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L'uomo nero
Franco Isman

Berlusconi nero

“Ma sì, alla fine anche gli avversari irriducibili, i nemici che in tutti questi anni lo hanno preso a simbolo del Male, il Corruttore, il feroce Caimano, L'Uomo nero, il Dittatore, il Tiranno, il Satrapo, il Drago sentono che il cuore di Berlusconi deve continuare a battere, per lui ovviamente, ma per tutti noi.” Così l'ineffabile Pierluigi Battista sul Corriere di ieri.

Condivido le definizioni che di Berlusconi riporta Battista, aggiungo anzi che considero il quasi ventennio berlusconiano come una vera tragedia per l'Italia con il degrado della moralità pubblica e privata ai livelli più bassi mai raggiunti, con l'inefficienza delle nostre imprese pubbliche e private alle quali per vincere gli appalti non servivano efficienza e innovazione ma solamente rendersi amici il Padrone o quelli della sua banda.

Battista accusa gli “odiatori” di Berlusconi di aver desiderato la sua morte descrivendone la fine in una sessantina di racconti, di fiction e addirittura di macabre installazioni, meravigliandosi quindi che la sua battaglia contro la malattia abbia “sollecitato una solidarietà così estesa e, come si dice, estremamente trasversale”.

Non ho mai “odiato” Berlusconi né desiderato la sua morte, anche se sono convinto che sarebbe stata utile per il nostro Paese.
Così adesso non posso che augurargli di venirne fuori un'altra volta, anche se penso che se di un povero cristo qualsiasi si fosse trattato se ne sarebbe già andato, ma che il suo cuore debba continuare a battere “per tutti noi” proprio no.
Il suo grave infortunio non modifica assolutamente il giudizio morale e politico su di lui e rabbrividisco al pensiero dei panegirici quando la sua ora effettivamente arriverà, con l'intitolazione al suo nome di fondazioni, di istituti, di piazze e di strade. Ma com'era buono quell'Uomo !

Franco Isman

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  17 giugno 2016