L'articolo 138 prevede che le leggi di modifica costituzionale, come quella da poco approvata dai due rami del Parlamento con ben determinate modalità, se richiesto in modi ben definiti, possono essere sottoposte ad un referendum che le può confermare o respingere.

L'ipotesi di sottoporre a diversi referendum le varie modifiche previste dalla legge non è assolutamente prevista ed è contraria allo spirito ed alla lettera della Costituzione. Una legge costituzionale rappresenta un “unicum” inscindibile. Alcune modifiche sono strettamente legate ad altre ed è impensabile modificare le une senza contestualmente farlo per le altre. E se sono 47 gli articoli della Costituzione modificati dalla nuova legge, si dovrebbero fare 47 separati referendum confermativi ?
Oppure qualcuno pensa di poter accorpare con chissà quali criteri e quale autorità un certo numero di modifiche per limitare i referendum a tre o quattro ?
Assurdità, pazzia.

Ma dato che nessuno può essere così ignorante da non sapere queste cose, nemmeno il nostro presidente del Consiglio, questo significa che ai nostri politici esce dalla bocca solo fumo, per fare confusione. A Trieste si direbbe “mi credo che i disi sta roba solo per insempiar la gente”…

Franco Isman

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  9 luglio 2016