Volkswagen A.D.

Altro che DAS AUTO, altro che IT'S A NAME YOU CAN TRUST, Volkswagen Associazione a Delinquere è giusto dire.
Quello che è successo sembra incredibile eppure è riconosciuto e ammesso dall'amministratore delegato della società, che nemmeno si è dimesso. Si tratta di una vera truffa nei confronti dell'Ente per la tutela dell'ambiente americano EPA e degli acquirenti delle auto; si sono peggiorate fraudolentemente le condizioni di nocività dell'aria che si respira. Di poco ? E' probabile; in modo trascurabile ? La nocività dell'aria non è mai trascurabile e può portare statisticamente ad un aumento della mortalità relativa.

Ma questa truffa è stata perpetrata soltanto negli Stati Uniti o, come è probabile anche in altri Paesi ? Più che probabile, sembra sicuro considerato che la stessa VW ha affermato che 11 milioni di vetture montano il dispositivo truffa mentre le auto coinvolte negli States, che dovranno essere richiamate, sono “soltanto” 482.000.

E le altre case automobilistiche, o almeno quelle che vendono diesel negli States, non hanno fatto nulla di simile ? Sembra strano, perché sembra impossibile che non abbiano rilevato come con motori diesel della potenza del motore VW incriminato non fosse possibile rimanere nei limiti di emissioni inquinanti sanciti dall'EPA. E avendolo rilevato alla denuncia hanno forse preferito adeguarsi. In questo caso l'associazione a delinquere non sarebbe composta dalla sola VW.
Si vedranno gli sviluppi.

Crozza-Marchionne nella copertina di Martedì ha detto: “It's a good moment, un buon momento. Ci manca solo uno scandalo Toyota, uno Audi, uno Ford, uno Hunday e uno Honda e diventiamo leader mondiali"...

Ma come funzionava il trucco ?

Tutto sta nella centralina elettronica che ormai governa le condizioni di funzionamento di tutte le automobili. Nel software della centralina era compresa questa “defeat device” che era in grado di riconoscere quando la vettura era sottoposta a controllo in base a vari parametri quali l'introduzione della sonda di misurazione, la velocità della vettura (nulla), l'angolo dello sterzo (costante) e simili, e di intervenire sui parametri del motore, essenzialmente sulla sua potenza, in modo tale da far rientrare nei limiti le emissioni inquinanti. Si parla di una riduzione degli inquinanti allo scarico da 10 a 40 volte rispetto alle condizioni di effettivo utilizzo della vettura. Il dato, riportato da quasi tutti con il valore più alto, sembra poco realistico, forse si trattava non di 40 volte ma del 40%, come qualcuno ha timidamente azzardato.

Se non ci fossero limiti di emissione di elementi inquinanti, e test relativi, non ci sarebbe nulla di male, anzi sarebbe utile, avere un switch, un interruttore, che commuta il funzionamento della vettura da ECO, da usare per esempio in città, a TURBO, che spinge il motore alla massima potenza per le zone extra urbane. Ma così non è.

Le conseguenze per Volkswagen sono gravissime, innanzi tutto dal punto di vista dell'immagine dell'azienda. Si parla poi di una multa che potrebbe arrivare a 37.400 $ ogni vettura venduta che moltiplicati per le 482.000 macchine fanno la famosa cifra di 18 miliardi di dollari. Poi, oltre all'ovvio blocco delle vendite, c'è il richiamo di queste vetture che, per rientrare nei parametri di emissioni inquinanti ammessi, dovranno subire delle limitazioni della potenza e coppia massima erogabili, con gran gioia dei proprietari. Come conseguenza si possono facilmente ipotizzare azioni legali collettive (class action) o personali, innumerevoli avvocati sono disponibili a fare le cause con la clausola di essere pagati soltanto a sentenza favorevole, da parte di tutti i 482.000 proprietari delle autovetture. Ma, trattandosi di una vera e propria truffa, non potranno non esserci procedimenti penali nei confronti dei responsabili.

Franco Isman

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23.09.2015