cosa fanno, le mangiano?)
  • tappezzeria: 355.000
  • impianti di sicurezza: 750.000
  • impianti elettrici: 1.000.000
  • video: 300.000
  • rete informatica: 240.000
  • ascensori: 400.000 (ma quanti sono?)
Direte: beh, il Senato ha anche dei costi; perché stupirsi?
Allora seduti, che passo alle spese straordinarie (sempre in euro):
  • tappezzeria (quella di prima): 1.125.000
  • acquisto arredi e tappezzeria (sempre quella): 500.000
  • impianti di sicurezza (quelli di prima): 3.540.000
  • impianti elettrici (quelli di prima): 1.610.000
  • ascensori (come sopra): 625.000
  • eccetera, eccetera.

Mi fermo perché il senso è chiaro. Dove vanno a finire questi soldi?
La presentazione di questo bilancio è in mano ai tre senatori questori del senato, la cui maggioranza (due su tre) è in mano a Lega e Pdl. Il bilancio è stato infatti approvato… a maggioranza.
Ora, con tutti i sacrifici che vengono imposti ai povericristi, è mai possibile che non ci sia nessuno che voglia mettere le mani in questi conti?
Ebbene, ce le ha messe un senatore della Lega, il senatore Alberto Filippi che, disgustato, l'anno scorso minaccia di rendere tutto pubblico. Il suo capogruppo Bricolo gli impone di stare zitto.
Lui invece parla e scrive i fatti. Il 29 luglio dell'anno scorso il senatore Filippi viene espulso dalla Lega.

Morale: fino a ieri espellevano gli onesti poi, oggi, una volta scoperti… fanno pulizia.
Tanti auguri amici leghisti.

Francesco Achille


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  17 aprile 2012