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Un'estate grottesca
20 . E' tempo di ricostruire
Umberto De Pace


Caramba davanti alla Villa

Non la dimenticheremo facilmente questa estate, non per il caldo torrido o le improvvise trombe d'aria, quanto per i rantoli grotteschi di quest'epoca volgare che nel suo interminabile tramonto si trascina stanca e nauseante.

L'affaire Kazako conferma il volto di una classe politica che ha fatto dell'irresponsabilità la propria virtù, ricordandoci come le infamie perpetuate dagli apparati di sicurezza durante il G8 di Genova non siano poi così lontane né improbabili ancora oggi.

Le miserrime ingiurie leghiste, ma non solo, contro il ministro Cécile Kyenghe ci ricordano come l'imbarbarimento civile e politico perpetuato negli ultimi vent'anni, abbia trovato terreno fertile grazie all'impunità garantita ai seminatori di odio, razzismo e discriminazioni, o anche solo agli imbecilli, nascostisi troppo spesso dietro al dito delle scuse, delle battute, o dietro al silenzio colpevole dei più, come ha dimostrato, ancora una volta, il governatore lombardo Roberto Maroni in questi giorni.

L'arresto della dynasty Ligresti riporta a galla il marcio profondo che c'è in una parte, non secondaria, dell'imprenditoria e della finanza del nostro paese, ma soprattutto, ancor più, la mancanza di controlli e controllori degni di questo nome.

Ma la nausea più profonda scaturisce dalla farsa a cui da settimane siamo costretti ad assistere, e che ci accompagnerà ancora a lungo, della condanna per frode fiscale di Silvio Berlusconi. Il fino a ieri onorevole Silvio Berlusconi, condannato in via definitiva dalla Corte di Cassazione, da oggi è un evasore fiscale (e.f.): punto. Ne consegue che l'e.f. Berlusconi deve lasciare il Parlamento, è incandidabile, è interdetto da pubblici uffici, non ha diritto al passaporto, gli decade l'onoreficenza a Cavaliere del Lavoro e che deve scontare la pena comminatagli nelle forme e nei modi previsti dalla legge. Ciò non toglie che l'e.f. Berlusconi possa continuare ad essere il leader del suo partito, con buona pace degli evasori fiscali, dei suoi fans e di tutto il suo popolo. Ciò non toglie che se c'è ancora qualcuno che crede nella sua innocenza, questi è libero di protestare, di rivolgersi alla Corte di Giustizia Europea ma eviti minacce e ritorsioni che non fanno altro che renderlo ridicolo, come ridicolo si è reso il coordinatore del Pdl Sandro Bondi – quintessenza del servilismo berlusconiano – dichiarando addirittura che “c'è il rischio di una guerra civile”.

Le pusillanimi quanto grottesche richieste di grazia, le infantili dichiarazioni degli oppositori che avrebbero voluto batterlo politicamente, gli irricevibili proclami di riforme della giustizia e ancor più della Costituzione, le sguaiate minacce delle amazzoni, atei-devoti, dei “siamo tutti puttane” convertitisi in “siamo tutti evasori”, è ora che lascino spazio, se non alla Politica quanto meno al buon senso, concedendo una speranza a questo martoriato paese, facendo meno danni possibile. Oltre a un impegno dovuto e urgente sul tema del lavoro – la priorità assoluta del momento – una legge elettorale, che non sia più motivo di vergogna, sarebbe un primo concreto passo per uscire definitivamente da questa epoca volgare, un primo piccolo passo per ridare dignità alla politica e allontanare quel senso di disgusto e nausea che oggi emana. Dopodiché, appena possibile, si ritorni a votare, per giungere alla formazione di un governo democraticamente eletto. Sono certo che qualora ciò dovesse avvenire anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si sentirà in dovere di rassegnare le proprie dimissioni, concedendosi il dovuto riposo e permettendo al paese di entrare a pieno titolo in una nuova epoca.
E' una strada molto semplice per questo, sono certo, difficilmente realizzabile, ma concordato con quanto affermato dalla scrittrice Michela Murgia: “L'Italia si salverà da sola, nonostante la politica. A dispetto della politica. Lo sta già facendo.”

Umberto De Pace

P.S.: trovo alquanto singolare la richiesta di grazia per Silvio Berlusconi giustificandola con le cariche politiche rivestite e al suo essere leader di un grande partito. Proprio in virtù di questo mi aspetterei piuttosto una doverosa richiesta di raddoppio della pena.

E' tempo di ricostruire
GLI ARTICOLI PRECEDENTI
  1. Libertà (aria), uguaglianza (acqua), fratellanza (terra)
  2. Sull'intolleranza
  3. La camorra infame e il ruolo dello Stato
  4. Lo Stato di Cossiga
  5. La zingara rapitrice
  6. Omertà di Stato
  7. Il clandestino gentiluomo
  8. La società multietnica e il piccolo presidente
  9. Lettera aperta a Valentino Parlato
10. In morte di un dittatore
11. Buonsenso e responsabilità
12. Politica, antipolitica e democrazia
13. Echi dal Palazzo
14. Una brutta storia
15. Il Travaglio di Grasso
16. Quello che penso !
17. Il silenzio e Giulio Andreotti
18. Demagogia e Imu
19. Buongiorno Presidente


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  4 agosto 2013